Trama: Una coppia paga una ragazza perché strisci nei condotti di areazione della propria casa. Una famiglia si ritrova un cuore mastodontico in una stanza e comincia ad affettarlo. Un enorme serpente divide in due una cittadina, sconvolgendo la quotidianità dei suoi abitanti. Una coppia che non riesce a concepire un figlio ricorre a un sacrificio estremo. Donne e uomini spinti in situazioni assurde dalle circostanze o dalla propria incoscienza. Questa raccolta di racconti è come un corpo vivisezionato, al cui interno Amelia Gray esplora con mano chirurgica ed elegante i meandri del surreale e del grottesco: storie brevi ma pulsanti di umanità e umorismo nero, magia e orrore, sentimentalismo e violenza, che non hanno paura di addentrarsi nelle interiora più intime dei propri personaggi. Racconti eterogenei, che mescolano elementi e temi da narrativa contemporanea, poesia, horror, fiabe, thriller e fantascienza, ma cuciti insieme dallo stile e dall’immaginazione inconfondibili dell’autrice. Una raccolta mozzafiato dalla sceneggiatrice delle serie “Mr. Robot” e “Maniac”.
Pidgin Edizioni
Recensione: Una raccolta di racconti spiazzante, un libro non per tutti. Ancora devo capire se mi sia piaciuto o meno: le storie sono perlopiù assurde, al limite dell’inconcepibile, spesso pulp e no sense o, comunque, il senso viene acquisito alla fine di una vicenda surreale.
Il libro, ricco di elementi che spesso si contrappongono, è disturbante, confonde il lettore, lo diverte, lo lascia basito.
Il punto forte è senza dubbio la scrittura della Gray, asciutta, veloce, magnetica che mi ha portata a tenere gli occhi incollati alle pagine anche se il tutto mi convinceva poco, ero ammaliata, stregata. Un grosso applauso, quindi a questa maga del racconto.
Un viaggio visionario, osceno, introspettivo, sanguinario nella mente umana, un percorso percorribile solo da stomaci forti, da chi è abituato alle atmosfere evocate da Bret Easton Ellis in American Psycho.
Un libro che non lascia indifferenti, lo si ama o lo si odia, imprevedibile, fuori da qualsiasi schema logico, un trip da sostanze allucinogene. Un esempio, in Cinquanta modi per mangiare il tuo amato la Gray stila un lungo elenco agghiacciante con un finale che ho amato molto: “Quando ti chiede di indossare il vestito che gli piace, affetta un pezzo del suo sedere e servitelo su un piatto … Quando ti porta fuori per il vostro anniversario, comprimi il suo avambraccio finché non esplode … Quando ti dice che gli mancherai, affonda un cucchiaio nel suo ombelico … Quando ti dice addio, divoragli il cuore”.
Amelia Gray è autrice di cinque libri surreali e viscerali, e come sceneggiatrice ha scritto per le serie Maniac e Mr. Robot. I suoi lavori di narrativa e saggistica sono apparsi su The New Yorker, The New York Times, The Wall Street Journal, Tin House e VICE. Ha vinto i premi NYPL Young Lions e Ronald Sukenick Innovative Fiction Prize di FC2, e si è classificata come finalista dei premi PEN/Faulkner per la narrativa e Writers Guild of America Award.