” LIBERO.
Ho scalato le strade disperse,
e con la nebbia ora divido il fumo
che accompagna i bagliori e le fiamme.”
- Recensione: scrivere poesie è senza dubbio difficile. Non è per tutti trasmettere emozioni forti che creino empatia tra chi legge, sente, vive la melodia poetica e lo scrittore stesso. Con Roberto Lombardi tutto ciò è possibile: riesce a liberare i suoi pensieri, mutando la loro forma da astratti in parole concrete che sanno in che punto colpire il cuore e l’animo di chi li legge. Non è facile attuare questa trasformazione, ma è davvero tangibile la forte sensibilità dell’autore, capace di faci “sentire” un profumo, un suono solo con poche righe. E’ un iter dentro se stesso e leggendo lo si accompagna in maniera discreta e delicata in un viaggio nel suo spazio, nei suoi pensieri, nei suoi sfoghi dove è tangibile l’amore, la malinconia ed anche il dolore e la speranza.
- Roberto Lombardi, nato il 15/12/1988 ad Atripalda, in provincia di Avellino, è alla sua seconda pubblicazione: scrive per Albatros il Filo “Aria (e…o bianco o nero)” nel 2016. Precedentemente, pubblica per la casa Pagine nell’antologia “Tracce” alcuni suoi componimenti, così come per la Delta3 ne “I nuovi poeti irpini della società liquida”. Finalista in numerosi concorsi, pubblica poesie per le rispettive antologie. Con “Vita”, menzione al merito al concorso in- internazionale “I colori dell’anima”; con uno dei suoi componimento ( “Più nudo del sangue” ) menzione al merito al concorso internazionale “Avellino in versi”. Nel novembre 2016, grazie all’associazione Futura, all’interno della manifestazione “L’esperienza del viaggio”, espone all’Università di Fisciano la sua opera. Attualmente vive ad Avellino, dove si è laureato in Scienze della produzione multimediale e dello spettacolo. È dottore in musicologia.
- Intervista
Come è nata questa passione per la poesia?
La poesia è una passione enorme,che sovrasta tutte le altre. E’ nata per ribellione: il mio sogno è sempre stato fare il cantautore, ma ho avuto dei pessimi feedback e in più sentivo che le leggi dell’armonia musicale non solo mi stancavano, ma erano come una gabbia. Ma scrivere era un bisogno troppo grande. Il foglio bianco, libero, è stata una salvezza per la mia crescita personale, ora mi sento davvero me stesso e molto lo devo a tutti quei fogli imbrattati!
Quali sono i tuoi poeti/autori preferiti?
Ce ne sono molti, mi considero un lettore più che forte. Leggo 4/5 libri al mese. In assoluto credo che Salvatore Quasimodo sia quello che si avvicina di più alla mia idea di perfezione, per contenuti profondità e stile. Io in poesia cerco due cose che sono fondamentali: la profondità e la grazia. Un altro libro che mi ha cambiato fortemente la vita, il mio modo di scrivere e di vedere l’arte è “Quasi leggera morte” di Osip Mandelst’am: trovo l’acmeismo molto molto interessante, ma i poeti di questo filone che poi l’hanno superato sono di una bellezza disarmante. Poi metterei al pari Rilke, Pessoa e Ginsberg. Ho letto tutto quello che si può di Leopardi ma nonostante sia un grande poeta penso che lo Zibaldone, che è pura filosofia, sia la sua opera migliore, davvero formativa.
Sei un autore molto “prolifico”, raccontaci da dove prendi l’ ispirazione.
I più grandi poeti sono sempre stati ispirati dalle donne amate. Tu sei innamorato?
L’amore per me è ancora da scoprire davvero. Amo profondamente delle donne che però non conosco bene, ma che mi hanno colpito da morire. Sono quindi single da un pò di tempo, aspetto la donna giusta. Alcune delle poesie di “Vita” parlando d’amore e io ci credo davvero, credo nell’amore anche quando è impossibile. Poi il tempo passerà ma quei sentimenti resteranno veri e sentiti, poi tutto è possibile!
Come nascono i tuoi libri?
Hai mai pensato ad un romanzo?
E’ una bella domanda. In realtà,quando ho inziato a scrivere sul serio ho composto un piccolo romanzo, un centinaio di pagine. Volevo sperimentare e allenarmi, ma non penso sia la mia strada. Io mi sento poeta fino in fondo: è la mia dimensione ideale, la mia gioia. Preferisco costruire storie che poi si dipanino in una poesia.
A chi consiglieresti “Vita” ?
Sono sincero: credo davvero che Vita sia per tutti: la scrittura è piuttosto semplice, volevo essere “pop”, diciamo. Non scriverò mai più in questo modo. Il mio scopo era regalare momenti di bellezza, che aiutassero le persone a respirare e vivere liberandosi dalla pressione di questo mondo, che ci attanaglia tutti. Personalmente lo trovo un libro davvero speciale, che vale la pensa di essere letto, senza falsità. Vita è per chi ama la vita sicuramente, è un contenitore di gioia che travalica la banalità, è un profondo stimolo alla felicità, anche nei momenti difficili. Come dicevo,grazia e profondità: se queste due parole vi stimolano e vi incuriosiscono, “Vita” è sicuramente per voi!
” AVELLINO.
Questa valle,mi ha circondato e svegliato di riflessi,
ha visto l’immenso,
è cresciuta così verde per dirlo. ”