La deriva del tifo (???) napoletano ha raggiunto il culmine massimo nel week end che prevedeva la sfida tra Frosinone e Napoli. Nella notte antecedente la gara, un gruppo di sedicenti rappresentanti della tifoseria partenopea ha esposto striscioni di contestazione contro il Presidente De Laurentiis. Un marziano atterrato su Napoli chiederebbe: cosa contestano? Non ci crederete mai: contestano la mancanza di un progetto!! Eh si, il troglodita che ha rilanciato in capo la maglia di Callejon, una maglia che ogni bambino (e tanti adulti, me compreso) sognerebbe giorno e notte, lamenta la mancanza di un progetto in una città che non è in grado di progettare nulla. Vorrei tanto conoscere lui e gli altri come lui presenti ieri allo Stirpe. Sapere quali progetti imprenditoriali hanno realizzato, come avrebbero intenzione di strutturare diversamente una società sana che raggiunge importanti risultati in una zona sociale depressa. Vorrei chiedergli in base a quali meriti un desiderio (vedere il Napoli primo in Italia e nel mondo!! cosa, tra l’altro, praticamente mai avveratasi nella storia quasi centenaria del ciuccio) si sia trasformato in una pretesa. Ma soprattutto vorrei chiedergli cosa sia per lui un progetto. Una società sana, autofinanziata, attestata ai vertici del calcio italiano e sempre presente in Europa negli ultimi due lustri, è o non è un progetto?
Ieri il Napoli ha raggiunto la Champions matematica con quattro turni di anticipo, perché dovrebbe essere scontato? Cosa dovrebbero dire i tifosi di Milan, Roma, la stessa Inter, Lazio e compagnia bella?
La gara di Frosinone è stata ben condotta e vinta in scioltezza con i gol di Mertens (81 in A come il più grande di tutti) e di Younes, calciatore che par avere davvero qualità sopra la media; tra le notizie da segnalare, il ritorno in campo di Raul Albiol e altri tre legni colpiti, due da Callejon, giornata evidentemente sfigata per lo spagnolo, nonostante il cin cin per le 300 in maglia azzurra e l’altro da Fabian.
Anche il clima generale ieri dello Stirpe ha lasciato a desiderare: i tifosi ciociari, evidentemente arrabbiati per le dichiarazioni di De Laurentiis di qualche mese fa, non hanno avuto un comportamento esemplare, con tanto di tentata, grottesca, rapina ai danni di Ounas, conclusasi, fortunatamente, con un nulla di fatto.
Di certo De Laurentiis sbagliò a tirare in ballo i gialloblu nell’ambito di un discorso che comunque non faceva una grinza e che voleva solo sottolineare come certe squadre, impresentabili nella massima serie, non portino nulla alla crescita del sistema che avrebbe bisogno di investimenti serie per crescere ed aiutare tutte le società che non dispongono di capitali enormi alle spalle di poter sviluppare il famoso “progetto”. Ma è un discorso troppo complicato per gli imbecilli dello Stirpe, che di certo non leggeranno questo articolo, se mai hanno letto qualcosa in vita loro (e non ce l’abbiamo con Allegri questa volta!!). Per loro esistono solo slogan come “Hamma vincere”, “Pappò caccia ‘e sord” e “meritiamo di più” (magari il reddito di cittadinanza, chissà quanto meritato)
Concludiamo così come abbiamo iniziato. VOI NON SIETE NAPOLETANI, e lo scriviamo a lettere chiare: caro il mio tifoso (mi vergogno a chiamarti così dovendoti includere nella mia stessa categoria di tifoso vero), “statt a casa” e lascia che siano quelli davvero amanti della maglia (che tu, a parole, metti sopra tutto ma che in realtà non ti interessa: a proposito: cosa ti interessa??) a sostenere il Napoli