Appuntamento Sabato 22 febbraio a partire dalle ore 10,30 la passeggiata e Visita Guidata dal titolo ” I Cavalieri templari. Storia, luoghi e leggenda“, organizzata dalla guida Turistica la giovanissima Erika Chiappinelli, che ripercorre la storia dei Cavalieri Templari a Napoli.
Quali segreti si celano dietro la loro figura? Come distinguere i fatti dal mito? Attraverso un percorso storico – antropologico, una indagine itinerante sull’origine, i luoghi e la realtà storica dei Cavalieri dell’Ordine del Tempio, protagonisti di una delle pagine più controverse ed enigmatiche del Medioevo, da secoli al centro di leggende e affascinanti racconti. Napoli e i Templari, una misteriosa Chiesetta Templare al Vico Molo alle due Porte all’Arenella, una delle tracce significative dei Templari presenti a Napoli, con la visita guidata presso la chiesa di Santa Maria Coeli San Gennaro sede del Priorato Internazionale dei Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay -Poveri Cavalieri di Cristo gli stessi che qualche anno fa hanno restaurato la Chiesa.
sarcofagi gotici emblematici e i presunti resti della misteriosa Accademia dei Segreti di Giambattista Della Porta. Facciamo un passo alla volta. La Chiesa o per meglio dire Cappella di Santa Maria Porta Coeli e di San Gennaro, sita al vico Molo alle Due Porte all’Arenella, se pur piccola per dimensione, è da considerarsi un vero gioiello storico-artistico e archeologico di Napoli; ma c’è di più: si ipotizza che fra i sotterranei della chiesa si celerebbero i presunti resti della misteriosa e perduta Accademia dei Segreti, fondata nel XVI secolo da Giambattista Della Porta, celebre scienziato, letterato e alchimista, che qua vi abitava. Inoltre tra gli antichi sotterranei della chiesa, ben visibili, sono custoditi misteriosi sarcofagi in stile gotico, appartenenti alla Cappella sepolcrale dei Di Costanzo e quasi del tutto dimenticati.
La Chiesa di Santa Maria Porta Coeli e di San Gennaro è stata ufficialmente consegnata in comodato d’uso per attività di Solidarietà e Volontariato, dalla Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, ai fratelli Templari dei Poveri Cavalieri di Cristo della Confraternita dell’Ordine dei Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay capitanati dal Gran Priore Internazionale Fr. Massimo Maria Civale che l’hanno ristrutturata completamente e aperta al culto religioso dopo oltre 50 anni dalla sua chiusura, poiché caduta in un forte stato di abbandono e degrado.
Oggi il luogo sacro chiede di essere vissuto dalla comunità e da semplici cultori e appassionati studiosi.
Fra i suoi tesori si annovera una tela di Pacecco De Rosa «San Gennaro intercede presso la Vergine per la salvezza di Napoli» in memoria del miracoloso prodigio del Santo Patrono che arrestò l’eruzione del Vesuvio del 1631. L’origine del borgo e della chiesa
La chiesa fu fondata nel 1664 dalla nobildonna Isabella di Costanzo, come suggerisce la lapide ben leggibile posta sulla facciata; erede di Cinzia Della Porta, figlia di Giambattista Della Porta. Dalla sua biografia si apprende che Isabella aveva sposato il nobiluomo Alfonso Di Costanzo, rampollo di una delle famiglie originaria di Pozzuoli e tra le più prestigiose del Regno di Napoli.
Donna Isabella amava trascorrere lunghi periodi con la sua famiglia in collina (al Vomero) in quest’area dell’Arenella che dal 1400, si presentava come un minuscolo borgo di campagna eletto dai napoletani come luogo di ristoro e di tranquillità, detto Borgo delle Due Porte, poiché qui vi furono innalzate due porte, ovvero due piccoli archi di cui si tramanda l’antico appellativo.
La porta di sinistra conduceva nel «Vico delle Fate» ovvero le «fate» furono chiamate le belle lavandaie che popolavano il borgo e apprezzate per le loro forme avvenenti e generose che mandavano in estasi gli uomini mentre lavavano i panni.
Oggi quest’arco è chiamato «Arco di San Domenico».
La porta di destra, viceversa, portava in Via Molo perché affacciava sul versante del mare e conduceva giù, di cui conserva intatto il nome «molo».
I Poveri Cavalieri di Cristo i Templari di Napoli, sono possessori di numerose reliquie donate direttamente dal Congregazione dei Santi della città del Vaticano, grazie al prefetto emerito nonché Padre Spirituale dell’Ordine Templare di Napoli, Sua Eccellenza Reverendissima il Cardinale Josè Saraiva Martins, Tra i vari progetti umanitari e di volontariato i Poveri Cavalieri di Cristo sono impegnati alla distribuzione presso la loro sede, del Banco Alimentare, una Mensa per i poveri settimanale, aiuto alle persone disabili e vari progetti umanitari sia in Italia che all’estero, inoltre i propri soci si impegnano ogni giorno a difendere i valori Cristiani attraverso la preghiera comune e la meditazione per la difesa della fede cattolica; presidiare le innumerevoli chiese abbandonate, mantenendole con decoro ed aprendole alla popolazione dei fedeli.
Presso la Cappella Templare, potete ammirare dopo il successo della Mostra della copia della Sindone del Museo diocesano di Torino, il Libro Templare più grande del Mondo, opera del Maestro Edoardo Grecò e vi condurranno in un percorso guidato all’interno della Chiesetta attraverso una dettagliata spiegazione della stessa ma soprattutto una accurata spiegazione storica e cronologica ripercorrendo tutte le tappe storiche dalla nascita del Sacro Ordine dei Cavalieri del Tempio dei Poveri Cavalieri di Cristo. Ad accogliere con una relazione storica il Prof. Michele di Iorio storico e ricercatore Templare, che vi illustrerà la vera storia della presenza dell’ultimo Maestro Templare Jacques De Molay a Napoli.
Per ragioni organizzative la partecipazione è valida su prenotazione, da effettuarsi telefonicamente. Data e orario indicati sono suscettibili di variazioni.
- Appuntamento:Sabato 22 febbraio alle ore 10:00 in Piazza Muzii, accanto a lato della pasticceria Vincenzo Bellavia; Si consigliano scarpe comode.
- La visita guidata è a cura di Erika Chiappinelli, guida turistica autorizzata della Regione Campania.
- Prenotazione obbligatoria entro venerdì 20 febbraio alle ore 23, tramite whatsapp o sms al numero 3492949722, o tramite mail: erika83e@gmail.com