Burhan Ozbilici-“An assassination in Turkey”-
Nell’ incantevole Villa Pignatelli, a pochi passi dal lungomare di Napoli si svolge la seconda edizione del World Press Photo, la mostra fotogiornalistica internazionale fino al 7 gennaio 2018. Come ogni anno una giuria valuta e giudica 80000 scatti di 6000 fotoreporter, scegliendone 150 foto che verranno inserite nello spazio espositivo. Le diverse categorie premiate sono: general news, spot news, contemporary issues, daily life, portraits, nature e sports, tutte foto che rappresentano istanti della realtà quotidiana, un contesto storico come il Museo Pignatelli fa da cornice ad un evento della contemporaneità, infatti, se da una parte l’ edificio antico proietta l’ osservatore in un viaggio nel passato, dall’ altro, le istantanee in mostra lo riportano verso l’ attualità e l’ ordinarietà.
Le prime foto che riguardano il mondo reale sono quelle di Giacomo Capriotti che si aggiudica il 1° premio reportage sezione Sport con una sequenza fotografica del Muddy York Rugby Football Club, la prima squadra di rugby gay-friendly di Toronto, Canada, l’ obiettivo è di contrastare l’ idea di atleti gay non adatti a praticare sport prettamente “virili” e di sconfiggere questi stereotipi.
Sempre nella sezione Sport, il 3° premio reportage è stato aggiudicato a Darren Calabrese che immortala Lindsay Hilton, originaria di Halifax, Nuova Scozia, Canada, nella pratica della disciplina crossfit, nonostante sia nata senza braccia e senza gambe si allena duramente con attrezzi che lei stessa ha adattato alle sue esigenze utilizzando articoli di ferramenta di uso comune, è riuscita a qualificarsi per le gare Adaptive Seated RX degli Open internazionali di Crossfit piazzandosi nelle prime cinque posizioni.
L’ attenzione di Brent Stirton, 1° premio reportage, sezione Natura, è rivolto al mondo della fauna, ai rinoceronti, privati del loro corno per le presunte proprietà terapeutiche, una domanda sempre più alta nel mondo asiatico che aggrava la situazione di una specie già a rischio estinzione. Il Sudafrica registra una perdita di 13 esemplari per mano dei bracconieri nel 2007, le perdite nel 2015 sono addirittura di 1175. L’ allevatore John Hume si batte per l’ abolizione del commercio internazionale di corni, le foto sono di grande impatto, soprattutto per la presenza di un rinoceronte privato del corno e sottoposto ad un intervento chirurgico e un altro morto otto ore più tardi nella riserva di Hluhluwe Umfolozi, Sudafrica.
Pone una profonda riflessione il singolo scatto, 1° premio foto singola, sezione Natura, di Francis Perez, una tartaruga marina impigliata in una rete da pesca abbandonata, al largo di Tenerife, Isole Canarie, nella parte nord-orientale dell’ Oceano Atlantico. Il rettile è una specie vulnerabile a livello mondiale ed è considerata a rischio estinzione. La principale minaccia è rappresentata dall’ intrappolamento in reti destinate ad altre specie e in attrezzature abbandonate dai pescherecci.
Il 1° premio progetto a lungo termine va a Valery Melnikov che ha documentato le ostilità tra i separatisti pro-russi e il governo ucraino. Il fotografo si è recato a Lugansk all’ inizio dell’ estate 2014 e ha osservato le condizioni della popolazione con l’ intensificarsi del conflitto. Ai suoi occhi e nelle sue foto sono proprio le donne, i bambini e gli anziani a pagare le conseguenze della guerra, senza acqua ed elettricità, sotto i bombardamenti e costretti ad assistere impotenti alla distruzione delle loro case e alla morte di amici e familiari.
Una scena di sangue è l’ istantanea 1° premio foto singola, sezione Spot News, di Jamal Taraqai che immortala i sopravvissuti e i passanti che aiutano i feriti dopo un attacco suicida all’ ospedale civile di Quetta, nel Belucistan, Pakistan. Circa 200 avvocati e alcuni giornalisti si erano riuniti all’ esterno dell’ ospedale in seguito all’ assassinio del presidente dell’ ordine degli avvocati del Belucistan, Bilal Anwar Kasi. L’ attacco ha provocato 70 morti e più di 100 feriti ed è stato rivendicato da Jamaat-ul Ahrar, una fazione dei talebani del Pakistan. Il Belucistan confina con l’ Iran e l’ Afghanistan ed è afflitto non solo dalla guerra tra sciiti e sunniti, ma anche dai separatisti del Beluci.
Il 1° premio reportage, sezione Notizie Generali, è assegnato a Daniel Berehulak per le immagini crude che riprendono uomini e donne uccise da agenti o assalitori non identificati, il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte ha lanciato un’ offensiva antidroga, il pugno di ferro ha provocato violazioni dei diritti umani, con esecuzioni sommarie per mano di civili e polizia. Si contano 7025 vittime al 21 gennaio 2017.
Agenti di polizia raccolgono indizi dopo il ritrovamento di Frederick Mafe e Arjay Lumbago, uccisi con colpi di arma da fuoco da motociclisti non identificati a Manila.
Il 1° premio Foto singola, sezione Storie di Attualità va a Jonathan Bachman, una immagine che ha fatto il giro del mondo, il 9 luglio Iesha Evans, 27 anni, affronta con determinazione gli agenti durante una manifestazione contro la violenza esercitata dalla polizia nei confronti delle persone di colore davanti alla stazione di polizia di Baton Rouge nello Stato della Louisiana, Stati Uniti. Evans protestava per l’ omicidio di Alton Sterling, ucciso con colpi esplosi ad una distanza ravvicinata mentre era immobilizzato a terra da due poliziotti bianchi, è stata arrestata e poi rilasciata. Nella foto la Evans colpisce per la fermezza e la dignità nell’ affrontare gli agenti di polizia, senza inveire o aggredire le forze dell’ ordine.
Il 2° premio foto singola nella sezione Notizie Generali è stato aggiudicato a Santi Palacios che ha fotografato una bambina di 11 anni che consola il fratello a bordo di un mezzo di soccorso che li ha salvati nel Mar Mediterraneo a 23 km dalla costa di Sabrata, in Libia, su un gommone sovraffollato diretto in Italia, la madre era morta dopo aver attraversato il deserto del Sahara, sono arrivati in Italia 181000 rifugiati di cui 25800 bambini non accompagnati.
2° premio foto singola, categoria Spot News a Abd Doumany per l’ immagine di una bambina siriana che si agita accanto ad un’ altra immobile nella città di Duma in Siria, controllata dai ribelli dopo i bombardamenti aerei e di artiglieria difficile da raggiungere anche per i convogli umanitari per portare cibo e medicinali.
Sembra un dipinto di caratura religiosa la foto 1° premio foto singola categoria Vita Quotidiana di Paula Bronstein che ha come protagonista Najiba che tiene fra le braccia il nipote Shabir di due anni ferito dalla bomba che ha ucciso la sorellina a Kabul, in Afghanistan mentre la mamma accompagnava i figli scuola. Soltanto nel 2016 il numero di bambini colpiti è aumentato del 24%, con 2589 bambini feriti e 923 uccisi.
La foto simbolo di questa mostra è quella di Burhan Ozbilici che si aggiudica il 1° premio reportage categoria Spot News, l’ ambasciatore russo Andrey Karlov è stato assassinato da un poliziotto turco fuori servizio mentre pronunciava un discorso in una galleria d’ arte di Ankara, in Turchia. Mevlut Mert Altintas artefice dell’ omicidio ha urlato prima di sparare all’ ambasciatore “Allah u akbar” (Dio è grande) , “non dimenticate Aleppo, non dimenticate la Siria.” E’ stato ucciso dalle forze speciali turche che hanno fatto irruzione nella galleria, la Russia e la Turchia appoggiavano fronti opposti nella guerra civile siriana. Lo stesso fotoreporter Ozbilici è stato minacciato da Altintas, è una foto emblematica che si correla alle altre relative alla guerra in Siria, una sorta di causa, conseguenza ed effetto del conflitto.