Nella prima partita casalinga del Napoli, si è assistito a un vero capolavoro targato Carlo Ancelotti, che nonostante il doppio svantaggio iniziale ha ribaltato in mezz’ora le sorti di un incontro che poteva essere la prima disfatta azzurra, e non osiamo immaginare gli strascichi e le polemiche che ne sarebbero scaturite. Ma polemiche a parte, di cui non abbiamo nessuna voglia neanche di accennare, il Napoli ha giocato una buona gara, lo svantaggio è figlio di due svarioni difensivi e di Ospina non proprio reattivo sulle due azioni.
Il tecnico azzurro, rispetto la partita precedente, cambia solo il portiere, facendo esordire Ospina che viene preferito a Karneziz. Per il resto il modulo è lo stesso che ha superato la Lazio, con Callejon,Milik e Insigne in attacco e il folletto belga Mertens pronto a subentrare in caso di necessità. Anche i rossoneri mostrano un volto già visto, l’unica novità è Higuain, inondato come al solito dai fischi del San Paolo, affiancato dai veterani Suso e Borini. Per un partita così importante e delicata, Gattuso ha preferito scommettere su un copione già collaudato, piuttosto che sperimentare i nuovi acquisti.
Fischio d’inizio e già si notato le differenze fra le due squadre, il Napoli è reduce dalla bella vittoria all’Olimpico, per il Milan invece è il debutto in campionato e lo si nota subito in campo, sopratutto per le condizioni atletiche delle due squadre. Primi venti minuti di studio, i ragazzi di Ancelotti studiano l’avversario, con poche folate offensive ma con un’arma letale pronta a colpire: Allan. Il Milan gioca di rimessa e attende l’avversario, argina le azioni e gli schemi degli azzurri e prova timidamente qualche ripartenza, finchè il risultato cambia come un lampo in una giornata limpida. Lancio di Suso per Borini che di testa appoggia a Bonaventura. Tiro secco e centrale di quest’ultimo e palla in rete, con il portiere partenopeo totalmente sorpreso. Gli azzurri ripartono alla conquista del pareggio, come era già successo a Roma una settimana fa, ma il primo tempo termina con il vantaggio rossonero.
Ad inizio ripreso i diavoli di Gattuso gelano il San Paolo al quarto minuto. Calabria, servito ancora dall’ottimo Suso, lascia partire un diagonale rasoterra che trova impreparato Ospina, ancora poco reattivo, e insacca il due a zero. Lo stadio ammutolisce, ma solo per esplodere quattro minuti dopo. Zielinski raccoglie un rinvio errato di Biglia, forse il peggiore dei rossoneri, e supera Donnarumma con un preciso tiro a fil di palo. E la partita cambia di nuovo! Mertens prende il posto di Hamsik e Ancelotti cambia il modulo iniziale in un 4-2-3-1, facendo perdere ai rossoneri metri e palloni e al minuto ventidue ancora il polacco sigla l’insperato pareggio con un gran tiro al volo. Ma in campo si vedono solo i giocatori azzurri, il Milan è stanco e si vede, anche l’ingresso di Bakayoko e Laxalt non danno la giusta spinta. Ne approfitta ancora il Napoli, l’instancabile Allan, il migliore in campo, lancia un cross che taglia completamente l’area rossonera, Mertens in agguato con un tap in sigla il gol del sorpasso e spedisce i diavoli all’inferno. Boato dei tifosi allo stadio e Milan in stato confusionale, alla squadra di Ancelotti è bastata mezz’ora per recuperare e vincere la partita.
Il Napoli ha ancora molta strada da fare, sopratutto in fase difensiva ci sono alcune cose da rivedere, ma è ineccepibile che rispetto la prima partita, la squadra sia cresciuta e evoluta e che sopratutto lo spirito di squadra sia molto forte. L’esordio di Ospina è stato tutt’altro che buono, ma un grandissimo Allan e l’infaticabile Callejon, oltre alla maturità calcistica di Insigne, possono davvero regalare grandi soddisfazioni a questa squadra.