CHI ERA SAN VALENTINO?
Nato a Terni nel 175 d.C., Valentino si guadagnò l’appellativo di Santo protettore degli innamorati o “Santo dell’Amore”, poiché fu il primo a celebrare il matrimonio fra un legionario romano pagano e una giovane cristiana. Morì il 14 febbraio 273 d.C. durante le persecuzioni ordinate dall’imperatore Aurelio.
Molto probabilmente le origini della festa a lui dedicata risalgono al IV secolo: fino a quel momento a metà febbraio, precisamente il 15, si celebrava la festa pagana dei Lupercali, dedicata al dio della fertilità. I riti sfociavano spesso in festeggiamenti sfrenati: per evitare di collegare una festa cristiana a una pagana, Papa Gelasio I “battezzò” la festa dell’amore scegliendo esattamente il giorno prima, facendo diventare San Valentino il protettore degli innamorati.
La notorietà internazionale di San Valentino si deve alla leggenda, nata nei paesi anglosassoni, secondo la quale egli fosse solito donare ai giovani visitatori un fiore del suo giardino. Tra due di questi giovani nacque un amore che portò ad un’unione felice. Molte altre coppie seguirono il loro esempio, tanto da indurre il Santo a dedicare un giorno dell’anno ad una benedizione nuziale generale. Il merito moderno di aver consacrato San Valentino come santo patrono dell’amore è però da ascrivere a Geoffrey Chaucer, l’autore di Canterbury Tales (Racconti di Canterbury) che alla fine del ‘300 scrisse – in onore delle nozze tra Riccardo II e Anna di Boemia – The Parliament of Fowls (Il Parlamento degli Uccelli), un poema di 700 versi che associa Cupido a San Valentino, tramite ultraterreno della dimensione dell’Amor cortese.
Dopo questo breve excursus storico, passiamo a qualche idea regalo per festeggiare San Valentino con il vostro partner. Noi di Senzalinea siamo andati alla ricerca delle mete italiane più nascoste, senza tralasciare le città dell’amore per eccellenza. Abbiamo selezionato borghi stupendi, protagonisti o scenari di varie storie d’amore, che offrono ogni anno eventi per celebrare la festa degli innamorati. Non temete, sappiamo che quest’anno il 14 febbraio cade in mezzo alla settimana: gli eventi scelti durano tutta la settimana e vi permettono di organizzare un weekend culturale ma romantico coi fiocchi! Non dimenticate la lingerie sexy…
- GRADARA (Pesaro e Urbino) : IL CASTELLO DI PAOLO E FRANCESCA.
- «Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense»
La Rocca di Gradara e il suo Borgo Fortificato rappresentano una delle strutture medioevali meglio conservate delle Marche e d’Italia, e le due cinte murarie che proteggono la Fortezza la rendono anche una delle più imponenti. Il Castello sorge su una collina a 142 m sul livello del mare, dominando l’intera vallata. Il mastio fu costruito attorno al 1150 dalla potente famiglia dei De Griffo, ma furono i Malatesta a creare la Fortezza e le due cinte di mura. Le casate più importanti della penisola si sono contese il possesso di Gradara: i Borgia, i Della Rovere, persino i Medici. La tradizione vuole che la storia di Paolo e Francesca, i due amanti che Dante collocò nel girone dei lussuriosi nel suo Inferno, abbia avuto come teatro proprio il Castello di Gradara. Condannati alla dannazione eterna ma anche all’eterna commemorazione, i due personaggi sono il simbolo dell’amore puro ed incondizionato. Non a caso dall’11 al 19 febbraio l’Amore tra Paolo e Francesca sarà il filo conduttore di una serie di eventi organizzati dal comune di Gradara.
- ROCCA CALASCIO (AQ): Calascio, comune del Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, è un antico borgo montano di origine medievale di circa 150 abitanti, posto ad una altitudine di 1.210 m. Ha alle spalle la catena del Gran Sasso d’Italia, con l’altopiano di Campo Imperatore, e guarda la Majella e il Sirente. Grazie alla sua meravigliosa posizione, dall’antico borgo si ammirano panorami sublimi. In posizione più elevata rispetto a Calascio, si trova l’antico borgo abbandonato di Rocca Calascio: qui, a circa 1500 m, si erge, maestoso, il castello di Rocca Calascio, una delle fortezze più alte d’Europa. A poche decine di metri dal castello si trova la suggestiva chiesa di S. Maria della Pietà. Il castello di Rocca Calascio è stato il set naturale di molti film di successo, tra i quali l’avvincente favola medievale del lupo e del falco Lady Hawke (con M. Pfeiffer e R. Hauer), Il nome della Rosa (con Sean Connery) e Padre Pio.
- VICO DEL GARGANO (FG): CITTA’ DELL’AMORE E DEL VICOLO DEL BACIO. Nel centro storico di Vico, tra suggestive stradine, a pochi metri dalla chiesa di San Giuseppe, c’è un vicolo largo appena 50 centimetri, dove il 14 febbraio di ogni anno gli innamorati si incontrano per scambiarsi auguri ed effusioni. È così stretto che le coppie sono costrette a sfiorarsi. Leggenda vuole che questo vicolo fosse anche una sorta di luogo benedetto per uomini in cerca d’amore e donne in attesa di compagnia. I fidanzatini si davano appuntamento nel vicolo, che attraversavano più volte da direzioni opposte per potersi toccare a ogni passaggio. A colorare d’amore e di gioia questo particolare momento ci sarebbe anche il frutto simbolo di Vico del Gargano, l’arancio. Se staccato dall’addobbo del Santo e donato all’altra metà, si trasforma in uno speciale filtro d’amore.
- ALASSIO (SV): LA CITTA’ DEGLI INNAMORATI. Una antica leggenda narra che qualche secolo prima dell’anno Mille Adelasia, figlia di Ottone I di Sassonia, Imperatore del Sacro Romano Impero, amasse Aleramo, un giovane coppiere di corte, e che l’imperatore non fosse contento di questo amore così poco regale. I due innamorati, fuggiti insieme dalle regioni della Germania dopo essersi uniti in matrimonio, posero la loro dimora alle falde del monte Tirasso. Nel luogo dove Adelasia e Aleramo si erano stabiliti sorse poi una città, che in onore della principessa fu chiamata Alaxia, in seguito Alassio. Oggi è l’unica città italiana che può vantarsi del marchio “Città degli Innamorati”, avendo ottenuto il riconoscimento ufficiale il 4 ottobre 2007. A ricordare che Alassio è la città degli innamorati c’è un muretto con la celebre opera Les amoureux di Raymond Peynet, la statua in bronzo degli Innamorati di Eros Pellini, le Cicogne di acciaio di Mastroiannie la cassetta della posta del concorso La più bella lettera d’amore, che per il 14 febbraio si riempie di lettere e di poesie d’amore provenienti da tutta Europa. La gara è un omaggio a coloro che si rivolgono alla persona amata prendendo carta e penna. Ogni anno le missive d’amore, che giungono da tutta Europa, vengono giudicate da una prestigiosa giuria e le venti lettere più belle vengono premiate il 14 febbraio.
- VALSINNI (MT): LA STORIA DI ISABELLA MORRA.
«Torbido Siri, del mio mal superbo / or ch’io sento da presso il fine amaro, / fa’ tu noto il mio duolo al padre caro, / se mai qui ‘l torna il suo destino acerbo.»
Siamo a Valsinni, provincia di Matera: davanti la valle che porta alle belle spiagge dello Ionio, a Policoro, a Metaponto, a Nova Siri; alle spalle, la collina che diventa montagna e si inerpica sulle cime del Pollino. Qui nacque e morì la poetessa italiana Isabella Morra, discendente dalla corrente artistica in voga a quel tempo, il petrarchismo. I versi della Morra sono caratterizzati da una notevole originalità e da una forte carica drammatica. Una storia triste accompagna la sua vita e la sua morte. Isabella trascorreva le sue giornate in solitudine e il suo pensiero andava alle corti e alla vita mondana che avrebbe potuto avere se fosse stata libera, ma questo suo isolamento forzato e costretto le procurava molta infelicità. L’unico suo conforto era la lettura, dove trovava ispirazione e spunto per la composizione dei suoi sonetti e canzoni impregnate di romanticismo e malinconia.
La storia narra che tre dei suoi fratelli, Decio, Fabio e Cesare, decisero di ucciderla perché sospettavano che inviasse regolarmente delle poesie al nobile Diego Sandoval De Castro, signore del vicino feudo di Bollita (oggi Nova Siri), governatore di Taranto, sposato con figli. I Morra erano filofrancesi e di certo non potevano vedere di buon occhio una simile relazione, che aveva il sapore di un vero affronto al proprio onore e dignità. Tante furono le cause che avrebbero portato all’interruzione del loro legame di amicizia; nonostante ciò, Isabella, giovane e ingenua, continuò la relazione epistolare senza pensare alle conseguenze. Così fu barbaramente uccisa dagli avidi fratelli in nome della ragion di stato e dell’onore. Si dice che ancora oggi il suo spirito triste vaghi tra le mura del maniero, avvolto da un ampio mantello bianco, con i suoi splendidi capelli biondi, nell’eterna ricerca di giustizia.
- VENEZIA E VERONA. Le due città venete sono note non solo per essere emblemi dell’amore, ma anche per essere state rispettivamente i luoghi in cui il drammaturgo e poeta inglese William Shakespeare ha ambientato due delle sue tante opere: Romeo e Giulietta e Il mercante di Venezia.
Il fascino senza tempo di Venezia non teme rivali. È la città prediletta dagli innamorati, nonché posto ideale nel quale perdersi, amare e lasciarsi amare. Tutto è inguaribilmente romantico ed idilliaco: i musei, i campi, le calli, i ponti, i giri in gondola al chiaro di luna, sarà un susseguirsi di baci e di parole d’amore nella città “strappa baci”. Tra tanti scorci e con la luce del giorno che cambia ogni ora, perdetevi tra le calli strette: una passeggiata sul Canal Grande, Piazza San Marco, uno sguardo al Ponte dei Sospiri e via.
Come recita un detto «Se ami qualcuno portalo a Verona… perché Verona è la città dell’amore». I luoghi dei due giovani appartenenti alle case rivali Montecchi e Capuleti sono le tappe obbligatorie per chi vuole intraprendere un tour d’amore: la casa di Giulietta con il suo leggendario balcone, la tomba, la casa di Romeo. Verona custodisce un mito che rivive nelle piazze, nei vicoli, nei cortili dove è semplice immaginare le storie e i personaggi del passato. Ogni anno, nel giorno di San Valentino, Verona ci accoglie tra i suoi luoghi più affascinanti e storici per farci vivere un evento romantico, emozionante e unico: Verona in Love! Innumerevoli sono gli appuntamenti legati al tema dell’amore: coinvolgenti incontri culturali, teatrali e musicali. Le piazze del centro, Piazza Bra, Piazza dei Signori e Cortile Mercato Vecchio in particolare, diventano il fulcro dell’evento.
Piazza dei Signori ospita da tradizione Un Cuore da Scoprire, ovvero una serie di bancarelle disposte a forma di cuore dove si possono trovare idee regalo a tema e curiose creazioni per la festa degli innamorati, mentre il vicino loggiato di Fra’ Giocondo diventa Loggiato in Love, un’area degustazioni dove poter conoscere rinomati prodotti dolciari e vini della tradizione veronese.
In Cortile Mercato Vecchio non perdete Il Messaggio del Cuore, la bacheca dove poter lasciare un messaggio o una dedica d’amore, o il Sigillo d’Amore, la pergamena che suggella il sentimento tra voi e il vostro amato con un simbolico sigillo in ceralacca.
Tutto questo accompagnato della rassegna Live in Love che farà da sottofondo a tutti gli appuntamenti, fermandosi solo per dare spazio alla pioggia di coriandoli colorati e a forma di cuore chiamata Soffi d’Amore, sotto la quale migliaia di innamorati potranno scambiarsi un bacio lungo un minuto. Per chi ama scrivere lettere d’amore, ogni 14 febbraio si tiene la consegna del premio Cara Giulietta, destinato alle più belle e appassionate lettere d’amore scritte alla giovane Capuleti dagli innamorati di tutto il mondo. Ma Verona in Love è anche luminarie lungo le vie del centro storico, vetrine allestite a tema, ingressi agevolati ai monumenti di Giulietta, suggestive rappresentazioni teatrali e molte altre novità studiate ogni anno per stupirvi.