Era il 23 settembre 1985 quando,un agguato camorristico,chiudeva per sempre la bocca di un giornalista,che ama talmente la verità,da essere disposto a pagare con la vita pur di raccontarla ai suoi lettori: Giancarlo Siani.Vogliamo ricordare oggi Siani, oggi 24 Settembre, quando tutta l’informazione si è mobilitata nel ricordo della drammatica fine del giornalista nel suo triste anniversario. Che senso ha scrivere oggi dopo che ogni cosa è stata scritta? Dopo che noti giornalisti e personalità,ugualmente conosciute,hanno dedicato fiumi di parole alla sua memoria?
Ogni giorno dovremmo ricordare chi era Giancarlo Siani, nella vita di tutti i giorni dovremmo imparare a essere come lui, un uomo che è andato a fondo, che ha onorato il suo ruolo di giornalista, un giornalista che non si è fatto piegare nella sua integrità,che sapeva che scrivere,fare cronaca,non ha mezzi termini,la verità è solo una,insindacabile! Dalla scomparsa di Siani sono trascorsi trenta anni, trenta anni in cui il mondo della comunicazione è profondamente cambiato. L’avvento del mondo virtuale, le notizie veloci, la globalizzazione, hanno reso le notizie maggiormente fruibili e alla portata di tutti, ma forse hanno tolto un po’ di spessore e di cura nel modo di porgere la notizia al pubblico. Anche noi di Senza Linea facciamo parte di quell’immenso bacino di giornali on line che hanno cambiato la storia dell’informazione, e non possiamo certo rinnegare la nostra natura. Eppure si nota un eccessivo utilizzo dei titoli sensazionistici, del gossip in ogni ambito, della notizia imprecisa e spesso riportata, un modo di fare informazione sempre più leggera, veloce, mirata a far girare la notizia che domani sarà velocemente dimenticata.Giancarlo,ieri,era la notizia del giorno,ma per dare un senso al suo triste epilogo,dovrebbe essere ricordato ogni giorno,con rabbia,con indignazione,come simbolo di un coraggio di altri tempi.A quel ragazzo che amava scrivere e amava farlo bene,hanno dedicato scuole,strade,biblioteche,per molti,come spesso capita è solo un nome.Per altri,invece,è l’esempio di come un giornalista serio,anche se non ebbe mai il tempo di sostenere l’esame per diventare un professionista,dovrebbe essere.Assennato,preciso,voglioso di verità! Se fosse ancora tra di noi, a Giancarlo piacerebbero le modifiche che ha subito il ruolo che con tanta abnegazione ricopriva?Non possiamo saperlo con certezza ma intuirlo…