Se, come me, siete appassionati di cinema, o comunque se vi piace stare su Netflix e simili cercando qualcosa da guardare che vi appassioni, vi sarete certamente accorti che nell’ultimo quadrimestre del 2018 sono iniziate a comparire su queste piattaforme una serie di produzioni, pubblicate (quasi) esclusivamente su queste ultime. In particolare, su Netflix è uscito un film drammatico, molto struggente, intitolato Bird Box. Senza fare spoiler, questo lungometraggio parla di una madre che guida i propri figli attraverso una serie di pericoli, che fa il tutto completamente bendata poiché circondata da spiriti maligni che, se visti, porteranno lei ed i suoi figli al suicidio. Quindi, molto superficialmente parlando (e trascurando totalmente qualsiasi aspetto legato alla psicologia dei personaggi e, in generale, alla trama), si parla di una donna che compie atti molto pericolosi bendata; e se un minimo conoscete internet, potete intuire perché io ne stia scrivendo.
Sono bastate poco più di due settimane infatti prima che una miriade di persone, capitanate da alcuni famosi youtuber, si bendassero e provassero a fare qualsiasi cosa senza poter vedere niente, postando il video sul web, ovviamente, cimentandosi nella cosiddetta “Bird Box Challenge”. Fino ad adesso non c’è stato ancora alcun incidente pericoloso, ma Netflix si è già fatta sentire suggerendo agli utenti di evitare di fare cose di questo tipo, vista l’elevata possibilità di infortuni.
Tendenze di questo tipo, sia che provengano da media tradizionali (come in questo caso), sia che nascano direttamente dalla mente di qualche youtuber di tendenza, di certo non rappresentano una novità all’interno del panorama di internet (basti ricordare la Blue Whale, per esempio). Anzi, forse questa caratteristica intrinseca dei social network, o più in generale della rete, quella cioè di aumentare la frequenza ed il numero di questo genere di eventi, rappresenta una delle criticità maggiormente contestata dai detrattori di internet. Occhio però a non essere superficiali; le mode sono sempre esistite e non si può incolpare una delle più grandi invenzioni dell’uomo (forse la più grande) della tendenza umana ad imitare i propri simili.
Quel che è certo è che grazie ad uno strumento come internet, attitudini come questa vengono viste da più persone e la loro diffusione è certamente moltiplicata rispetto all’era pre-digitale. La visione moltiplicata è, però, “a doppio senso”, nella misura in cui se più persone vedono un singolo contenuto è anche vero che ognuno di noi può entrare in contatto con una miriade di contenuti in più rispetto al passato. Faccio un esempio: se negli anni ’50 negli Stati Uniti si fosse sviluppata una “Bird Box Challenge”, sarebbe stato quasi impossibile per noi europei venirne a conoscenza, quindi in Europa, molto banalmente, non si sarebbe espansa e quindi avrebbe avuto molto meno seguito. Inoltre non dimentichiamoci che questa visione moltiplicata ci permette anche di rimanere informati sul mondo continuamente
In sostanza, quello che dico non è che internet rappresenti la salvezza suprema; internet, come ogni aspetto della vita umana, ha i suoi lati negativi che a mio parere (e spero di tutti) sono di molto inferiori a quelli positivi. Ed anche questa nuova tendenza deleteria non è altro che un esempio di come non si dovrebbe utilizzare il web.