A Portici il 13 Aprile è scattata una vera e propria gara di solidarietà per il salvataggio della libreria Libridine ormai prossima alla chiusura. Ebbene si, la storica libreria di Portici, una delle poche librerie indipendenti rimaste sta per chiudere i battenti. Non è difficile comprenderne il motivo, le alte spese di gestione, gli acquisti online sempre più diffusi, il dilagare del kindle e, diciamocelo il numero dei lettori che diminuisce sempre più.
Tutte queste tristi ragioni hanno condotto Diego e Nadia, i proprietari del Libridine, con una stretta al cuore, a prendere una decisione davvero difficile, forse la più difficile della loro vita… chiudere la loro libreria, il loro sogno.
L’annuncio della chiusura ha fatto sì che scrittori, lettori, politici, attori, registi e intellettuali porticesi si mobilitassero dando vita al “Libridine Day”. I cittadini di Portici hanno detto no, no alla chiusura di quella che non è un semplice esercizio commerciale, ma il luogo di ritrovo degli intellettuali della zona ed un vero e proprio simbolo di cultura, in un un momento in cui, purtroppo, di cultura si parla sempre meno. Oltre 400 le persone, che hanno mostrato la propria solidarietà entrando in libreria e acquistando anche solo un libro. Un piccolo miracolo questo che, chissà forse darà una seconda possibilità a Nadia e Diego, di non rinunciare al proprio sogno.
Testimonial della cordata anche diversi scrittori come Franco Anatriello, Maria Cristina Orga, Alfredo Carosello, Stanislao Scognamiglio e Teodoro Reale ma anche tante persone comuni che alla lettura online preferiscono ancora il libro tradizionale, che amano l’odore della carta, il fruscio delle pagine, le illustrazioni sulla copertina. Piaceri antichi che ancora affascinano e che speriamo possano affascinare anche le nuove generazioni. Anche questa settimana siamo riusciti a raccontarvi una bella storia di solidarietà e cultura direttamente da Napoli.