E’ uscito giovedì 13 ottobre 2022 su tutte le piattaforme digitali “Abbandonati alle cose“, il nuovo secondo singolo dei Rosso Marte. Un nuovo capitolo tormentato per il duo di Roma che si conferma una delle nuove realtà più interessanti dell’underground della capitale.
Un brano che nasce da un pattern di batteria di Luca, dove Claudio ha trovato un riff in seguito. Il testo è nato da un collage di frasi scritte in momenti diversi. Raccontano di un senso ritrovato dopo un passato tormentato, di come soffrire per amore ci cambia e può spaventare rimettersi in discussione, il messaggio è: non bisogna chiudersi in se ma abbandonarsi agli eventi della vita, saperli cogliere e affrontare comunque, perché ne vale la pena. Una canzone che ha trovato subito la sua collocazione e amata dalla band per la sua diversità e unicità. Un riff isterico e armonico allo stesso tempo, trova la sua collocazione in un canto sofferto ma gioioso e sonorità tra il funk e lo stoner.
SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY:
https://open.spotify.com/album/6TAmc38QL25AvA8Q6Bk8gI?si=yo7eg6bNRa2pCqGpQxsvFQ
“Abbandonati alle cose” è il vostro nuovo singolo. Come nasce questo brano?
Ciao e grazie per averci accolto nel vostro spazio! Questo è stato il primo brano concepito dai Rosso Marte pensando al sound del duo, ha una struttura molto legata agli effetti usati. I primi pezzi a cui abbiamo lavorato erano idee già scritte e non pensate ancora con un arrangiamento per batteria e chitarra&voce. Eravamo in pieno lockdown e a Luca viene l’idea di questa ritmica particolare, la registra e la invia a Claudio, a cui è piaciuto subito e ha cominciato a cucirci un riff che aveva in testa. Poi un gioco di collage su frasi scritte qua e là hanno trovato il loro spazio con i loro accordi e la loro melodia in maniera molto naturale. Ci ha entusiasmato il contrasto tra il riff abbastanza stoner e la parte cantata che richiama il pop. Abbiamo pensato da subito che poteva essere uno dei brani di debutto.
Quali sono i vostri riferimenti musicali?
Entrambi abbiamo dei background molto diversi, ma con dei capisaldi in comune che sono imprescindibili. Ultimamente abbiamo rispolverato un po’ di quella “furia” vecchia scuola, suonando brani dei Queens of the Stone Age. Geni del calibro di Josh Homme e Dave Grohl sono sempre presenti, ma ultimamente ci ispirano molto anche The Sonics, Baustelle, Paolo Conte, Reignwolf, Koby Israelite, Jim Jones and the Righteous Mind, C.W. Stoneking, Anna Calvi. Il nostro calderone è ricco e variopinto, ci vengono in mente anche St. Vincent, Jack White, Nick Cave, PJ Harvey fino a Morricone, Trovajoli. Siamo inoltre legati al cantautorato italiano e americano, Battisti, Battiato, De André, Bob Dylan, Leonard Cohen, Tom Waits.
Quando uscirà il vostro EP “Ciao Freud”?
Ciao Freud esce il 22 ottobre 2022 su tutte le piattaforme digitali. Sono cinque canzoni che portano nei diversi mondi del proprio inconscio. È come un viaggio psicanalitico verso la risposta finale al dilemma: “Siamo riusciti a risolvere i nostri demoni interiori?” Spetta solo a chi ascolta trarre le conclusioni, noi ironicamente e ambiguamente lasciamo il saluto a Freud lì, sarà un benvenuto o un addio? Fatecelo sapere dopo l’ascolto. Abbiamo scelto questo titolo anche per esprimere il distacco dal padre della psicanalisi classica, da una visione tanto distante dal nostro tempo quanto radicata nella nostra cultura. Nel brano finale “A Guardare La Morte”, per esempio, vogliamo comunicare il nostro rifiuto di quella irrisolta pulsione di morte freudiana, che ci vuole far credere all’autodistruzione e all’aggressività della natura umana: per noi la cura c’è ed è l’arte. Il brano infatti finisce come inizia proprio come il ciclo della vita, di cui la morte fa parte. Se si nasce, si muore, perché non liberarci di questo tabù? Possiamo vivere accettando che la morte sia parte della vita senza temerla e senza l’ossessione di questo impulso.
Che progetti avete per il prossimo futuro?
Suonare dal vivo il più possibile mentre lavoriamo al nostro prossimo progetto. Siamo proiettati verso nuove sonorità che si distaccano volontariamente dal primo lavoro, ma siamo ancora indecisi se sarà un album o un secondo EP. La cosa certa è che è previsto per il 2023. Nel frattempo porteremo dal vivo “Ciao Freud” e alcuni nuovi brani.
Avete dei live in programma?
Il release party per Ciao Freud sarà il 12 novembre a Roma, al Whislist, sarà la prima data del nostro tour che è ancora in divenire. Siamo molto eccitati perché il palco è il nostro luogo naturale, lì riusciamo a esprimerci e a condividere la nostra musica, per questo stiamo lavorando per mettere su il miglior live set possibile. In base agli ascolti stiamo valutando altri posti in Italia dove suonare, seguiteci sui nostri social per restare aggiornati sul tour e, se volete, per proporci di suonare nella vostra città!
BIO:
I Rosso Marte nascono dall’unione di Claudio Paulizzi e Luca Stoppino, chitarrista/cantante il primo, dietro alla batteria il secondo. Il duo romano, formatosi nel 2019, crea una band Alternative Rock. Si innamorano subito del sound minimale – diretto e travolgente – che lascia il segno, accantonando così l’iniziale ricerca di altri musicisti. La loro sperimentazione si muove tra Blues, Stoner, Folk, Psychedelic Rock e la Canzone Romana, uno strano incontro tra Gabriella Ferri e i Queens of the Stone Age. Nel 2021 i Rosso Marte cominciano a suonare dal vivo. “Godi e Persevera” e “Abbandonati alle cose” sono i loro primi singoli che anticipano l’uscita di “Ciao Freud” il loro primo EP.