Mezz’ora o poco più: tanto basta al Napoli di Spalletti per mandare al tappeto il Toro, centrare la quarta vittoria di fila in campionato e conservare il primato in classifica.
I partenopei sono partiti a razzo, asfissiando la manovra dei granata col pressing alto e sfruttando a loro volta le marcature a uomo di Juric per liberare i centrocampisti con una efficace costruzione dal basso.
Sugli scudi Anguissa, che impiega 10 minuti per trovare le sue prime due reti in maglia azzurra, prima sfruttando di testa l’ennesimo delizioso cross di Mario Rui al termine di una perfetta azione in velocità, e poi involandosi per 50 metri di campo dopo lo scambio nello stretto con Politano e freddando Milinkovic-Savic sul suo palo.
Il tris è arrivato una ventina di minuti dopo con un’azione fotocopia del 2-0: stavolta era Zielinski a lanciare nelle praterie lasciate dal Torino il velocissimo Kvaratskhelia, bravo a completare la sua fuga con un colpo di biliardo di sinistro a baciare il palo interno.
Il match si è chiuso praticamente lì, col Napoli chiamato semplicemente a gestire senza troppe ansie la restante ora di gioco: concesso a Sanabria il gol della bandiera a fine primo tempo, nella ripresa gli azzurri hanno giocato a marce ridotte, correndo pochi rischi (bravo Meret su Radonjic) e sfiorando il poker con Lozano.
Spalletti ha utilizzato i cinque cambi a disposizione per dosare le energie, visto che non c’è tempo di rifiatare: stasera (ore 21) torna la Champions League, ed i partenopei saranno impegnati nella prestigiosa ed impegnativa trasferta di Amsterdam contro l’Ajax.
Nonostante gli impegni ravvicinati, è difficile pensare che il tecnico di Certaldo stravolga la formazione che ha iniziato il match col Torino.
Al di là dei possibili inserimenti di Simeone e Lozano al posto di Raspadori e Politano, difesa e centrocampo resteranno probabilmente invariati, mentre un turnover più massiccio si potrebbe vedere a Cremona nel prossimo incontro di campionato.
Nonostante siano due squadre abituate a competere in Europa (specie l’Ajax, che durante la sua gloriosa storia ha alzato 4 volte la Coppa dei Campioni), quella di stasera tra azzurri e lancieri sarà solo la seconda sfida giocata in Olanda.
Il Napoli di Beppe Chiappella affrontò infatti la squadra del leggendario tecnico Rinus Michels nel ritorno degli ottavi di finale della Coppa delle Fiere 1969/70, poco prima che Crujiff e compagni iniziassero a dominare la scena continentale.
I partenopei, forti della vittoria 1-0 ottenuta al San Paolo, il 21 gennaio 1970 vendettero cara la pelle, portando gli olandesi ai supplementari, dove però finirono per essere travolti dalla tripletta del subentrato Suurendonk, che firmò il pesante 4-0 finale.
Uscire dall’infuocata Amsterdam Arena con un risultato positivo sarebbe fondamentale per il Napoli, sia perché metterebbe una serissima ipoteca sul passaggio al turno successivo, sia perché rappresenterebbe un’ulteriore testimonianza della maturità di una squadra che, partita dopo partita, non smette di stupire.