“Penso che una vita per la musica sia una vita spesa bene ed è a questo che mi sono dedicato”.
Il 6 settembre del 2007, tredici anni fa, veniva a mancare, a Modena, sua città natale, una delle personalità legate alla musica più celebri a livello planetario e che a, tutt’oggi, è considerata tra i dieci tenori più grandi di tutti i tempi. Ovviamente, ci stiamo riferendo a Luciano Pavarotti che, in questa data, ci sembra doveroso ricordare e omaggiare in qualità di italiano illustre che ha avuto l’enorme merito di portare il nostro Paese e il nostro bagaglio musicale di pregio ad ogni latitudine.
Nato a Modena il 12 ottobre del 1935, Pavarotti si avvicinò molto presto alla musica e al canto, tramite il padre Fernando, il quale era corista. Il giovane, poi, continuò gli studi con il tenore Arrigo Pola e il maestro Ettore Campogalliani. Il successo cominciò ad arrivare nel 1961, quando egli vinse il Concorso Internazionale di Reggio Emilia, debuttando come Rodolfo in “La Boheme” di Puccini.
A partire da questo momento, il suo smisurato talento e la sua voce unica, potente e inconfondibile gli garantirono l’opportunità di poter calcare, da protagonista, le tavole dei teatri più importanti. Nel 1965, il cantante esordì, in maniera trionfante, alla Scala, sempre in “La Boheme”, con Mirelli Freni e Karajan. Il 17 febbraio 1972, poi, Pavarotti interpretò “La Figlia del Reggimento” al Metropolitan Opera di New York, dove venne praticamente acclamato per la sua performance; basti pensare che ricevette ben 17 chiamate e ovazioni al sipario.
Nel 1990, insieme a Josè Carreras e Placido Domingo, come sappiamo, il maestro diede vita a “I Tre Tenori”, un vero e proprio fenomeno musicale, amatissimo e apprezzatissimo. Nel 1991, Luciano Pavarotti tenne uno storico concerto, trasmesso in mondovisione, a Hyde Park a Londra davanti a oltre 250 mila spettatori. Il successo dell’iniziativa londinese si ripetè, due anni dopo, al Central Park di New York , dove, per ascoltarlo, giunsero circa 500 mila persone.
Al di là degli aspetti artistici, il cantante si distinse anche per l’impegno nel sociale. Dal 1992 al 2003, non a caso, egli ha tenuto a Modena dei concerti a cadenza quasi annuale a scopo benefico. Chiamati Pavarotti & Friends, questi spettacoli riunivano sul palco i più famosi artisti della scena musicale pop e rock italiana e internazionale chiamati a duettare con lui. Lo scopo dell’iniziativa era quello di raccogliere fondi per sostenere progetti di sostegno e sviluppo nelle zone povere del mondo, soprattutto in favore dei bambini.
Con Carlo Bergonzi, Enrico Caruso, Franco Corelli, Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Beniamino Gigli e Tito Schipa, Luciano Pavarotti resta, indiscutibilmente, uno dei tenori italiani storici, destinatati a restare per sempre nel firmamento delle stelle.
Con oltre 100 milioni di copie vendute nel mondo, egli è, senza nessuna ombra di dubbio, fra i primissimi cantanti di ogni genere musicale, nonché il cantante italiano di maggior successo a livello internazionale.