Il 4 gennaio, è morta a Roma, a 92 anni, la scrittrice e regista Lorenza Mazzetti.
La sua infanzia non fu facile: la madre morì dopo aver dato alla luce Lorenza e la sua gemella, le due bambine durante l’assenza del padre vennero affidate a persone che poco si curarono di loro per poi andare a vivere dagli zii.
Dopo gli studi liceali, la Mazzetti si trasferì a Londra dove fu ammessa alla Slade School of Fine Art realizzando numerose pellicole di grande successo.
Il suo primo lavoro letterario, Il cielo cade, è stato scaturito da una profonda crisi depressiva. In seguito al suo ritorno in Italia, Lorenza Mazzetti viene sopraffatta dal tragico ricordo della strage della sua famiglia adottiva avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu superstite con la sorella Paola del massacro nazista di Focardo di Rignano sull’Arno (Firenze), paese dove viveva dopo esser stata adottata con la gemella da Robert Einstein, cugino dello scienziato Albert Einstein di cui Hitler aveva ordinato lo sterminio di familiari e parenti. Un anno dopo quell’eccidio Robert Einstein si suicidò.
Tutti i suoi libri furono in qualche modo un seguito de Il cielo cade.
La produzione cinematografica subì un arresto nel momento in cui le chiesero di occuparsi di “Cinema verità” non essendo la Mazzetti interessata al genere, di contro, fondò il Puppet Theatre nei pressi di Campo de’ Fiori, un teatro di burattini per bambini e si dedicò a interpretare i sogni dei bambini nelle scuole. I risultati dei laboratori vennero pubblicati nel volume Il teatro dell’io: l’onirodramma. I bambini drammatizzano a scuola i loro sogni.
Nel 2015, assieme alla sorella Paola, le è stata conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Rignano sull’Arno.
Il cielo cade
Negli ultimi anni del fascismo, Penny e Baby – le due bambine dal cui punto di vista sono narrati gli eventi – vivono con lo zio che le ha adottate in una grande villa, vanno a scuola e si esercitano in piccoli dispetti. Questo fin quando la guerra e le persecuzioni razziali non lacerano le vite ordinate che stanno accanto a loro.Pubblicato nel 1961, dedicato agli zii e alle cugine vittime dei tedeschi nell’agosto del 1944, Il cielo cade mostra l’infanzia dinanzi all’esperienza dell’orrore.
Con rabbia
Al centro del libro la figura carismatica e affascinante dell’adolescente Penny, che, assieme a sua sorella Baby, durante la seconda guerra mondiale, adottata e cresciuta dallo zio, per salvarla dall’olocausto. Ora le due sorelle sono cresciute. Penny affronta il mondo attraverso la rivolta, l’angoscia, la rabbia e le esagerazioni tipiche dell’adolescenza. La sete d’amore è assoluta: rifiuta le mezze misure. Sarà dunque attraverso la purezza e l’innocenza che Penny si schiuderà al mondo, cercando di scoprire le ragioni morali che guidano o accecano gli uomini. Il libro è un attacco violento all’ipocrisia, un tentativo di ricerca di assoluto, che non è ricerca astratta: è nell’esperienza concreta della vita che Penny trova l’assoluto. La “rabbia” di Penny è universale; la ragazza non odia soltanto i tedeschi che hanno assassinato la sua famiglia ma tutti i borghesi ipocriti che con la loro passività si rendono ogni giorno colpevoli.
Diario londinese
Londra, metà anni Cinquanta. Una ragazza sola in una metropoli a fare i conti con la vita e soprattutto con se stessa, con l’orrore della guerra e del nazismo, ma con una voglia di sopravvivere davvero unica. Abbandonata in un locale dell’accademia universitaria, dove per la sua tenacia è riuscita ammessa, Lorenza ruba l’attrezzatura per girare un film. Comincia così il movimento del Free Cinema inglese, una delle «onde nuove» più trascinanti della cultura europea in generale e che ha segnato, con le sue storie di periferie malinconiche e giovani qualunque, il cinema contemporaneo.