“Don Chisciotte della Pignasecca!”
con gli strepitosi Nando Paone e Peppe Barra, presso il teatro Diana di Napoli.
Opera già conosciutissima tratta dal caposaldo della letteratura spagnola di Miguel De Cervantes ed in questo caso adattato dal nostro scrittore Maurizio De Giovanni.
Come la storia ci ha insegnato Don Chisciotte era un personaggio iconico spagnolo, tradotto in tutto il mondo, la personificazione della perdita della concezione della realtà, dove lui è l’eroe “senza macchia e senza paura “. Il personaggio ama talmente alla follia la letteratura ed i suoi protagonisti fino a farli rivivere sotto forma di nemici da combattere e terre da conquistare. È la parafrasi della lotta tra il bene ed il male, tra quello che è giusto e ciò che è sbagliato, aggravato in questo caso dalle difficoltà dell’epoca (siamo nel primo dopoguerra).
Tutto lo spettacolo è come se nascesse da una leggera amnesia del protagonista che scatena la sua passione, la sua fervida visione del mondo, le convinzioni di Don Chisciotte/Michele un esempio di fierezza e coerenza a se stesso (nonostante tutto non sia esattamente come lui lo vive), in controparte abbiamo Sancho/Salvio, il suo fedele scudiero, più realista, che tenta di farlo ragionare, ma inutilmente.
Esce fuori un duetto tra due uomini molto diversi tra loro ma che stranamente in scena funzionano alla perfezione, Salvio, da bravo “scudiero” asseconda il suo “cavaliere errante” per devozione e per interessi personali. Tutto in due ore di battute, citazioni ed un pizzico di canzoni.
Gli attori, come dicevo: Nando Paone, perfetto nel ruolo dell’hidalgo Don Michele, è quasi un mimo dalle mille espressioni facciali, perfetto nel ruolo, da un tocco umano e tragicomico al suo personaggio. Peppe Barra, attore, cantante, icona folcloristica napoletana reduce dal successo personale di Napoli Velata, entra nelle vesti popolari di Salvio con estrema naturalezza e con perfetta fisicità.
Menzione speciale al maestro Maurizio De Giovanni che con la sua penna ha dato ad un classico senza tempo un tocco di napoletanità e contemporaneità. Si ride, e con Paone e Barra non potrebbe essere altrimenti, ma con una vena di malinconia. Ma davvero i deliri di Don Michele sono pazzia e non lampi di verità assoluta?
Dal mercoledì 7 fino a domenica 18 febbraio 2018 al teatro Diana di Napoli