Quello che sta andando in scena in questi giorni è, a nome di chi vi scrive, uno dei migliori spettacoli teatrali attualmente in circolazione; fresco, esilarante, effervescente, a momenti scoppiettante. Uno spettacolo che non smette davvero mai di fare ridere.
Vi sto parlando di “Destinati all’estinzione” di Angelo Pintus.
Di scena al Teatro Diana il comico triestino porta sul palco una infinità serie di eventi bizzarri ed improbabili facendo impazzire letteralmente il pubblico a suon di risate. Una comicità SANA, PULITA…EFFICACE, che fa presa sul pubblico e non da mai fastidio. Le situazioni sono quelle che sempre più, ogni giorno, ci troviamo a vivere nel quotidiano…l’inevitabile involuzione di una razza sempre più schiava di un “falso progresso”. Lo spettacolo è intuibile come una riflessione…una riflessione che porta davvero alla denuncia morale ma che al contempo regala ore di risate e spensieratezza a chi decide di assistervi. La scheda tecnica è esaustiva (C’è chi parla con il cane e lo fa mentre lo veste, c’è chi guida mentre manda messaggi con il cellulare e c’è chi vuole fare la rivoluzione ma la fa solo su Facebook, c’è chi parcheggia la macchina nel posto riservati ai disabili “tanto sono 5 solo minuti”. C’è chi festeggia il complemese, chi dice ciaone e chi fa l’Apericena. Ma soprattutto c’è chi crede che la terra sia piatta e probabilmente si è anche convinto che la colpa sia di Silvio. Sono questi i piccoli segnali che fanno presagire un ritorno… quello dei Dinosauri. Amici miei, che ci piaccia o no, siamo “DESTINATI ALL’ESTINZIONE”). Lui, poi, è uno showmen senza eguali sul territorio; è una macchina da guerra…nessuna pausa, totalmente immerso. Nel corso degli anni siamo stati abituati ad esibizioni di sempre maggior qualità; partendo dai tempi degli sketch nei format come Colorado, fino ad arrivare ad uno dei suoi più grandi spettacoli solisti, Pintus@Arena.
Che dire…cercate davvero di andarlo a vedere che non ve ne pentirete. Ricordo che sarà al Teatro Diana sino al 2 Dicembre, quindi affrettatevi.