Arianna Bridi di appena 24 anni ed originaria di Trento, è entrata ufficialmente nella storia della Capri-Napoli arrivando prima assoluta al traguardo fissato dinnanzi al Circolo Canottieri e precedendo perfino i colleghi di sesso maschile con il tempo record di 6 ore, 4 minuti e 26 secondi. Dopo di lei, al secondo posto un’altra donna: è la brasiliana Marcella Cunha, superata per un solo secondo. Al terzo posto del trofeo Farmacosmo 2020 e primo nuotatore di sesso maschile è l’olandese Marcel Shouten di 27 anni, arrivato con quasi un minuto di ritardo sulle due contendenti al titolo: 6 ore, 5 minuti e 7 secondi. La giovane vincitrice, allenata da Fabrizio Antonelli e tesserata RN Trento ed Esercito, è la prima donna della storia ad aggiudicarsi la maratona acquatica più antica del mondo. La gara, che si è svolta in acque libere, ha già infatti contato ben 55 edizioni e viene soprannominata Maratona del Golfo. Il percorso della manifestazione prevedeva una gara di 36 km con partenza dalla Marina Grande di Capri e traguardo a Napoli, nei pressi del Circolo Canottieri. La gara rappresenta anche la tappa finale del Circuito Mondiale FINA Ultramarathon Swim Series.
Arianna, anche se delusa lo scorso anno dalla mancata qualificazione olimpica ai mondiali di Gwangju, aveva già in passato accumulato alcune grandi soddisfazioni, come la medaglia di bronzo ai Campionati del Mondo di tre anni fa nei 10 chilometri e la medaglia d’oro agli europei del 2018 nella 25 chilometri. Probabilmente nessuno si aspettava il fuori programma dettato dalla giovane atleta che, a seguito di una gara strepitosa, ha vinto la manifestazione colorando di rosa un trofeo che da sempre è stato al maschile e stabilendo un nuovo record. Gli atleti sono partiti alle 10:30 di domenica mattina, a gareggiare erano in 12 tra uomini e donne. Dopo due ore e mezza di gara c’era già un gruppo di tre atleti in testa, e Arianna era in terza posizione. Poi nell’ultimo chilometro l’atleta azzurra si è lanciata, una bracciata dopo l’altra verso il traguardo, toccandolo per prima. Dopo la vittoria Arianna Bridi ha ringraziato il suo allenatore Fabrizio Antonelli: «È stato lui ad indicarmi la rotta da seguire, quella verso Nisida. Una felice intuizione visto che ad ogni bracciata sentivo il mare che mi spingeva e aiutava la nuotata». Festa grande anche per la staffetta composta da atleti della nazionale italiana assoluta e paralimpica.