Questa rubrica nasce per contrastare le fake news mediche che girano sulla rete, purtroppo in molti casi tali false notizie sono talmente fantasiose ed inverosimili che risulta impossibile controbatterle grazie ad un’argomentazione scientifica. Per farmi comprendere meglio, se qualcuno sostiene di aver visto un asino volare potrei dimostrare che dal punto di vista scientifico, biologico e fisico è assolutamente impossibile, ma magari qualcuno crederà che sia vero; in questo caso si tratta di pura fede nell’ignoto (o meglio nell’ignoranza) che è spesso una condizione difficile da sradicare. Questa premessa nasce dal fatto che recentemente gira un video di una donna che durante un comizio urla al pubblico la seguente frase: “Quando Conte telefona a Bill Gates alle nostre spalle prendendo 140 milioni decide di iniettarci il mercurio nelle nostre vene collegate ai 5G e diventeremo dei piccoli robot. Se tu vuoi ammazzarmi basta alzare la temperatura del mio corpo e io muoio”.
È scientificamente umiliante spendere anche solo due parole, per dimostrare l’infondatezza di tale affermazione, ma giusto per dirne una, si potrebbe precisare che la quantità di metallo (in questo caso il mercurio) che dovrebbe essere presente nel nostro organismo per creare un surriscaldamento corporeo indotto da radiazione dovrebbe essere così elevata da arrecare danni anche senza il fantomatico 5G. Infatti come è già noto da decenni, il mercurio, così come molti altri metalli, in determinate dosi, risulta essere dannoso per l’uomo e non si deve immaginare che ne siano necessarie quantità così elevate; dato che l’unico vaccino contro la paura rimane la conoscenza, approfondiamo cosa sia l’avvelenamento da mercurio.
l mercurio elementare è un metallo che a temperatura ambiente si presenta sotto forma liquida. In passato è stato impiegato per la costruzione di termometri, ma viene utilizzato anche per la costruzione di diverse apparecchiature elettroniche.
l mercurio è presente nell’ambiente in tre forme: elementare, inorganica (se combinato con altri elementi come ossigeno, cloro, zolfo) ed organica (se combinato con il carbonio formando il metilmercurio).
Il mercurio è in grado di legarsi ad alcune proteine ed enzimi del nostro organismo riducendone a funzionalità, con conseguente deficit e danno d’organo.
Si possono riconoscere diversi quadri d’intossicazione da mercurio, ma l’organo bersaglio maggiormente a rischio è il sistema nervoso centrale.
Il mercurio è assorbibile, sia per via orale che inalatoria.
Il mercurio elementare è presente in forma naturale nell’ambiente e può essere assorbito per via inalatoria, se ne può riscontrare la presenza nell’aria, nell’acqua e nel terreno. La sua concentrazione è però molto inferiore ai valori pericolosi per la salute; nei luoghi di lavoro la concentrazione massima ammissibile è di 0,05 mg/m3. In caso di esposizione a dosi più elevate (circa 1-3 mg/m3) possono presentarsi i primi segni e sintomi di intossicazione acuta come emicrania e febbre, ed infiammazione delle vie aeree con conseguente insufficienza respiratoria. L’esposizione cronica può portare una sintomatologia che coinvolge principalmente il sistema nervoso centrale. I sintomi più tipici sono caratterizzati da: tremori e cambiamenti del comportamento (lieve irritabilità, isolamento sociale), nonché diminuzioni della memoria a breve termine.
I composti inorganici del mercurio sono molto corrosivi ed in caso di assunzione per via orale possono causare gravi corrosioni della cavità orale, della gola e dell’esofago, accompagnate da nausea e vomito ed ematemesi. In dosi maggiori possono provocare shock cardio-circolatorio possibili conseguenze letali. Può inoltre indurre una necrosi tubulare renale con conseguente grave insufficienza renale.
Tra i composti organici del mercurio il più diffuso è il metilmercurio. La principale forma di assunzione è dovuta al consumo di prodotti ittici. Secondo stime dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), la dose totale di mercurio assunta giornalmente è a 2,4 microgrammi per persona. L’assunzione di metilmercurio induce danni prevalentemente al sistema nervoso centrale caratterizzati da atassia (perdita progressiva della coordinazione), parestesie alle mani e ai piedi, generale debolezza dei muscoli, indebolimento del campo visivo, danni all’udito e difficoltà nell’articolare le parole.
Il mercurio è quindi un metallo che può risultare tossico se assorbito in modo eccessivo, fortunatamente le patologie ad esso correlate sono note all’organizzazione scientifica da anni e per tale ragione gli organi competenti provvedono ad un suo giusto utilizzo e smaltimento, come quello di impedirne l’uso per la produzione di farmaci (ad esempio i vaccini, che ormai sono assolutamente privi di tale metallo) ed evitare danni alla nostra salute.
AVVELENAMENTO DA MERCURIO
Sportivo e dinamico, da sempre la sua passione è la medicina e lo dimostra con la dedizione e serietà che mostra nel suo lavoro con diverse pubblicazioni scientifiche e numerose partecipazioni come relatore a convegni scientifici nazionali e internazionali. Attualmente è Dirigente Medico di Primo Livello, presso il reparto di Medicina Interna ad indirizzo Cardiovascolare e Dismetabolico dell'A.O.R.N. Ospedali dei Colli, Monaldi, Napoli