Il Napoli coglie l’attimo, l’ultimo disponibile, e tiene vivo il sogno scudetto: la splendida stoccata di Fabiàn Ruiz al quarto minuto di recupero regala agli uomini di Spalletti il successo sulla Lazio e la vetta della classifica, pur se in condominio col Milan ed in attesa che l’Inter, distante due punti, recuperi il match di Bologna.
In pochi credevano che gli azzurri, reduci dalla scoppola subita dal Barcellona in Europa League, fossero in grado di rialzare la testa in pochi giorni e di espugnare l’Olimpico biancoceleste, ed un primo tempo pieno di errori ed incertezze sembrava confermare questi timori.
Nella ripresa però si è vista un’altra squadra, che ha finalmente messo in campo la voglia di non farsi sfuggire l’ennesima occasione: nemmeno dopo l’eurogol di Pedro, arrivato a due minuti dal termine a pareggiare la prima rete di Insigne su azione in campionato, gli azzurri si sono arresi all’idea di non vincere.
Negli ultimi minuti, recupero compreso, il Napoli si è infatti riversato con veemenza nell’area laziale, sfiorando la rete con Osimhen e prendendosi di forza i tre punti con la perla di Fabiàn, bravissimo a trovare l’angolo alla destra di Strakosha ed a siglare il suo sesto gol da fuori area (record nei 5 maggiori campionati europei).
L’esplosione di gioia e la corsa verso i tifosi di tutto il gruppo azzurro, Spalletti in testa, testimonia quanto la squadra creda nel sogno, e sia disposta a lottare fino alla fine per realizzarlo.
Con Napoli e Milan nuovamente appaiate in testa, lo scontro diretto di stasera (ore 20:45) diventa ancora più significativo, e non è un caso che, seppur con capienza al 75% per via del covid, il “Maradona” sarà gremito dai tifosi azzurri: anche i gruppi organizzati hanno già fatto sapere che torneranno, finalmente, a sostenere in massa i propri beniamini.
Anche sul fronte dell’infermeria arrivano buone notizie per l’ex tecnico dell’Inter: Lozano ed Anguissa sono tornati ad allenarsi in gruppo ed è probabile che possano andare in panchina, con i soli Malcuit e Tuanzebe ancora indisponibili.
Non dovrebbero esserci sorprese per ciò che riguarda la formazione, con Lobotka unica possibile novità tra i titolari rispetto al match di Roma: sarà però molto difficile per Spalletti lasciar fuori Elmas, che contro la Lazio ha ribaltato la partita entrando al posto di Zielinski.
Ad ogni modo il gioiellino macedone potrà essere molto utile a gara in corso, così come i vari Mertens, Anguissa, Lozano ed Ounas, anche lui determinante nel finale di domenica scorsa.
Napoli-Milan torna dunque partita-scudetto, ed il pensiero non può non tornare all’epopea maradoniana, quando azzurri e rossoneri si sono contesi il tricolore con alterne fortune.
Ci sono però tante altre sfide tra “ciuccio” e “diavolo” che i tifosi partenopei ricordano con piacere, ed ecco quindi 5 “istantanee” indimenticabili:
31 Marzo 1975 : la vittoria sul Milan alimenta il sogno, ma “core ‘ngrato” è in agguato…
Il Napoli di Luis Vinicio è la grande sorpresa del campionato 1974/75: il calcio totale all’olandese adottato dal “lione” fa vincere e divertire, e in primavera gli azzurri sono in piena lotta per il titolo insieme alla “solita” Juventus.
Il Milan di Albertosi, Bigon, e di un Rivera sul viale del tramonto è temibile, ma la voglia di scudetto del Napoli è più forte: il “Gringo” Clerici ed un autogol di Turone regalano agli azzurri la vittoria e la speranza di giocarsi il tutto per tutto la settimana dopo a Torino.
Purtroppo “core ‘ngrato” Altafini manderà in frantumi i sogni di Juliano e compagni, ma quel Napoli coraggioso e spettacolare resterà per sempre nelle menti e nei cuori dei tifosi.
27 Novembre 1988 – l’arcobaleno di D10S vendica il 1 Maggio
Nell’autunno del 1988 il Milan di Sacchi e Berlusconi torna al San Paolo dove, in primavera, ha strappato lo scudetto dalle maglie del Napoli, uscendo tra gli applausi dello sportivo pubblico partenopeo.
Maradona e compagni sono però intenzionati a consumare la loro vendetta, e ad aprire le danze è proprio el Pibe che, sfuggito alla proverbiale trappola del fuorigioco di Baresi e compagni, beffa Galli con un indimenticabile pallonetto di testa da fuori area, col pallone che rotola in rete lemme lemme mentre i tifosi in delirio soffiano per spingerlo in porta.
A mandare al tappeto i Campioni d’Italia penserà poi Careca, autore di una strepitosa doppietta nel perentorio 4-1 finale; tra le due litiganti alla fine lo scudetto lo vincerà l’Inter dei record, ma azzurri e rossoneri si consoleranno con i rispettivi, storici trionfi europei.
27 Marzo 1994: Di Canio abbatte il Milan degli invincibili
A metà anni ’90 la rivalità tra Napoli e Milan è già un ricordo sbiadito, con i rossoneri di Berlusconi dominatori in Italia ed in Europa e gli azzurri stritolati dai debiti della scellerata gestione Ferlaino.
Il Napoli allenato da Marcello Lippi però non sfigura, grazie alla competenza di Ottavio Bianchi, che da neofita GM frigge il pesce con l’acqua, mettendo in piedi un ottimo organico con pochi spiccioli e tanti prestiti.
I partenopei cercano una miracolosa qualificazione UEFA, mentre i rossoneri, imbattuti dalla notte dei tempi, viaggiano spediti verso l’ennesimo scudetto.
Al San Paolo però succede l’imponderabile, e Paolo Di Canio, eterno talento inespresso, a pochi minuti dalla fine danza sul pallone, manda al bar Panucci e Baresi e dalla linea di fondo beffa Rossi (che con la consueta sportività parlerà di cross sbagliato) prima di immergersi nell’abbraccio della curva in delirio.
Alla fine sarà sempre Di Canio, in quel di Foggia, a regalare il pass europeo al Napoli, ultima gioia prima di un tunnel buio e lunghissimo.
11 Maggio 2008: i Campioni del Mondo fanno i conti con la rinascita azzurra
E’ tornato finalmente a casa, il Napoli, grazie alla sapiente guida di Aurelio De Laurentiis: gli azzurri, neopromossi in Serie A dopo un inferno fatto di fallimenti e Lega Pro, provono a toglersi qualche sfizio dopo un tranquillo campionato di assestamento.
Il Milan di Carlo Ancelotti, fresco Campione del Mondo, ha però bisogno di punti al San Paolo per non restare clamorosamente fuori dalla zona Champions, e tutto lascia presupporre una vittoria comoda rossonera.
A trionfare sono invece proprio gli azzurri, che dopo 13 anni mandano al tappeto i blasonati rivali grazie al “ragazzino terribile” Marek Hamsik, al rigore di Domizzi ed al tap-in di Garics.
Finisce 3-1 per un Napoli che, di rincorsa, arriverà addirittura in Europa, seppur dalla “porta di servizio” dell’Intertoto.
18 Settembre 2011 – il Matador non fa sconti, tripletta anche al Diavolo
Il Napoli di Walter Mazzarri, reduce dalla storica qualificazione in Champions, mira ad un campionato ambizioso: il confronto con il Milan di Max Allegri, fresco Campione d’Italia, è un test più che attendibile in tal senso.
I rossoneri partono meglio e vanno in vantaggio con Aquilani, ma il Napoli ha un’arma in più: il Matador Cavani, che è in serata di grazia e rifila una delle sue “solite” triplette ai malcapitati milanisti, mandando in visibilio il San Paolo ed illudendo i tifosi sulla possibilità di lottare per lo scudetto.
Quel Napoli perderà la Champions nella volata finale con l’Udinese, ma la bella avventura in Europa, conclusa ai supplementari a Stamford Bridge, e soprattutto il trionfo in Coppa Italia nella finale di Roma contro la Juventus, renderanno comunque indimenticabile quella stagione.
Tante sfide da ricordare, dunque, e chissà che anche quella di stasera non lo diventi: con 10 partite ancora da giocare, questo Napoli-Milan non sarà di certo determinante, ma una vittoria potrebbe davvero convincere gli azzurri di avere le carte in regola per arrivare fino in fondo.