E’ allestita nelle incantevoli sale di “Villa Pignatelli” a Napoli, in Riviera di Chiaia 200, la mostra dal titolo “Between Art and Fashion”. Fotografie dalla collezione di Carla Sozzani, fino al 10 marzo 2019. Il percorso espositivo ospita 160 opere di 87 fotografi, collezionate nel tempo da Carla Sozzani che sembra avere una affinità elettiva con lo spirito audace e curioso della antica proprietaria della struttura ospitante, la principessa Rosina Pignatelli. E’ una raccolta che oltre agli scatti selezionati dei maggiori protagonisti della contemporaneità, (l’intera collezione ammonta a quasi mille immagini), ripercorre alcune tappe della storia della fotografia, tra le atmosfere fashion e le scelte estetiche fatte dal curatore, Fabrice Hergott. Egli ha selezionato le foto seguendo l’istinto e l’impatto emozionale, cercando di entrare in contatto con i gusti estetici e con il mondo di Carla Sozzani, delle sue frequentazioni artistiche e lavorative nel settore della moda. Questa mostra copre quasi un secolo e spazia dai ritratti ai paesaggi, dalle immagini di valenza sociale alle fotografie di moda e dei nudi. Emerge una scelta per il bianco e nero perchè disegnano i contorni e nel contrasto luce-ombra nascono le forme, in un rapporto di caravaggesca memoria. Una particolare attenzione è rivolta alla donna, sia in veste di artista, sia come soggetto fotografico, famosa o sconosciuta. Pur essendo il corpo femminile onnipresente lungo il percorso espositivo, non è mai stato immortalato per evidenziare un canone di bellezza ideale, bensì lascia intravedere la sua umanità e la sua sofferenza. Ciò ha consentito di evitare l’errore di molte collezioni e mostre, quello di aderire ad una idea ben precisa. Infatti, la fotografia di moda non serve ad esaltare un abito, ma riflette sulla fascinazione della plasticità dei corpi, può essere interpretata in tanti modi. E di sala in sala si susseguono immagini di straordinaria bellezza e potenza, un esempio sono le ballerine di Frantisek Drtikol, in cui lo stile pittorialista e simbolista cede il passo a composizioni più moderne che trovano analogie con le opere delle avanguardie dell’epoca, in particolare con quelle del Cubismo. Egli realizza nuovi dinamici rapporti fra il corpo femminile ed emblematici elementi geometrici che suggeriscono il senso del movimento proprio del Futurismo.
“Le ballerine”- Frantisek Drtikol.
Nudi artistici sono le istantanee di Helmut Newton, in cui emergono elementi di voyeurismo. Le donne sono riprese in pose provocanti, si aggirano cariche di tensione erotica attraverso la camera di un albergo o si adagiano su un divano fiere e sicure di sé. Sono alte, forti e muscolose.
“Self-Portrait with Wife and Models”- Helmut Newton.
Sublimi ed eccezionali sono i nudi di Francesca Woodman, che con la sua macchina fotografica ritrasse nudi femminili in bianco e nero, talvolta con il volto oscurato, ottenendo degli effetti sfocati grazie al movimento e ad un lungo periodo di esposizione. Una prassi che conferiva l’effetto di fusione dei corpi con l’ambiente circostante. Nelle sue immagini sono evidenti delle influenze della corrente surrealista, anche se l’artista, non ha mai dichiarato la propria adesione.
“Untitled”- Francesca Woodman.
Di connotazione diversa, sono le immagini di Sarah Moon, in cui emerge una materialità nera e setosa. Sono foto in cui si assiste ad un’esperienza complessa, che sarebbe limitativo definire soltanto visiva. Si tratta di un viaggio emozionale in cui si mostra la natura poetica ed estetica della composizione. Un piede visibile oltre una tenda è un invito ad immaginare e a desiderare di scoprire cosa ci sia oltre quel drappeggio.
“Hommage a Fortuny”- Sarah Moon.
Mario De Biasi è presente con una foto famosissima, “Gli italiani si voltano“, in cui una donna, Moira Orfei, in attillato abito bianco, passa a testa alta, fra gli uomini che la osservano avidamente. E’ una zona affollatissima e volontariamente è stata scelta questa location per lo scatto fotografico. L’istantanea è parte di un servizio commissionato al fotografo dalla rivista “Epoca”, proprio per vedere l’effetto di una bella ragazza in giro per la città.
“Gli italiani si voltano”- Mario De Biasi.
Particolare è l’istantanea di un piede maschile elegantemente fasciato in una scarpa accanto al piede di un mobile con la zampa bronzea, realizzato da Ralph Gibson. Le sue immagini spesso incorporano frammenti con sfumature enigmatiche e misteriose, costruiscono un significato narrativo attraverso la contestualizzazione e la giustapposizione surreale.
“Ich bin die Nacht”- Ralph Gibson.
Steve Hiett, è l’artefice di numerosi scatti che riprendono numerose celebrità. Egli ha sviluppato il suo stile inconfondibile con immagini sovra-saturate, inquadrature decentrate e luci abbaglianti.
“Cecilia Chancellor”- Steve Hiett.
E’ una mostra che affonda le sue radici nel passato, di cui scopriamo le foglie che proiettano le ombre e le luci che la fotografia esige e la moda necessita. Esigente e aperto, lo sguardo di Carla Sozzani ha spesso superato le categorie tradizionali e ha colto legami inediti tra presente e passato, giocando un ruolo fondamentale nella moda fin dai primi anni ’70. La Sozzani ha collaborato con numerosi fotografi, come caporedattore delle edizioni speciali di Vogue Italia e direttore di Elle Italia. Conosciuta per il suo senso estetico, ha scoperto e riscoperto autori meno noti o dimenticati, in quarant’anni di incontri, ha raccolto una prestigiosa collezione di opere fotografiche.