Il Napoli sta vivendo forse il momento più difficile dell’era De Laurentiis. È notizia delle ultime ore dell’ufficializzazione dei provvedimenti disciplinari per il rifiuto dei giocatori di tornare in ritiro dopo la gara di Salisburgo e l’ambiente sembra spaccato a metà con la rosa da una parte e la dirigenza dall’altra. Lo stesso Ancelotti sembra in difficoltà nel gestire la situazione e al momento gli azzurri sono fuori dalla zona Champions. Serve una svolta immediata. Una svolta che potrebbe arrivare da un mercato di gennaio che potrebbe essere decisivo per capire la direzione da intraprendere per questa e per le prossime stagioni.
Del caos Napoli si è detto tutto o quasi. Per questo oggi ci concentreremo sul lavoro che il ds Giuntoli sta facendo dietro le quinte per rinforzare la rosa nel mercato di riparazione e per porre le basi per un progetto, quello partenopeo, che per forza di cose necessita di un rinnovamento profondo.
Le prime mosse potrebbero arrivare proprio nei prossimi mesi. Due i nomi caldi sul taccuino della dirigenza azzurra, quelli di Zlatan Ibrahimovic e di Frank Kessié. L’attaccante svedese è stato accostato più volte al Milan in queste settimane ma nelle ultime ore le indiscrezioni parlano di una voglia di Ibra di essere di nuovo allenato da Ancelotti, tecnico con cui aveva stretto un ottimo rapporto ai tempi del PSG. Se a gennaio dovessero partire Callejon e Mertens, in scadenza di contratto, potrebbe essere quello del centravanti ex Inter, Juve e Barcellona il nome giusto per rivitalizzare un ambiente sull’orlo della depressione sportiva.
Sull’asse Milano – Napoli potrebbe crearsi un altro interessante scenario di mercato che porterebbe il mediano Kessié in azzurro. Finito indietro nelle gerarchie di Pioli, l’ivoriano sembra pronto a cambiare aria e potrebbe scegliere proprio la Campania per rilanciarsi. Affare difficile a gennaio ma quasi certo a giugno, soprattutto in caso di partenza di Allan, uno degli “ideatori” della decisione di rifiutare il ritiro.
Allan che però potrebbe lasciare la squadra di Ancelotti già a gennaio. Le ultime voci di mercato parlano di un possibile scambio per Rabiot con la Juventus. Sarri riprenderebbe volentieri il suo vecchio pupillo mentre il giovane francese non si è ambientato a Torino e ha visto ridursi progressivamente il minutaggio in campo. Per completare l’affare sarà necessario lavorare sulle valutazioni (25 milioni per il brasiliano, 15 per il transalpino) e trovare la giusta formula.
Una situazione decisamente non facile quella del Napoli che resta tra le più accreditate di Oddschecker per la qualificazione alla prossima Champions League ma ha bisogno di una svolta nei prossimi due mesi. Prossimi due mesi che saranno decisivi anche per impostare le trattative per il mercato estivo. Anche qui non mancano gli obiettivi. Ultimo in ordine di tempo il trequartista 22enne marocchino Amine Harit. Passato lo scorso anno dal Nantes allo Schalke 04, il giovane ha iniziato questa Bundesliga con sei gol in dodici partite. Per strapparlo ai tedeschi servono circa 20 milioni di euro e un’offerta più convincente di quelle di Liverpool e Milan, già da tempo sul giocatore.
La “battaglia” di mercato col Milan potrebbe riproporsi anche per un altro profilo gradito a Giuntoli, quello di Lucas Torreira. L’ex centrocampista di Pescara e Samp sta trovando difficoltà nel nuovo ruolo di interno di centrocampo ritagliatoli da Emery e sarebbe disposto ad accettare un progetto tecnico che lo rimetta nell’amata casella di regista. Per il Napoli potrebbe essere il giocatore ideale per smettere di rimpiangere le geometri di Jorginho.
Si lavora anche per rinnovare l’attacco che nella prossima stagione sarà probabilmente privo di Callejon, Mertens, Insigne e forse anche di Milik. Il nome sul taccuino partenopeo fa già sognare i tifosi ed è quello del capocannoniere della Champions League e astro nascente del calcio europeo Erling Braut Haaland. Il 19enne del Salisburgo sta battendo tutti i record di precocità e per portarlo a Napoli andrà superata la concorrenza di tutte le big del calcio continentale, Juventus compresa. Non facile ma nemmeno impossibile.