Ieri mattina i tecnici del dicastero guidato da Roberto Speranza si sono recati in Campania ed è qui che per tutto il giorno hanno esaminato i dati epidemiologici. Da Napoli arrivano immagini di ospedali al collasso, dove i pazienti in fila nelle auto attendono di essere visitati. Eppure la scorsa settimana i dati dei contagi da Covid-19 hanno collocato la regione guidata da Vincenzo De Luca nella zona gialla. Ma adesso, già a partire da domani ci potrebbe essere il passaggio ad un’area a maggiore rischio epidemiologico. Oggi sarà una giornata decisiva per il Governo, interamente dedicata alla Campania. Intanto in regione cresce l’allarme per l’assenza di bombole d’ossigeno, mentre la politica locale si scontra duramente, scaricando le responsabilità sempre su qualcun altro. Da un lato il governatore De Luca, che attacca il sindaco di Napoli Luigi De Magistris per i numerosi assembramenti rilevati in città nel fine settimana appena trascorso, accusandolo di non aver raccolto la sua richiesta di chiudere alcune zone, come ad esempio il lungomare Caracciolo. Dal canto suo il sindaco sostiene che chiudere alcune zone della città sarebbe completamente inutile, dato che il passeggio si sposterebbe in altre aree, e che quindi l’unica soluzione sarebbe il lockdown; insomma si assiste ad uno scaricabarile nel vero senso della parola. Intanto i tecnici del ministero della Salute si stanno occupando direttamente della Campania, che forse si appresta a cambiare colore; stessa situazione per il Veneto, sul quale si stanno facendo approfondimenti. Ieri altre cinque regioni hanno già cambiato colore e l’ordinanza, firmata dal ministro Speranza, entrerà in vigore domani. Passeranno in area arancione le regioni Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana ed Umbria, che fino ad oggi erano in zona gialla come la Campania. Le cinque regioni rimarranno in zona arancione per almeno 15 giorni, e se i dati dovessero peggiorare ulteriormente, già dalla prossima settimana potrebbero diventare zone rosse. In attesa di conoscere quale sarà il destino della nostra regione Campania, vediamo insieme quali potrebbero essere le conseguenze di un passaggio alla zona arancione oppure rossa:
Zona Gialla (situazione attuale)
- Coprifuoco dalle 22:00 alle 5:00 (sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze, con autocertificazione);
- Chiuse mostre e musei. Palestre, teatri, cinema, sale giochi, sale scommesse.
- Didattica a distanza al 100% per le secondarie di secondo grado (ex scuole superiori) e per la seconda e la terza classe delle scuole secondarie di primo grado (ex scuole medie). Didattica in presenza sia per le scuole dell’infanzia (ex materne) sia per le scuole primarie (ex elementari) sia per la prima classe delle scuole secondarie di primo grado (ex medie) con obbligo di mascherina al di sopra dei 6 anni d’età. Chiuse le università;
- Nei weekend chiusi i centri commerciali ad eccezione delle farmacie, dei punti vendita di generi alimentari, delle edicole e dei tabaccai che si trovano al loro interno;
- Capienza massima dei mezzi pubblici al 50%;
- Smart working sia nella pubblica amministrazione sia, ove possibile, nel settore privato.
Zona Arancione
Oltre le restrizioni previste nelle zone gialle (ossia quelle che riguardano tutto il territorio nazionale) sono previste ulteriori regole:
- Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio e salute, con autocertificazione. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata, anche se all’interno del proprio Comune;
- Sospese le attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie;
- Fino alle ore 22:00 è consentito andare a ritirare il cibo presso le attività di ristorazione, per poi consumarlo a casa (asporto) ed è inoltre consentito, senza limitazioni orarie, ordinare cibo per farselo consegnare direttamente a casa (delivery);
- Didattica a distanza per le scuole secondarie di secondo grado, fatta eccezione per gli studenti con disabilità. Didattica in presenza per scuole dell’infanzia, per le primarie e per tutte le classi delle secondarie di primo grado, con obbligo di mascherina al di sopra dei 6 anni d’età. Chiuse le università.
Zona Rossa
Oltre le restrizioni previste nelle zone gialle (ossia quelle che riguardano tutto il territorio nazionale) sono previste ulteriori regole:
- È vietato ogni spostamento dalla Regione e dal proprio Comune in qualsiasi orario, salvo per comprovate esigenze lavorative o per situazioni di necessità (motivi di salute oppure, ad esempio, per accompagnare i propri figli a scuola) con autocertificazione;
- Chiuse le attività commerciali al dettaglio ed i mercati. Sospese le attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Chiusi centri estetici e centri sportivi;
- Restano aperti i negozi di generi alimentari e di beni considerati di prima necessità: edicole, tabaccai, farmacie, parafarmacie. Aperti anche i parrucchieri, le industrie e i cantieri;
- Fino alle ore 22:00 è consentito l’asporto, mentre per il delivery non ci sono limitazioni orarie;
- Consentito lo sport individuale in prossimità della propria abitazione e nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con mascherina indossata;
- Attività scolastica in presenza solo per le scuole dell’infanzia, per le primarie e per la prima classe delle scuole secondarie di primo grado.