Meglio tardi che mai!
The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel IV è finalmente giunto in occidente dopo ben due anni dopo la sua uscita originale in Giappone dove ha riscosso un buon successo di critica e vendite. Ma non poteva essere altrimenti, dato che la serie di Nihon Falcom è uno degli JRPG più validi di sempre. Bisogna fare quindi un plauso a NIS America che esporta ed adatta, sempre più spesso, prodotti di nicchia del mercato giapponese. La storia portata avanti da The Legend of Heroes è un’opera grandiosa che comprende una marea di capitoli, saghe ed eroi, la quale non accenna minimamente ad arrestarsi. Trails of Cold Steel IV conclude saga di Cold Steel e racchiude tanti luoghi e situazioni chiave dei capitoli passati. Per questo è impossibile consigliare Cold Steel IV ai neofiti dea serie, dato che è legato in modo indissolubile ad a diverse trame dei precedenti capitoli. Per questo motivo è consigliabile iniziare a giocare da uno dei capitoli precedenti.
Dove eravamo rimasti?
Trails of Cold Steel IV riprende esattamente la fine di Cold Steel III; dopo gli eventi della battaglia finale, Rean è stato rinchiuso in una cella, lontano dal mondo entrato in uno stato di caos. Nel prologo avremo a che fare con gli eroi del precedente capitolo; un momento di puro fanservice di Cold Steel IV, il capitolo della serie dal cast più ambizioso e ricco di tutti. In 5 atti Trails of Cold Steel IV conclude quasi tutte le sotto-trame lasciate aperte, le storie personali e qualsiasi altro nodo della storia. Tutte queste piccole storie ruoteranno attorno alla liberazione di Rean, del suo riscatto personale, sui legami che ha costruito con i nuovi studenti, ormai cresciuti e diventati i protagonisti di quest’ultima storia. Cold Steel IV esalta l’anima narrativa di The Legends of Heroes, presentando personaggi complessi, azione tipica dei migliori manga shonen, momenti ricchi di emozioni che creano legami emotivi con ognuno dei personaggi principali della serie. Nelle 100 e passa ore che serviranno a completare Trails of Cold Steel IV con il suo “vero finale”, il giocatore non sentirà il peso di una trama molto lunga ed articolata.
Gameplay
In generale Cold Steel IV è più difficile del terzo capitolo. Fortunatamente si avrà la possibilità di avere un party davvero numeroso proveniente da un cast enorme legato alle vicende della storia. Ogni gruppo di persone sarà disponibile a “rotazione” per tutta la durata della storia, seguendo il classico canovaccio della forza dell’amicizia contro il cattivo finale. Si potranno affrontare anche i tantissimi combattimenti del gioco in modalità automatica + turbo. In questo modo sarà più semplice “farmare” livelli e materiali , ma alla lunga noteremo che gestione del party poteva essere realizzata meglio. Il gameplay e il lato tecnico di Trails of Cold Steel IV rimangono fedeli ai capitoli precedenti migliorando qualche piccolo dettaglio. Ma chi gioca a questo genere di prodotti non cerca grafica ultra realistica , ma si focalizza piuttosto sulla narrazione, sulle emozioni e sul gameplay condito da un ottimo comparto audio.
Concludendo
Trails of Cold Steel IV è la conclusione di un lungo viaggio, dove diverse storie provenienti da tante ramificazioni giungono infine a destinazione. Si tratta di un capitolo finale commovente per chiunque sia rimasto coinvolto da diversi anni a questa parte, chi la serie. Non c’è nulla che sia fuori posto per quanto riguarda la narrativa, i protagonisti e le sensazioni che trasmette la saga. Tecnicamente ha un aspetto leggermente datato, il combat system è sempre lo stesso da anni e tutto sommato il ritmo di gioco non è altissimo, ma il fatto che nessuno di questi elementi svilisce il grande valore dietro il lavoro di Nihon Falcom, in poche parole, un JRPG semplicemente imperdibile.
PRO
- Trama fantastica con momenti struggenti che si lega perfettamente ai capitoli precedenti
- Cast variegato e molto numeroso
- La migliore colonna sonora della saga
CONTRO
- Il party poteva essere gestito meglio
- Noioso rigiocare il titolo diverse volte per federe i vari finali che sbloccano il “vero” finale
- Tecnicamente non eccelso