Dopo la vittoria del film giapponese Shoplifters del regista Hirokazu Koreeda dello scorso anno, anche quest’anno il vento orientale strappa la palma con il film del sud coreano Bon Joon Ho “Parasite“. Il regista che ha lavorato sulla piattaforma Netflix, è riuscito a superare gli avversari strappando applausi e commozione con il suo film su di una realtà completamente sconosciuta al mondo occidentale. Ma è stata una serata che ha visto distrubuire molti premi, che però hanno lasciato a bocca asciutta l’Italia, che concorreva con Marco Bellocchio e il suo “Il Traditore”, che nonostante la standing ovation e gli ottimi riscontri durante la proiezione, non è riuscito a convincere a pieno la giuria francese.
Molti i premiati illustri, dicevamo, iniziando da Antonio Banderas, che si è aggiudicato il premio per il miglior attore protagonista con il film di Pedro Almodòvar, che i rumors davano anche come vincitore per la Palma d’oro. –Abbiamo preso decisioni artistiche e non politiche – ha replicato il presidente di giuria Alejandro Gonzalez Inarritu terminata la cerimonia – ma posso dire che guardando il Palmarès tutti i film premiati trattano il tema della giustizia e ingiustizia sociale. Il cinema cerca di elevare la coscienza del mondo, e l’ambizione dell’arte si riflette nel sentire attraverso le frustrazioni e gli incubi del nostro tempo quale può essere il futuro, e tutto questo appartiene al linguaggio del cinema-.
Ecco tutti i premi e i vincitori di questa edizione:
Palma d’Oro: “Parasite” di Bong Joon Ho
Gran Premio Speciale della Giuria: “Atlantique” di Mati Diop
Premio della giuria a “Les Miserables” di Ladj ly e “Bacurau” di Klber Mendonca Filho e Juliano Dornelles
Premio Miglior Regia: “Le Jeune Ahmed” di Jean Pierre e Luc Dardenne
Premio Milgior Attrice: Emily Beecham per il film “Little Joe”
Premio Miglior Attore: Antonio Banderas “Dolor y Gloria”
Premio Migliore Sceneggiatura: “Portrait of a Lady on Fire” di Cèline Sciamma
Miglior Opera Prima: “Nuestras Madres” di Cesar Diaz
Miglior Cortometraggio: “The distance between us and the sky” di Vasilis Keratos