Lo Iodio è un micronutriente essenziale presente nel corpo umano in quantità pari a 15-20 mg e concentrato quasi esclusivamente nella tiroide. La tiroide produce due ormoni (tiroxina e triiodotironina) che regolano molti processi metabolici e che contengono iodio nella loro struttura chimica, ecco perché livelli bassi di iodio possono incidere negativamente sulla salute.
La carenza di iodio può interessare persone di qualsiasi età e sesso, per questo motivo in Italia è stato istituito un programma di iodio profilassi nelle scuole, per accertarsi che le persone assumano dosaggi adeguati. In alcuni momenti della vita il corpo può avere bisogno di maggiori quantità di iodio come ad esempio nelle donne in gravidanza perché una sua carenza può compromettere il corretto sviluppo del feto; nei bambini di età inferiore ai tre anni , perché può favorire disturbi intellettivi.
La conseguenza più nota ed evidente di una carenza di iodio è un ingrandimento della tiroide, il cosiddetto gozzo. La ghiandola tiroidea infatti si ingrossa a seguito dello sforzo di produrre una quantità di ormoni adeguata.Non solo, continua carenza di iodio, nel tempo, può favorire l’ipotiroidismo, ovvero un rallentamento della funzione tiroidea accompagnato da aumento di peso o letargia, sbalzi d’umore e limitata sopportazione al freddo.Le donne che soffrono di alterazione della funzione della tiroide provocati da una carenza di iodio, possono inoltre notare modifiche del ciclo mestruale.
Ma quanto iodio è necessario affinchè la tiroide funzioni adeguatamente? Secondo le linee guida del Ministero della Salute Italiana, ogni giorno dovremmo assumere almeno 150 mcg di iodio e per assicurarci le giuste quantità, sempre il Ministero della Salute, suggerisce di aggiungere agli alimenti un po’ di sale iodato.Un’alternativa pratica e sicura per garantire al nostro corpo la dose minima di iodio raccomandata ogni giorno è fare ricorso ad un integratore a base di fucus, un alga molto ricca di iodio.
Buona norma è inserire ogni giorno nella nostra dieta fonti alimentari di questa sostanza come ad esempio crostacei, pesce di mare, alghe, uova, latte, carne.
Ricordiamo, infine, che la cottura riduce lo iodio presente nei cibi, in particolare con la bollitura si possono raggiungere punte pari al 78% in meno.