E’ morta a Latina il 22 maggio, la giornalista e scrittrice Teresa Buongiorno Veroi, 91 anni, autrice di oltre 40 tra romanzi storici e favole, tra le protagoniste della letteratura italiana per ragazzi dell’ultima parte del Novecento, autrice del Dizionario della Letteratura per ragazzi e del Dizionario della Fiaba.
Nata a Roma, laureata in storia medievale, ha dedicato la sua vita ai ragazzi, girando per anni l’Italia per incontrare studentesse e studenti con i loro insegnanti, per parlare con loro, nelle scuole di oltre 60 città.
Collaboratrice del Radiocorriere Tv, aveva dato vita alla rubrica “Dalla parte dei piccoli”. Alla Rai è stata autrice dei primi programmi per ragazzi.
Sono stati Raffaele Crovi e Bianca Pitzorno a trascinarla sulla via del romanzo, facendola tornare al suo primo amore, la Storia, pubblicando, a partire dal 1977 oltre 40 libri.
Olympos. Diario di una dea adolescente
Nell’Olimpo leggendario, Ebe, figlia di Zeus e divina coppiera, è convinta che l’eterna giovinezza sia un supplizio e guarda con invidia i suoi fratelli che diventano grandi, mentre lei sembra condannata a rimanere adolescente per sempre. Finché un giorno arriva anche per lei l’amore: è bello, forte, e non ha paura di niente. Ecco una nuova Mitologia in 90 capitoli che sembrano 90 eccitanti puntate di una MITONOVELA. Mai serie televisiva ha contato più interpreti, più amori, più figli segreti, più vendette.
Camelot. L’invenzione della tavola rotonda
Molte voci corrono attorno alla Tavola Rotonda del Castello di Camelot, che un antico manoscritto passato di mano in mano riferisce e illustra districandosi tra mito e storia, leggende, fatti, poesia e ideali. Eppure a quel tempo e in quel paese era vietato mettere nero su bianco, e la parola scritta veniva guardata con sospetto. Parliamo dell’antica Britannia, appena abbandonata dalle legioni di Roma e non ancora conquistata dal cristianesimo dove i druidi conservavano il sapere nella mente, vere biblioteche viventi. In quelle contrade, vissero ragazzi che sognavano un mondo nuovo e infransero il divieto, scrivendo le proprie storie e passandosele di mano in mano: erano Merlino, Morgana, Avalon, Artù, Ginevra, Lancillotto del Lago e Galahad.
Il mio cuore e una piuma di struzzo
Corinna, in visita con sua madre al Museo Egizio di Torino, a un tratto si sente male, cade a terra e si ritrova sulla barca dei morti, insieme agli dei dell’antico Egitto, per subire il giudizio finale: il suo cuore verrà pesato sulla bilancia di Maat, la dea della giustizia, che poserà sull’altro piatto la piuma di struzzo che orna il suo diadema. Se non supererà il peso, sarà salva, ma prima dovrà viaggiare attraverso l’Oltretomba. Nel viaggio avrà la guida del dio Thot, lo scriba degli dei, e la compagnia di due creature bizzarre, Ka e Ba, un ragazzo ossuto e una bambina alata. Incontreranno Ramses II e Tutankhamon, Cleopatra e la bella Nefertiti, ma anche archeologi, filibustieri, soldati, poeti, disegnatori, finché non troveranno il segreto dell’immortalità…
Il ragazzo che fu Carlo Magno
Di Carlomagno ricordiamo tutti l’incorazione in San Pietro, nella notte di Natale dell’Ottocento, l’imboscata di Roncisvalle, la fondazione del Sacro Romano Impero. Ma cosa sappiamo della sua infanzia? Le biografie ufficiali affermano che ebbe un’infanzia assolutamente normale. Altre fanno intravedere le leggende che ai suoi tempi correvano di bocca in bocca. Altre narrano delle vicende della sua fanciullezza che ricordano quelle raminghe di Artù alla corte di Aquitania. Teresa Buongiorno ricostruisce tutte queste avventure piene di leggenda e di tradizione storica.
Giovanna D’Arco, la ragazza dal vestito rosso
Giovanna d’Arco, la donna che salvò la Francia, l’archetipo dell’eroina. Un personaggio leggendario, immortalato in un’immagine dorata. Ma sotto la polvere del tempo e lo scintillio dell’armatura si nasconde una ragazza vivace e generosa, ardita e visionaria, impegnata a liberare la propria terra dalle guerre fratricide. In questo avvincente romanzo la Pulzella vive di nuovo, e non è una metafora. Corre voce che sia scampata al rogo e abbia cercato di riprendere il proprio posto accanto al sovrano che l’aveva dimenticata. Molti sostengono che si tratti soltanto di fantasie. E se non fosse così? Se lei fosse davvero ricomparsa, costretta a confrontarsi con il proprio mito? Teresa Buongiorno non ha resistito alla tentazione di figurarsi la storia di una donna che, senza tradire la propria coscienza o la propria fede, deve misurarsi con qualcosa di più faticoso di una parata eroica, la quotidianità, morendo prima che le sia resa giustizia.
Vacanze pericolose
Raggiunta la maggiore età, tre ragazze stanno per trascorrere la loro prima vacanza da sole: un mese in Costa Azzurra, per imparare il francese. Anna è ingenua, curiosa, colma di aspettative. Le sue amiche, invece, sono più spigliate ed emancipate. Siamo negli anni Cinquanta, l’Europa sta nascendo, il mondo è appena uscito dalla Seconda guerra mondiale e l’Italia è diventata una repubblica. I loro genitori non immaginano che le ragazze passeranno un mese di assoluta libertà, senza alcun controllo, né orari da rispettare, e che finiranno talvolta nei guai… Ma in Francia nessuno si formalizzerà se salteranno le lezioni o se non rientreranno la sera. Perché lì ognuno è libero d’essere se stesso, almeno questa è l’impressione che Anna si fa al Collège International.
Una storia di ieri simile a tante di oggi, raccontata in prima persona, per scoprire che l’adolescenza è sempre uguale, alla fine, sventata e ribelle, curiosa e piena di voglia di vivere.