Secondo il sito della Cnbc, che ha raccolto le testimonianze di alcuni sviluppatori a cui è stata negata l’autorizzazione a pubblicare applicazioni, per contrastare la disinformazione sull’epidemia Apple sta mettendo al bando dal suo store di applicazioni tutte le app legate al coronavirus che non provengono da istituzioni riconosciute come governi, ospedali e organizzazioni sanitarie.
Apple ha dichiarato che “Le app con le informazioni mediche attuali devono essere presentate da un’istituzione riconosciuta”.
Anche il Playstore di Google dedicato ai dispositivi Android sono poche, e da fonti riconosciute, le app che si occupano del coronavirus.
Google ha una regolamentazione molto severa contro le app che “mancano di ragionevole sensibilità o capitalizzano su disastri naturali, atrocità, conflitti, morti o altri eventi tragici, e che sembrano trarre profitto da un evento tragico senza benefici evidenti per le vittime”.
Fonte: ANSA