La cefalea è uno dei disturbi più frequenti per il quale spesso ci si rivolge al farmacista. Si distinguono in due grandi classi: primitive e secondarie.
Primitive: sono di tipo tensiva (rappresenta la forma più diffusa di cefalea, caratterizzata da oppressione bilaterale con un esordio lento spesso accompagnato da una contrattura muscolare che peggiora con alcuni movimenti); Emicrania( si tratta di forme episodiche accompagnate da fotofobia, nausea e vomito; può essere scatenata da diversi fattori quali la luce, ciclo mestruale, stress e alcuni alimenti); Cefalea a grappolo (tra le forme più rare e sicuramente tra le più invalidanti. Il dolore è profondo retro-orbitale e spesso insopportabile accompagnato da fotofobia e fonofobia; ha un andamento ciclico di 8-10 settimane l’anno)
Secondarie: possono essere associate ad infezioni (es. meningite), patologie vascolari intra ed extra craniche(tia, ipertensione), causate da neoplasie, causate da disturbi metabolici (es. diabete, insufficienza renale), algie facciali (nevralgia trigeminale, post erpetica ecc.), iatrogena o tossica (alcool, antiepilettici, betabloccanti).
Per prevenire o addirittura combattere quel fastidioso mal di testa l’alimentazione può avere un ruolo importante. Circa il 60% di chi ne soffre risolve il problema, poi c’è un 40% che lo riduce significativamente . L’alimentazione va a fare un lavoro di drenaggio sugli organi del metabolismo energetico quindi fegato, intestino, pancreas. Il problema delle cefalee sembrerebbe essere associato a cibi estremamente raffinati, quindi un consumo eccessivo di pane , pasta o comunque farine molto raffinate piuttosto che prodotti difficili da assimilare e da digerire possa dare origine a problemi di questa natura. La difficoltà digestiva provoca mal di testa perché crea sovraccarico funzionale agli organi e apparati provocando un carico tossinico infatti ci sono cibi che scatenano il mal di testa perché istamino produttori. E’ meglio evitare i formaggi stagionati, lieviti, vini, birra, patate, pomodori, il cioccolato, le farine molto raffinate, gli insaccati legati alla carne di maiale (prosciutto crudo, cotto, salsicce, carne in scatola)dadi da brodo per la presenza di glutammato,frutta secca; seguiamo quindi una dieta fortemente alcalinizzante, introduciamo cibi ricchi in fibre a foglia verde e frutta con particolare attenzione alla stagionalità. Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno e non abusare di farmaci antidolorifici che contengono caffeina .
Seguire uno stile di vita salutare sarà di certo prezioso per ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi di mal di testa.