Manca poco, meno di un mese, a un evento cruciale per la storia dei diritti civili del nostro Paese.
Il 3 giugno, infatti, la Basilicata ospiterà, per la prima volta, un Gay Pride: si tratta del Potenza Basilicata Pride 2017, il cui slogan è “La potenza dell’amore”. Il corteo avrà inizio alle 17 in piazza Mario Pagano e si snoderà attraverso le strade più importanti della città.
Tanta l’attesa per un incontro che ha tardato ad arrivare nella meravigliosa terra lucana, ma che riserverà numerose sorprese a chi ha intenzione di parteciparvi.
La prima è già stata svelata: madrina del Pride sarà Vladimir Luxuria.
Ed è proprio Vladimir ad essere presente insieme a Nadia Girardi, presidente di Arcigay Basilicata, nello spot promozionale: un video in cui entrambe sfrecciano su una moto attraverso i luoghi più suggestivi della regione e ballano sulle note di “Single Lady” di Beyoncé.
Inoltre, nel corso del mese di maggio, tanti sono gli eventi previsti, inseriti nella rassegna culturale “maggio potentino” che si apre al mondo LGBT.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Nadia Girardi che, presa da un’immensa euforia, non è riuscita a trattenere l’emozione e la gioia per quello che ha definito “un sogno che si avvera”.
Potenza Basilicata Pride 2017: qual è il significato del primo Pride lucano?
Questo era un sogno che mi portavo dentro da molti anni, da quando ho partecipato al mio primo Pride.
Una volta, durante un Pride a Roma, dissi al mio amico Elvio Montagna, anche lui attivista, che il mio sogno era organizzarne uno a Potenza.
I dubbi erano tanti ma… tutto si sta avverando!
Non ho fortuna in amore, ma negli altri ambiti della mia vita ne ho avuta tanta.
Prima tra tutte quella di essere eletta Presidente di Arcigay Basilicata, un ruolo per me importantissimo.
Nel video spot, diventato ormai virale, tu e Vladimir Luxuria sfrecciate su una moto al motto di “Mettiti in moto verso la libertà”. Che rapporto c’è tra voi?
Vladimir ed io, nel video, abbiamo ripercorso alcuni luoghi simbolo della Basilicata fino ad arrivare a piazza Mario Pagano, dove avrà inizio il corteo.
Guai chi me la tocca! Se qualcuno ne parla male, mi arrabbio tantissimo! Ci vogliamo molto bene.
Prima la conoscevo solo di vista, poi ci siamo avvicinate al Pride di Salerno nel 2012 e ora ci sentiamo tutti i giorni. E’ come se fosse una sorella.
Nonostante sia un personaggio pubblico, Vladimir non si è montata la testa, anzi è l’unica a non essersela montata e ad essere rimasta umile.
Puoi chiederle anche il cuore, lei è pronta a regalartelo. Lo ha dimostrato standomi vicina anche in momenti difficili.
Perché ci è voluto tanto tempo per organizzare il primo Pride in Basilicata?
Come Arcigay ci siamo costituiti da poco, circa tre anni e mezzo. Non è stato facile.
Il nostro comitato è nato da un SOS di una persona omosessuale che denunciava il suicidio del suo compagno.
Da questa vicenda, abbiamo trovato la forza di nascere e portare avanti le nostre battaglie anche qui in Basilicata, grazie all’aiuto fornito dal comitato nazionale e da quelli di Napoli e Salerno.
Quali sono state le difficoltà maggiori?
Farsi accettare dalla gente. Anche se questo è difficile dappertutto, essendo l’omofobia diffusa in tutti i luoghi. Però siamo sempre più forti e siamo cresciuti molto.
Anche le istituzioni vi hanno aiutato?
Sì. L’assessorato alla cultura ci ha dato un appoggio incredibile: sin da quando abbiamo presentato il progetto del Pride, nel mese di novembre, ci ha sostenuto.
E siamo riusciti a far entrare il Pride nel maggio potentino, una serie di eventi che si terranno in questo mese.
Cosa direbbe a quei giovani del luogo che non sanno ancora se esporsi e partecipare al Pride?
Il Pride non è per me che già ci ho messo la faccia e ho combattuto le mie battaglie, ma per tutti quelli che continuano a nascondersi. Il mio auspicio è che trovino il coraggio di non nascondersi più e che non fuggano altrove per vivere liberamente la loro affettività, ma restino qui in Basilicata e si mettano in gioco.
A tutti loro dico: noi ci siamo.