La chiesa di San Giovanni a Carbonara è un piccolo tesoro d’arte di Napoli a poche centinaia di metri da porta Capuana.
La chiesa è detta a Carbonara perché durante il medioevo quest’area, fuori dalle mura della città di Napoli, veniva usata per bruciare i rifiuti cittadini
Fu edificata con l’annesso convento nel 1343 e fu completata nel 1418 per munificenza di re Ladislao, figlio di Carlo III d’Angiò, divenendo così il “pantheon” degli ultimi Angioini
L’intervento su facciata, scalone e tre cappelle, appena concluso, faceva parte del programma dei 15 in carico al Provveditorato delle Opere pubbliche approvato dal Mibact di concerto con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
L’area absidale è occupata interamente dal magnifico mausoleo di Ladislao Angiò-Durazzo (re di Napoli dal 1386 al 1414). Sulla sommità il monumento funebre tardo-gotico (datato al 1428), eretto per volontà della sorella Giovanna II.
Si tratta di un complesso monumentale, alto 18 metri che celebra le virtù del sovrano e che culmina con il monumento equestre del re, con la spada sguainata.
Con la soppressione dell’ordine degli agostiniani durante il periodo austriaco (inizio Settecento), il convento è destinato a uso militare.
Per accedere alla chiesa, si salgono delle scale monumentali molto particolari
Alle spalle del mausoleo c’è la Cappella Caracciolo del Sole in cui si erge il sepolcro di Ser Gianni Caracciolo, Gran Siniscalco del regno ed amante della regina Giovanna II. La Cappella è superbamente affrescata dalle Storie dei frati agostiniani di Perino da Benevento,
Nella splendida cappella gentilizia della famiglia Somma, sulla parete destra, c’è la tavola della Crocifissione di Giorgio Vasari
Indirizzo:
Via Carbonara, 4, 80139 Napoli NA, Italia
Orari di apertura:
Dal lunedì al sabato 8-12; 16.30-20.30; La domenica 8-14.
Ingresso gratuito.