Emergenza e prudenza, uniche trionfatrici all’Olimpico: Lazio e Napoli, grandi protagoniste dello scorso campionato e solitamente ambasciatrici del bel gioco, hanno dovuto fare di necessità virtù, badando prima a non prenderle e dando così vita al più scialbo dei pareggi a reti bianche.
Era oggettivamente difficile impostare diversamente la gara per gli azzurri, che dovevano fronteggiare ben 9 assenze quasi tutte concentrate nei giocatori offensivi: inevitabile dunque per Mazzarri riproporre il 3-4-2-1, rispolverando addirittura Demme, titolare dopo più di 6 mesi, e abbandonando l’unico attaccante disponibile, il povero Raspadori, a una lotta impari contro i centrali biancocelesti.
Non ha fatto molto di più e molto meglio la Lazio, che doveva rinunciare a sua volta a Immobile e Zaccagni, e che non è riuscita a scardinare l’ottima fase difensiva messa finalmente in campo dai Campioni d’Italia, che con il ritorno alla retroguardia a 3 hanno preso solo un gol (al 91′ dopo mezz’ora in 10) in 3 partite, a fronte delle 20 reti subite nelle precedenti 11 sfide.
Ovviamente, incamerato un punto prezioso in trasferta contro un avversario diretto per la corsa Champions, il Napoli deve tornare a correre, a cominciare da oggi pomeriggio (ore 15) quando al “Maradona” arriverà un Verona affamato di punti salvezza.
Per fortuna l’emergenza per i partenopei può dirsi conclusa, visto che oltre agli squalificati Kvara, Simeone e Cajuste, con gli scaligeri si rivedrà Anguissa, rientrato dalla Coppa d’Africa, e dovrebbero recuperare anche Natan e Olivera, mentre non saranno del match i soli Meret e Osimhen, ancora impegnato con la sua Nigeria.
Non vanno dimenticati inoltre i 4 nuovi acquisti arrivati nel mercato di Gennaio: Ngonge, Dendoncker e Mazzocchi hanno già esordito, mentre Traore è stato convocato per la prima volta per la partita di oggi.
Difficile capire se Mazzarri si affiderà nuovamente alla difesa a 3, visto che tutti questi rientri restituiscono abbondanza in tutti i reparti: sicuramente in attacco rivedremo il Cholito e Kvara insieme a Politano, mentre a centrocampo Anguissa tornerà a far compagnia a Lobotka e uno tra Dendoncker, Cajuste e Traore.
Oltre a Gaetano e Zanoli, ceduti in prestito a Cagliari e Salernitana, il tecnico di San Vincenzo non potrà invece fare affidamento su Demme, in esubero visti i tanti arrivi a centrocampo, e Zielinski, ormai promesso sposo dell’Inter a fine stagione: il tedesco è rimasto fuori da tutte le liste, mentre il polacco è stato escluso dalla sola lista Champions, ma si appresta a vivere gli ultimi mesi dei suoi 8 anni napoletani da separato in casa.
Il Napoli, pur essendo stato battuto a domicilio dai gialloblu soltanto 2 volte su 30 precedenti in Serie A, non batte il Verona in casa dal 19 Ottobre 2019, quando a decidere il match fu una doppietta di Milik.
L’ultimo degli 8 pareggi è lo 0-0 del 15 Aprile 2023, mentre il successo ospite manca addirittura dal 2 Gennaio 1983, con Pierino Fanna autore di una doppietta nel 2-1 finale.
La conferma di una ritrovata compattezza è indubbiamente un segnale importante, ma per raggiungere il quarto posto ora occorrono coraggio, qualità e concretezza sotto porta: contro il Verona, insomma, servirà tutto un altro Napoli.