Te l’avevo detto è un film drammatico diretto da Ginevra Elkann, al suo secondo lungometraggio. Presentato in anteprima al Toronto Film Festival 2023 e alla Festa del Cinema di Roma 2023, il film è visibile nelle sale cinematografiche italiane da Giovedì 1º febbraio 2024 distribuito da Fandango. La pellicola, della durata di cento minuti, vanta un cast speciale, composto da: Valeria Bruni Tedeschi, Danny Huston, Greta Scacchi, Riccardo Scamarcio, Andrea Rossi, Alba Rohrwacher, Valeria Golino, Marisa Borini e Sofia Panizzi.
È un fine settimana di gennaio a Roma, quando un’anomala ondata di caldo si impossessa della città. Nell’arco di due giorni i nostri protagonisti vengono messi con le spalle al muro, costretti ad affrontare tutto quello che hanno abilmente evitato nelle loro vite, abituati a usare il sesso, il cibo, le droghe e persino l’amore come via di uscita, adesso non possono più scappare, devono attraversare il caldo e farsi trasformare da esso, ognuno con il suo ritmo, ognuno con la sua voce.
Gianna vive nell’ossessione di Pupa, la pornostar che non si è fatta scrupolo di fare sesso con i mariti delle altre. Sua figlia Mia, che si mantiene facendo la badante di un’anziana nobildonna e ha un rapporto bulimico col cibo, cerca di far rispettare alla madre l’ordine restrittivo emanato affinché non continui a stalkerizzare Pupa. Caterina deve convivere con un altro tipo di ordine restrittivo, quello che il suo ex marito ha ottenuto per tenerla lontana dal loro figlio Max, poiché Caterina ha un passato di alcolizzata che cerca di superare grazie agli incontri organizzati in parrocchia da un prete italoamericano. Ma anche padre Bill ha la sua dipendenza, quella della droga, e l’arrivo di sua sorella Fran dagli Stati Uniti per gettare le ceneri della loro madre in un cimitero acattolico farà tornare a galla per entrambi un passato traumatico.
Alla sua seconda prova di regia dopo Magari, Ginevra Elkann racconta una rete di rapporti famigliari disfunzionali, di disturbi alimentari e di ossessioni malsane ambientato nell’ambiente sociale che conosce meglio, quello dell’alta borghesia. Te l’avevo detto ritrae un mondo appiccicoso e obliquo, ma anche di una bellezza pittorica languida e decadente!