Venerdì 1 Maggio è finalmente arrivata la tanto attesa replica del presidente De Luca sulla questione “fase 2” in Campania. Come è ormai noto l’atteggiamento del governatore campano è stato fin da subito alquanto severo e le sue ordinanze sempre più rigide rispetto a quelle vigenti in altre regioni italiane, comprese quelle più colpite dalla diffusione del Covid-19. Anche stavolta egli ha fatto sentire forte la sua voce e la sua presenza, da alcuni ritenuta eccessivamente austera e da altri invece particolarmente rassicurate. Nonostante la fermezza di sempre, ci sono state alcune divergenze fra ciò che è stato detto in diretta e ciò che si è poi letto nell’ordinanza ufficiale. Per questo motivo alcuni cittadini sembrano essere andati in confusione ed hanno espresso alcune perplessità. Vediamo quindi cosa sarà effettivamente possibile fare, e non fare, in Campania durante la fase 2 e cioè dal 4 al 18 Maggio 2020.
La prima cosa importante da dire è che non si potrà avere accesso in Campania se non per motivi di lavoro, salute o per raggiungere il proprio indirizzo di residenza. In tutti e tre i casi sarà ancora necessario compilare l’autocertificazione e, nell’ultimo caso, comunicare il proprio arrivo all’ASL ed osservare un periodo di autoisolamento della durata di 14 giorni. Sono momentaneamente escluse dalla possibilità di raggiungere la propria residenza Capri, Ischia e Procida, tranne che per i pendolari. A tal proposito il presidente della Regione Campania ha sottolineato che saranno effettuati molti controlli in arrivo, sperando che gli stessi saranno effettuati con la medesima attenzione anche in partenza, cioè dalle altre regioni. Per quanto riguarda invece la quotidianità dei cittadini campani, sono state riservate circa due ore al giorno per l’attività sportiva individuale, si potrà infatti fare jogging dalle 6 alle 8,30 del mattino con l’unico obbligo di mantenere una distanza di almeno due metri dagli altri podisti; per chi non fa sport invece, vige il divieto di uscire durante le due ore riservate agli atleti. Per tutto il resto della giornata si potrà uscire liberamente non più solo nei pressi della propria abitazione, ma rispettando sempre il distanziamento sociale ed indossando la mascherina; quest’ultima sarà considerata obbligatoria e le forze dell’ordine avranno il compito di individuare e multare gli eventuali disertori. Saranno esenti dall’obbligo della mascherina i bambini fino ai 6 anni e chi presenta patologie incompatibili con l’utilizzo di essa. Egli inoltre ci informa che sono disponibili presso i laboratori pubblici e privati i test sierologici per l’individuazione degli anticorpi al Covid-19. Si tratta di un esame che permetterà di sapere se si è venuti in contatto col virus, senza però specificare se si è ancora positivi e quindi contagiosi. I test saranno a pagamento fin quando il sistema pubblico nazionale non sarà pronto ad effettuare un eventuale screening di massa. Una buona notizia arriva anche per i ristoratori, ai quali era stato consentito il delivery dal 27 Aprile; dal 4 Maggio sarà consentito anche l’asporto, cioè la vendita di cibi cotti con ritiro presso il negozio, e quindi non più soltanto tramite consegna a domicilio. Resta comunque l’obbligo per i cittadini di consumare le vivande acquistate presso la propria abitazione. Il ristoratore avrà invece l’obbligo di organizzare prenotazioni telefoniche oppure online per evitare eventuali assembramenti fuori il proprio locale commerciale, col rischio di chiusura dello stesso per una settimana.
Il governatore starebbe inoltre considerando, per la fase successiva, un potenziamento dei trasporti pubblici ed uno scaglionamento per quanto riguarderà gli orari di entrata ed uscita dei dipendenti dagli uffici, sia pubblici che privati. Durante la fase 2 dovremo stare ancora più attenti, sottolinea De Luca, esortando i cittadini a comportarsi da veri uomini e non da “bestie“.