Giuseppe Moscati nasce a Benevento il 25 luglio 1880. Medico, ricercatore e docente universitario. Settimo di nove figli. Il padre Francesco è magistrato e la madre Rosa De Luca è una nobildonna appartenente alla famiglia dei Marchesi di Roseto.
A soli 46 anni, dopo un improvviso malore, si siede sulla poltrona di casa sua e muore. E’ il 12 aprile 1927.
Sepolto nel Cimitero di Poggioreale il 16 novembre 1930 il corpo viene poi traslato presso la Chiesa del Gesù Nuovo (dove tutt’ora riposa).
Giuseppe Moscati è stato proclamato Beato da Papa Paolo IV il 16 novembre 1975, e Santo il 25 ottobre 1987 da Papa Giovanni Paolo II. La sua festa liturgica ricorre il 16 novembre.
” I TRE MIRACOLI ”
Perché un “Santo” venga riconosciuto dalla Chiesa come tale, occorre dimostrare che nel corso della sua vita abbia fatto almeno due miracoli “Accertati” prima che la Chiesa stessa dichiari Santo la persona .
Giuseppe Moscati, (il medico dei poveri), di miracoli ne ha compiuti ben tre prima di essere proclamato Santo.
Costantino Nazzaro: era un maresciallo degli agenti di custodia di Avellino quando, nel 1923, si ammalò del morbo di Addison. La prognosi era infausta, la morte. Nel 1954, ormai rassegnato all’inevitabile fine, Costantino Nazzaro entrò nella chiesa del Gesù Nuovo e inizio’ a pregare sulla tomba di Giuseppe Moscati, cosa che prese a fare ogni 15 giorni per quattro mesi. Fu’ tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, che il maresciallo sognò di essere operato da Giuseppe Moscati che gli sostituì la parte atrofizzata del corpo con tessuti vivi e gli consigliò di non prendere più alcun medicinale. Il mattino dopo miracolosamente Nazzaro era guarito. I dottori che lo visitarono non riuscirono a spiegarsi il perche’ dell’improvvisa guarigione.
Nel 1941 Raffaele Perrotta era piccolo quando i dottori gli diagnosticarono una meningite cerebrospinale meningococcica e nessuno di loro nutriva speranze di guarigione infatti poco tempo dopo, le condizioni di salute di Raffaele peggiorarono a tal punto che la madre del piccolo inizio’ a pregare Giuseppe Moscati, e disperata e in lacrime mise sotto il cuscino del suo bambino l’immagine del medico. Alcune ore dopo il bambino era perfettamente guarito per stessa ammissione degli increduli medici
Nel 1978 Giuseppe Montefusco all’età di 29 anni, gli fu diagnosticata una leucemia acuta mieloblastica, malattia con un’unica prognosi: la morte. La madre di Giuseppe non si dava pace, piangeva e pregava. Una notte sognò la fotografia di un medico con un camice bianco, la donna ne parlò col suo confessore che fece il nome di Giuseppe Moscati. Bastò questo a dare a tutta la famiglia una speranza e tutti insieme iniziarono a pregare affinché il medico dei poveri concedesse la grazia e la guarigione a Giuseppe. Grazia che arrivò meno di un mese dopo ed anche qui i medici non seppero spiegare il perchè di quella guarigione.
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