Esattamente 40 anni fa, il 9 aprile 1979, andava in onda in Italia la prima puntata dello storico anime Captain Harlock. Il manga fu creato nel 1977 dal maestro Leiji Matsumoto e pubblicato in Giappone da Akita Shoten fino al 1979. Il regista Rintarō (pseudonimo di Shigeyuki Hayashi) realizzò la serie animata che fu trasmessa in Giappone su TV Asahi tra il 1978 e il 1979 e approdò in Italia su Rai2 il 9 aprile di quell’anno. Dopo Goldrake, Capitan Harlock è stato uno dei primi anime arrivati in Italia. L’effetto fu dirompente perchè le opere animate giapponesi sono molto diverse e decisamente più complesse delle animazioni classiche a cui eravamo abituati.
Gli italiani di allora avevano un concetto molto stereotipato di animazione legato in modo indissolubile all’universo Disney. L’animazione giapponese ha disintegrato qualsiasi tabù portato sullo schermo qualsiasi grandezza e bassezza del genere umano. Manga e Anime giapponesi hanno subito per anni i molti pregiudizi, ma grazie ad opere come Captain Harlock, oggi sono universalmente riconosciuti come capolavori a cui sono stati assegnati Oscar e ogni possibile premio in ambito letterario e cinematografico.
Per festeggiare un anniversario così importante L’Associazione culturale Leiji Matsumoto ha promosso una serie di iniziative che si terranno a Torino , tra cui una retrospettiva al Museo Nazionale del Cinema e uno speciale annullo filatelico di Poste Italiane. Nei prossimi giorni il Maestro sarà presente ad alcuni Eventi a lui dedicati.
Leiji Matsumoto, pseudonimo di Akira Matsumoto, è uno dei maggiori fumettisti e animatori viventi, ha ricevuto onorificenze in ogni angolo del mondo, dall’ Ordine del Sole Nascente in Giappone all’Ordine delle Arti e delle Lettere in Francia. E’ l’autore di diversi tra i maggiori capolavori dell’animazione nipponica , da La corazzata Yamato a Galaxy Express 999, da Danguard a Starzinger, fino a Interstella 5555 – The 5tory of the 5ecret 5tar 5ystem, un anime/musical con la colonna sonora dei Daft Punk.
Ecco infine la sigla italiana scritta da Luigi Albertelli e musicata dal maestro Vince Tempera, fu pubblicata da Fonit Cetra su 45 giri.