Leggendo ad alta voce si legge due volte, per gli altri e per se stessi. Leggere ad alta voce è esprimersi e al tempo stesso ascoltare, dare e ricevere. Leggere ad alta voce dona felicità e appagamento, sia ai lettori che agli ascoltatori.
Cosa significa LaAV? LaAV = Letture ad Alta Voce.
E’ un movimento di persone da tutta Italia che aderiscono al motto: IO LEGGO PER GLI ALTRI. È una rete animata da volontari con lo scopo di promuovere la lettura ad alta voce. Inoltre:
- Leggendo ad alta voce si legge due volte, per gli altri e per se stessi.
- Leggendo ad alta voce si reinterpretano storie già note, e si scoprono per la prima volta nuove realtà.
- Leggere ad alta voce è esprimersi e al tempo stesso ascoltare, dare e ricevere. E’ un processo comunicativo fluido, che non si arresta, e che va in due direzioni, verso il proprio mondo interiore e verso l’ambiente esterno, abitato dagli altri e dalle loro storie. Tutti possono leggere tutto, si tratta di un’attività semplice e naturale, che diventa sempre più piacevole e gratificante con la pratica. Leggere per gli altri è un antidoto contro la timidezza e un potente stimolante per l’immaginazione.
- Leggere ad alta voce dona felicità e appagamento, sia ai lettori che agli ascoltatori.
Negli ultimi anni, la Giornata LaAV è diventata anche un’occasione per votare e proclamare il Libro LaAV dell’Anno. Si tratta di scegliere, tra le pubblicazioni recenti, quelle che maggiormente rispondono a criteri di qualità narrativa, e che si prestino anche ad essere lette, in parte, o meglio integralmente, ad alta voce, in uno o più dei servizi target di LaAV e che possibilmente affrontino tra le varie tematiche il potere della lettura o delle storie. Quest’anno si è deciso di assegnare tre premi, divisi in categorie, ovvero per età di lettura: Infanzia, Teen LaAV e il premio Libro LaAV dell’Anno che invece c’è sempre stato.
Libro LaAV Infanzia 2020, i tre finalisti selezionati:
Tre in tutto di Davide Calì
“Mi chiedo, davvero eravamo noi?” Noi, bambine e bambini del Sud. Noi, che non avevamo niente. Noi, mani che vi hanno lasciato per lasciarvi il futuro. Noi, treni che abbiamo viaggiato in un sogno d’infanzia. Noi, donne e il nostro coraggio. Noi, piatti riempiti per tanti. Noi, come eravamo. E noi, che vogliamo ricordarci di come eravamo. Età di lettura: da 6 anni.
Amici di Satomi Ichikawa
Maschi e femmine, grandi e piccoli, con le trecce o con i riccioli, biondi o brune si arrampicano sugli alberi, si fanno le linguacce, cadono, ma poi sempre si rialzano. Cavalieri per un’ora, cantanti liriche per un concerto, spazzini per un pomeriggio e acrobate per una sera. Disegnano sui muri per il tempo di un minuto. Sono insieme quando ruzzolano veloci sull’erba e quando faticano per ore sopra i compiti. Fanno squadra contro i grandi e sono felici con i nonni. Fanno banda per frugare nelle soffitte, in cerca di tesori che nessuno guarda più. Condividono la doccia, e anche il materasso, ma con le seggiole costruiscono fortezze invalicabili. Si emozionano per le bolle di sapone, e per una ragnatela controluce. Chi sono? Sono i bambini e la bambine che abitano il mondo che gli appartiene, pieno di belle cose da fare assieme: sono gli amici. Un ritratto affettuoso e poetico dell’infanzia che, nato più cinquant’anni fa, non sente il tempo e continua a raccontare in rima la gioia di vivere ed essere amici. Età di lettura: da 3 anni.
Mappe delle mie emozioni di Bimba Landmann
Un bambino in partenza per un viaggio, che lo porterà a esplorare i luoghi della sua interiorità. Le uniche parole, in questo albo che è quasi un silent book, sono quelle che indicano i luoghi nelle mappe del suo viaggio. Luoghi fantastici ed evocativi, che esprimono con grande inventiva e varietà di registri tutte le sfumature delle emozioni, dalla gioia alla vergogna, dalla meraviglia alla tristezza, fino all’amore. Età di lettura: da 4 anni.
Libro Teen LaAV 2020, i tre finalisti selezionati:
Cuore a razzo farfalle nello stomaco di Barry Jonsberg
Quando hai tredici anni e l’opinione degli altri pesa più della tua, quante sono le prove e quanto alti gli ostacoli per trovare fiducia in te stesso? Rob Fitzgerald è terribilmente timido, lo sanno tutti. Ogni tanto soffre anche di attacchi di panico. Questo non lo rende però immune all’amore. Così, quando per la prima volta le farfalle iniziano ad agitarglisi nello stomaco, si convince a mostrare di che pasta è fatto per davvero. Partecipare a un torneo sportivo o esibirsi in un talent show sono un buon inizio per superare le insicurezze, certo. Soprattutto se vuole fare colpo sulla nuova compagna di classe. Ma… se la vera sfida fosse un’altra? Se la vera sfida di Rob fosse far colpo su Rob stesso? Allora la prova più grande potrebbe essere quella di alzarsi in piedi davanti a tutti e dichiarare a voce alta chi è veramente. Forse, avendo al proprio fianco un accidenti di nonno che crede in lui e un amico che non lo lascerebbe mai solo, anche una prova così audace potrebbe essere vinta.
Io sono Ava di Erin Stewart
Ava era mille cose. Era una ragazza che adorava cantare. Era una ragazza con tanti amici. Ora è solo la ragazza con le cicatrici. È passato un anno dall’incendio in cui ha
perso i genitori. Un anno in cui Ava ha tagliato i ponti con il mondo perché le fa troppa paura. Ora è costretta a tornare a scuola. Una scuola nuova dove non conosce nessuno. Una scuola che – ne è sicura – sarà piena di ragazzi che non faranno altro che osservare il suo viso per poi allontanarsi spaventati. Chi vorrebbe mai fare amicizia con lei? Quali nuovi modi di prenderla in giro si inventeranno i suoi compagni?Non appena si avventura in quei corridoi i suoi incubi si avverano: non incrocia nessuno sguardo e, al suo passaggio, sente solo sussurri. Fino a quando i suoi occhi non incontrano quelli di Asad e Piper, gli unici ad avere il coraggio di andare oltre il suo aspetto. Di vedere la vera Ava dietro le cicatrici. Perché anche loro si sentono soli e incompresi. La loro amicizia la aiuterà a ricominciare. Le farà capire che nessuno è diverso, ma ognuno è unico così come è.
La storia di una ragazza che scopre la forza che ha dentro di sé. La storia di un’amicizia più forte di tutto. Il libro che dalla stampa e dai lettori è stato definito il nuovo Wonder.
Storie della buonanotte per bambine ribelli di Elena Favilli e Francesca Cavallo
C’era una volta… una principessa? Macché! C’era una volta una bambina che voleva andare su Marte. Ce n’era un’altra che diventò la più forte tennista al mondo e un’altra ancora che scoprì la metamorfosi delle farfalle. Da Serena Williams a Malala Yousafzai, da Rita Levi Montalcini a Frida Kahlo, da Margherita Hack a Michelle Obama, sono 100 le donne raccontate in queste pagine e ritratte da 60 illustratrici provenienti da tutto il mondo. Scienziate, pittrici, astronaute, sollevatrici di pesi, musiciste, giudici, chef… esempi di coraggio, determinazione e generosità per chiunque voglia realizzare i propri sogni. Età di lettura: da 8 anni.
Libro LaAV dell’Anno 2020, i tre finalisti selezionati:
Quel che si vede da qui di Mariana Leky
Selma vive in un paesino del verde Westerwald e può prevedere la morte. Ogni volta che in sogno le appare un okapi, qualcuno lì intorno muore nel giro di ventiquattr’ore, minuto più minuto meno. Tuttavia, i sogni non rivelano mai chi stia per morire. E come si può immaginare, nel lasso di tempo tra il sogno e il compimento del triste fato tutti vivono in uno stato di agitazione… “Quel che si vede da qui” è il ritratto originalissimo di un paese e della sua bizzarra comunità così come ce li racconta la piccola Luise, ormai di casa dalla nonna Selma visto che i genitori sono alle prese con un matrimonio che non funziona. Poetico, divertente, toccante, mai sdolcinato o superficiale, questo romanzo è una fiaba dei nostri tempi e affronta i grandi temi dell’esistenza, l’amicizia, la perdita, l’amore inconfessato e quello che di fronte alle mareggiate della vita si muove per sentieri tortuosi. Come capita a Luise che, ormai cresciuta, si innamora del bel Frederik, il quale ha lasciato l’università per trasferirsi in Giappone in un monastero buddista… Con Mariana Leky veniamo catapultati in un universo insolito e meraviglioso, dove si vive a contatto con la natura in “una sinfonia di verde, azzurro e oro”, dove ogni gesto, ogni parola ripetuti dai protagonisti sono rituali che finiamo per attendere, pagina dopo pagina.
Il treno dei bambini di Viola Ardone
È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l’intera penisola e trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord; un’iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l’ultimo conflitto. Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un’Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione. Quel dolore originario cui non ci si può sottrarre, perché non c’è altro modo per crescere.
Il sale della terra di Jeanine Cummins
Dici Acapulco e pensi a spiagge di sabbia finissima, mare cristallino e palme accarezzate dalla brezza. Ma oggi la perla del Pacifico è molto diversa dall’immagine da cartolina usata per attirare i turisti. Il narcotraffico si è insinuato in città e gli omicidi sono all’ordine del giorno. Ad Acapulco vive Lydia, che si divide tra il lavoro in libreria e la famiglia costruita con il marito Sebastián, giornalista, e il figlioletto Luca, otto anni e un’intelligenza fuori dal comune. Quello che Lydia non si aspetta è che la sua esistenza venga sconvolta da un giorno all’altro, quando un commando di uomini armati irrompe alla festa di compleanno della nipote e stermina tutti i suoi cari. Nascosti in bagno, solo Lydia e Luca si salvano dalla carneficina, e per loro inizia una fuga estenuante. Rimanere in Messico equivale a morte certa, ma per non farsi rintracciare dal boss che ha ordinato il massacro bisogna evitare le strade più battute e i normali mezzi di trasporto. Così, a madre e figlio non resta altro da fare che prendere la via dei migranti: le centinaia di famiglie che ogni giorno fuggono dai paesi dell’America centrale, devastati dalle bande criminali, e attraversano il Messico nella speranza di raggiungere il confine con gli Stati Uniti. Questo significa anche salire sulla Bestia, il treno merci su cui i migranti si arrampicano al volo rischiando di finire stritolati. Mentre tentano di saltare a bordo, Lydia e Luca incontrano due sorelle, Soledad e Rebeca, scappate dall’Honduras, e i quattro iniziano a viaggiare insieme. Affronteranno la difficile traversata del deserto, conosceranno altri migranti, disposti ad aiutarli o pronti ad approfittarsi di loro, e cercheranno di conservare la propria umanità in un’esperienza che di umano ha ben poco. Ma è davvero possibile raggiungere il confine? I sicari li troveranno? E cosa ha scatenato la furia del boss che li vuole morti?