Come ogni festa che si rispetti, anche quest’anno, Napoli Comicon 2018 ha riservato le migliori sorprese per la fine. Infatti quest’articolo esce proprio oggi, Primo Maggio, ultimo giorno di fiera per riportare, ringraziare ed omaggiare una delle band più influenti e del panorama musicale campano…i Foja. Gruppo composto da Dario Sansone (voce e chitarra), Ennio Frongillo (chitarra elettrica) Giuliano Falcone (basso elettrico) e Giovanni Schiattarella (batteria) dedito ad un Folk/Rock versione made in Naples che attrae, affascina e non si dimentica più. Li abbiamo incontrati in occasione del loro live “’O Treno che và – IlluStazioni”, organizzato per i 20 anni della fiera, e ne è scaturita una chiacchierata davvero interessante.
Ecco amici, senza ulteriori indugi, i Foja.
- I Foja sono reduci da un escalation di successi: prima il brano “A’ Malia” inserito nel primo lungometraggio animato “L’arte della felicità”, per la regia di Alessandro Rak poi con il brano “A chi appartieni” inserito nella colonna sonora della “Gatta Cenerentola”; cosa si prova ad essere un punto di riferimento nel panorama musicale internazionale?: Eh beh (risate)…quello che si prova, è quello che si è sempre provato; noi continuiamo a fare quello che abbiamo sempre fatto…lavorare sulle nostre cose, sulla nostra musica rendendola molto più aperta ad altre esperienze di contaminazione. Anche stasera, questo concerto, fa parte della nostra ricerca continua, quindi cambia poco. Di sicuro ci fa piacere che ci sono molte più persone che ci seguono e che ci danno belle sensazioni.
- Nel 2017 la vostra prima sperimentazione interattiva: “O treno che va – illustazioni”. Cosa puoi dirci in merito; da dove nasce l’ispirazione di fondere musica ed illustrazione?: Io sono diviso a metà, nel senso che mi occupo anche di disegno e di illustrazione; lavoro nel campo del cinema di animazione, sono uno dei quattro registi della “Gatta Cenerentola” e da sempre i Foja, dal nostro primo singolo e dal primo album hanno avuto questo rapporto con il campo visivo molto stretto…proprio per questo bipolarismo che ci portiamo dietro. E ci piacque sperimentare un qualcosa che si vivesse in tempo reale, cioè che unisse, diventasse un “happening” …il fatto che un concetto potesse essere disegnato da più mani, con più stili e segni differenti in modo tale da raccontare Se pensi al fil rouge di questo disco, che è un viaggio, subito ecco pensi alle stazioni diverse…e così abbiamo voluto fare un qualcosa anche per potenziare il messaggio dell’album ma soprattutto per aumentare il nostro modo di vivere la musica.
- Spostandoci al Comicon; che rapporto hanno i Foja con i fumetti e con il Comicon stesso?: Tutti i nostri artwork sono illustrati da Alessandro Rak, così come spesso i nostri videoclip si avvalgono di alcune sue illustrazioni. Con il Comicon organizzammo nel 2011 una mostra con questo immaginario visivo che ci portiamo dietro, quindi il legame è stato subito strettissimo. Anche al San Carlo facemmo uno spettacolo realizzato appunto con delle immagini visive organizzate appositamente per quell’evento.
- Cosa aspettate dal concerto di stasera?: Ah (risate), ci aspettiamo una festa. Sono 20 anni di Comicon e siamo qui per festeggiare con la musica e con le immagini, i disegni. Quello che manca è un po il contatto con il pubblico (il palco è distante dalla platea) che dobbiamo colmare assolutamente con la carica della musica, l’energia che portiamo sempre sul palco senza avere mai paura e sentendosi come a casa.
- Progetti Futuri?: In questo momento stiamo chiudendo questo tour italiano, ed in inverno partiremo per un tour europeo quindi esporteremo un po di buona musica, un po delle cose belle di questa terra.
Si ringrazia per questa intervista Giulio Di Donna, i Foja nelle persone di Dario Sansone, Ennio Frongillo, Giuliano Falcone e Giovanni Schiattarella.