Come ben sapete questa rubrica è a tema lgbt. Però capita che a volte mi arrivano storie particolari che al di là del genere mi affascinano e decido di raccontarvi.
E questa è una di quelle.
Andrea e Marika sono una giovane coppia. Scoperta una viscerale voglia di libertà mentre erano imprigionati in casa durante il lockdown decidono di abbandonare la comoda vita cittadina ed abitare in un camper portandosi dietro l’essenziale e i loro amici a 4 zampe. Da qui nasce l’idea di Camper a 4zampe, come supporto agli animali abbandonati e per creare una catena di aiuto/correlazione con persone che hanno scelto di fare la stessa vita. Una vita on the road, campando alla giornata e assaporando ogni momento in libertà. Facile? Romantico? Lo chiediamo a loro in questa simpatica intervista in due parti
Da dove nasce l’idea di una vita “on the road”?
Ciao a tutti i lettori di Senza Linea. Innanzitutto ci presentiamo: siamo Andrea e Marika e viviamo in camper da 6 mesi. L’idea della vita on the road nasce nel momento in cui eravamo impossibilitati a muoverci durante illockdown. Noi siamo sempre persone che hanno viaggiato e frequentato campeggi. Sentirci imprigionati dentro le mura domestiche e lavorative è stato molto devastante e difficile per noi. Per di più sono successe delle dinamiche personali che ci hanno spinto ancor di più a voler mollare tutto e cambiare vita.
Su carta sembra un ‘esperienza fantastica, come nei film americani. Ma i problemi di una vita del genere quali sono?
I problemi più comuni della vita in camper riguardano la gestione dei sanitari, il fatto di trovare strade adatte alla dimensione del nostro camper, come anche parcheggi. Solitamente ci appoggiamo ad aree camper o campeggi che abbiano corrente soprattutto nei periodi miti, perché con temperature calde è più semplice. Tendenzialmente usufruiamo di aree camper con tutti i servizi gratuiti, perché noi oltre a spostarci per visitare posti nuovi talvolta ci spostiamo per lavoro e quindi non siamo sempre “on the road” ma abbiamo periodi dove stazioniamo in qualche posto.
Come fate con le bollette di “casa”?
Non abbiamo bollette, semplicemente al momento abbiamo un “affitto” cioè la rata del finanziamento del camper. Ma il bello di vivere in camper è proprio l’assenza di bollette, essere liberi e non vincolati da nessuno. Certo, ci sono delle spese come i beni di prima necessità, il gas quando finisce, il carburante per spostarci. Ma anche sul carburante ci sta risparmio, perché quando ci fermiamo in un luogo solitamente per raggiungere negozi andiamo o a piedi o in bici. Tendenzialmente ci spostiamo solo nel weekend per rilassarci in altri luoghi limitrofi.
Fine prima parte