Settimana sospesa per l’Italia…sono avvenuti femminicidi…sono passate notizie sulle guerre in atto…news dall’America con Biden e le sue gaffe…sfilate di trattori…la polemica sul caso di Ilaria Salis…ma l’ Italia è rimasta ammutolita in ascolto delle hit della Costa canora ligure più famosa al mondo.
Si è parlato solo ed esclusivamente di Sanremo, dei suoi ospiti, dei suoi cantanti, dei conduttori e co-conduttori tutti bravissimi peraltro testimonianza della bravura di Amadeus come Direttore Artistico…
Gli ascolti hanno raggiunto picchi incredibili di share con numeri che non si vedevano dagli anni Ottanta con Sanremo capitanati da Baudo, il presentatore “gold “ da record per successi di pubblico e di programmi.
Amadeus ha inanellato ogni sera un successo dopo l’altro eppure…eppure…quanti se e quanti ma a carico di un presentatore che ha provato a fare,a suo modo, guidato anche in parte dai gusti del figlio adolescente, della bella musica universale quanto più possibile, stabilendo rapporti affettuosi e paterni con i cantanti in gara, facendo dell’amicizia con Fiorello una vera punta di diamante e riconoscendo l’importanza di Sanremo come gala’ di canzoni ma anche come kermesse di spettacolo unico nel suo genere soprattutto in Italia.
La sua intenzione di lasciare, nonostante le preghiere dei responsabili Rai, sembra essere irremovibile con allo stato 5 Sanremo con numeri sempre più importanti …anche se Fiorello nonostante siano usciti mano nella mano come due veri Cenerentoli con tanto di carrozza a forma di zucca mette in guardia fino all’estate ….se scorre tranquilla, non c’è rischio di un sesto Sanremo di Belzebu!
La loro amicizia con le incursioni di Fiorello e il glass di viva Rai 2 ad un passo dall’Ariston sono state in grado di incollare e fidelizzare una marea di italiani, compresa la madre di Fiorello che ha chiamato in diretta nonostante fosse in onda nel cuore della notte totalizzando milioni di telespettatori incollati allo schermo tv per le dirette dell’originale dopo festival.
Cosa ci consegna questo Sanremo?
Ci consegna purtroppo un mondo fatto di paure e di ansie vere reali per il momento storico che viviamo!
Alcuni artisti come Dargen e Ghali hanno provato a portare messaggi di pace sul palco dell’ Ariston che da sempre diviene veicolo di messaggi di comunicazione sociale…ma i condizionamenti politici sono talmente forti che entrambi sono stati costretti quasi a spiegare e giustificare le loro parole, a fare un passo indietro e nella domenica di Mara Venier con la carrellata di tutti gli artisti, la Rai ha presentato un suo comunicato in merito all’espressione “genocidio” utilizzata da Ghali..con tanto di puntini sulle i sulla libera espressione del pensiero…paura di incidente diplomatico o atmosfera rigida indotta dal potere politico in carica al Governo?
Tutto questo rende chiara la realtà in cui ci troviamo immersi che si presenta fragile, rarefatta, cupa e intimorita da prese di posizione un po’ coraggiose, un po’ troppo pacifiste, politicizzate più da chi le ascolta che da chi le dice che nella qualità di artista porta un messaggio di pace come ci ha insegnato John Lennon a cui peraltro la “visibilità” delle sue battaglie per la pace nel mondo costò la vita!
E poi la gara tra i cantanti di ogni generazione con un podio di 5 giovanissimi…e la rivalità tutta italiana NordSud che si è presentata in modo prepotente sul palcoscenico di Sanremo non tra i cantanti in gara ma tra followers, leoni da tastiera e televotanti allo sbaraglio .
Una Italia spaccata che si presenta già intrisa di autonomia differenziata anche nelle idee…prima ancora che la riforma pianificata dal Governo vada in vigore.
Il podio è stato di Angelina Mango, ampiamente meritato per la canzone , l’anno vissuto, il talento e la sua storia personale perché gli italiani “cuore di mamma” ,soprattutto nella sala stampa , si sono sentiti in dovere di darle un riconoscimento quasi con una esigenza di protezione e hanno riscattato così il padre che ha vinto molto poco sui palcoscenici italiani nonostante la sua immensa grandezza di artista con la sua abilissima unica capacità di cantare come pochi al mondo.
Ma la spaccatura a cui si è assistito non si è verificata al momento della proclamazione dove i ragazzi tutti e cinque si sono presentati dignitosi e solidali nell’attesa della dichiarazione definitiva bensì nella sera delle cover perché vincitore della serata e’ stata Geolier coi suoi discussi compagni di viaggio.
Una serata dove la bellezza delle unioni dei duetti ha regnato in ogni esibizione…con giovanissimi sempre molto rispettosi dei giganti che hanno portato sul palco e emozioni da brividi con Vecchioni e Alfa, Cocciante e Irama, Berte’ e Venerus, Rose Villain con Gianna Nannini,the Kolors e Tozzi, Annalisa e la Rappresentante di lista, Il Volo col chitarrista di Vasco, Annalisa Mango con l’omaggio commovente al padre con La Rondine …insomma tante esecuzioni bellissime e emozionanti ma a decidere sono i detentori del potere del televoto e con il successo tutto targato Rai di Mare Fuori non fa strano che i ragazzi abbiano votato Geolier che unitamente agli altri due rapper si e’ aggiudicato l’ambito trofeo della serata….certo non la più bella esecuzione…non la più emozionante ne’ la più compresa …ma ha vinto perché è stato il più votato!
E allora i ricchissimi delle poltrone Sanremesi che di certo per potersi permettere le serate del festival non sono indigenti hanno espresso il loro disappunto -legittimo- non urlando e fischiando ma alzandosi e lasciando la sala…un gesto sgradevole a fronte del quale un ragazzo di venti anni ha dimostrato di essere comunque un artista, accettando le critiche e incassando con grande forza il duro colpo.
Probabilmente la sfortunata vittoria della serata cover ha condizionato l’esito dell’ultima serata che lo ha visto alla fine soccombere bloccato al secondo posto dopo aver collezionato fischi e proteste la sera prima e con una totale confermata acclamazione del voto da casa visto che ha avuto il 60% dei voti degli elettori di Sanremo.
Ma più di tutto a discutere e a indignare non e’ la vittoria o la sconfitta di Mango (meritatissima) e Geolier (che porta a casa un dignitosissimo secondo posto che però gli hanno comunque intossicato come si dice a Napoli) quanto le bruttissime parole dette ad un ragazzo di appena venti anni solo per una sua appartenenza territoriale ….come la giornalista che lo ha accusato di aver rubato il trionfo della serata cover laddove allora viene il dubbio che non sia tanto una pura coincidenza mettere nella stessa frase “rubare e napoletano” con un senso di disprezzo sempre più rimarcato nei confronti del rapper napoletano che non ha colpe se fa questo tipo di musica e se piace in modo così esteso e corale tra i giovani…
Al di là dei gusti personali e’ parso vittima di un attacco persistente e , quasi ad personam, che nulla aveva a che fare con la sua musica quanto con la realtà che rappresenta, Napoli con accuse di essere stato votato solo da Camorra e dai possessori del reddito di cittadinanza quasi che questi ultimi a Napoli e solo a Napoli siano sinonimi di delinquenti..di immeritevoli… di ladri e disonesti.
Insomma la politica anti meridionalista ha campeggiato su tutti e non si dica che Mango è del sud perché è verissimo peraltro lei ama e porta nel suo bagagliaio musicale le melodie napoletane ma non si può negare che Geolier e’stato messo in stato di accusa solo per essere Geolier e aver cantato in napoletano (che piaccia o no!) e la sala stampa e le Radio hanno avuto la funzione salvifica di rubargli lo scettro del televoto e far saltare tutti i calcoli e le previsioni prevedibili.
Geolier ha risposto sempre in modo maturo e consapevole, senza cadere mai nella scintilla della provocazione né della polemica sterile essendosi trovato addirittura ad essere difeso da Saviano che ne ha sottolineato la semplice bravura musicale che va accettata anche da chi non condivide quel gusto musicale ( che sia di Napoli o di Bergamo!) e il diritto di fare musica come crede e anche in dialetto senza correre il rischio di essere incasellato all’interno di cliché da gomorroide e company senza dimenticare che poi Mare Fuori è figlio della Rai coi suoi successi, i suoi incassi sulla storia di carcerati affacciati in modo figurato al mare blu di Napoli i cui appassionati fan di ogni fascia di età, cultura, estrazione sociale e appartenenza geografica per vedere la serie in streaming in piena notte hanno bloccato la piattaforma di Rai play.
Un’immagine davvero triste per Napoli e per l’Italia soprattutto se si considera che Geolier ha collezionato il 60% dei voti del pubblico tramite televoto a fronte del 20% della Mango e non è stato votato solo al Sud…tutt’altro la massa dei voti deriva da fan milanesi, romani e torinesi, che al di là delle faccende emigratorie non sono esattamente Napoli e Palermo!
E questo dovrebbe far riflettere che forse Geolier non è lo specchio di Napoli ma anche di ben altro…che piaccia o no!
…che poi sono gli stessi che gridano contro Napoli insulti e improperi senza sosta, cadendo nella trappola dei troppi pregiudizi e stereotipi che esistono e persistono ancora oggi nonostante i giovanissimi esprimano un grido di ribellione ad uno stato di cose stantio come quello che viviamo tra guerre , discriminazioni, razzismo, violenza, offesa e denigrazione che nulla fanno a che fare con la libertà di cantare come si vuole e ciò che si vuole nel rispetto del pubblico che resta poi alla fine l’unico sovrano….