Terminato il G7 nel fine settimana viene da chiedersi se effettivamente sia stato un successo come ci tiene a sottolineare la premier Meloni.
Sicuramente l’Italia, e la Puglia nello specifico, ha dimostrato di essere ancora una volta più che all’altezza di fronteggiare e accogliere un evento di tali proporzioni .
L’accoglienza, l’ospitalità, la cucina italiana sono state esemplari ma nonostante i bei luoghi, il buon cibo, la pizzica scatenata, lo scenario mondiale resta cupo e incerto.
I leader mondiali si sono riuniti intorno al tavolo imbandito dinanzi ad una serie di preparazioni tutte Made in Italy con pane e pomodoro e merluzzo di prima qualità (!) con prelibatezze firmate dallo chef Massimo Bottura.
E così a parte la parentesi un po’ sospesa dell’aborto, da questo weekend fuoriesce e si ribadisce il sostegno all’Ucraina con l’accusa alla Russia di continuare in una guerra di attacco non legittimata da alcunché, si pongono le basi per creare un sistema di rilancio dell’economia africana e per gestire meglio il problema migranti, per la prima volta tema presente in un tavolo mondiale di confronto, vien fuori la nuova delineazione tutta europea del parlamento e delle sue dinamiche interne con i suoi estremismi e le sue idealità ferma restando la volontà democratica che le genera…e meno male.
Tante promesse in campo e visioni di prospettiva ma tutto cambia perché nulla cambi in effetti.
Biden imbambolato, addormentato e in certe occasioni quasi uno “stoccafisso” in posizioni imbarazzanti perdipiu’ ha creato non pochi problemi coi suoi gusti a Bottura perché non gradisce mangiare il pesce; Macron freddo con la Meloni dopo i battibecchi a distanza sul tema dell’aborto, eppure il G7 rivendica nelle parole dei suoi potenti presenti il successo di un evento ben riuscito non fosse altro per il colpaccio della Meloni che ha portato il Papa, come ospite d’eccezione mai intervenuto in un incontro simile tra potenze mondiali.
Il Papa accolto con entusiasmo ha richiamato l’attenzione sulle guerre in corso cercando di non dimenticarne nessuna perche la pace resta baluardo prima di tutto e tutti.
Eppure malgrado la cornice suggestiva della Puglia, la presenza incoraggiante del Papa che dimostra la volontà di dialogare con i potenti della terra per uscire da un momento tanto complicato per l’umanità, le parole della Meloni e le sue battute da bar , i suoi scatenati passi di danza, la rigida accoglienza di Macron, l’ascolto dell’Ucraina e la promessa di essere schierati ancora una volta come Europa per la nazione in guerra con la Russia per la quale almeno a voce si continua a manifestare una ostilità per la perseveranza nel campo di guerra, resta sempre più forte l’incertezza per il futuro con il fronte israelopalestinese sempre più pericoloso per gli equilibri del mondo nonché l’amarezza di scoprire che anche i più potenti della terra non riescono più a risolvere i grandi problemi del mondo.
La guerra , anzi le guerre sono divenute una presenza costante che non si riesce ad arginare con nessuna azione diplomatica perchè nessun leader, e ahimè nemmeno la nostra brillante e effervescente Meloni riesce a dirimere, in quanto nessun politico che siede scranni rilevanti e potenti ha il carisma e la forza di rappresentare più un anello di equilibrio, in termini anche solo di autorevolezza diplomatica.
La leadership americana che ha sempre offerto una immagine mondiale di solidità, sicurezza, forza soffre tantissimo la presenza di un presidente anomalo come Biden che non riesce a tenere testa a situazioni complesse e importanti come questa che attualmente il mondo vive, diviso tra le guerre in campo e la crisi climatica devastante che risente certamente anche del grande inquinamento dell’uomo di pace ma soprattutto dell’uomo di guerra, tra lotte ai migranti e conflitti economici, tra un mondo fondato e progredito sull’intelligenza umana che sta per essere messo ko dall’intelligenza artificiale.
Ciò che manca alla politica in generale è proprio la capacità di persuadere, di convincere, di intervenire per superare i conflitti e portare messaggi e azioni reali di pace…e questa incapacità è lapalissiana considerando che è stato scomodato il Sommo Pontefice per provare a parlare di nuovo ad un mondo dove la pace è pane quotidiano…
Purtroppo così non è.
Viviamo un’economia di guerra e nonostante i tentativi più o meno meritevoli di cambiare lo stato delle cose, resta una bella e lussuosa Reunion dei 7 grandi della terra più il Papa ma null’altro di più…