È una tradizione che viene da lontano, la troviamo descritta dettagliatamente nel libro di cucina Trattato sulla Cucina teorico-pratica del 1837 di Ippolito Cavalcanti, duca di Buonvicino
Al suo interno possiamo leggere la descrizione di un pranzo tradizionale natalizio a base di carne rossa e di “puorco” (maiale).
IL CENONE DELLA VIGILIA A NAPOLI
Molti (erroneamente) lo definiscono leggero, perché per tradizione è a base di pesce.
Il primo piatto a base di pesce, prevede di solito, vermicelli con le vongole, o comunque un piatto di pasta lunga con i frutti di mare.
Il secondo invece è un misto di frittura: calamari, baccalà e capitone, infarinati e fritti sul momento, da gustare ancora belli caldi per non perdere il gusto.
A chiudere la cena non può mancare l’insalata di rinforzo, composta da cavolo, acciughe, olive, papaccelle (un particolare tipo di peperone corto e polputo) e condita con molto aceto. E, introdotta più di recente, dell’ottima insalata russa.
ANTIPASTI DEL PRANZO DI NATALE A NAPOLI
Durante il pranzo di Natale è tradizione iniziare dagli affettati misti, per passare poi, ai formaggi stagionati e alla mozzarella di bufala
PRIMI DEL PRANZO DI NATALE A NAPOLI
L’ antica tradizione napoletana vuole che i napoletani, durante il pranzo di Natale, consumino la famosissima minestra maritata, sembra che sia questa una delle più antiche ricette della tradizione napoletana, si pensa che sia addirittura risalente al 1500. Questa pietanza è a base di verdure e carne (maiale, pollo e manzo). Il pranzo poi prosegue seguendo diverse correnti di pensiero. C’è chi preferisce un primo a base di tortellini e gallina in brodo, e c’è chi invece preferisce la pasta al forno, altri preferiscono la lasagna o i cannelloni, alcuni poi prediligono il sartù di riso.
SECONDI DEL PRANZO DI NATALE A NAPOLI
Regina di questa giornata è la carne. Di solito quella usata per fare il ragù che è servito a condire i primi piatti. Poi in tavola arriva il fritto alla napoletana, : i panzarotti, i carciofi, la mozzarellina, lo scagliuozzolo, le pizzelle e i micciarielli.
CONTORNI DEL PRANZO DI NATALE A NAPOLI
broccoli al limone e l‘ immancabile insalata di rinforzo.
DOLCI DEL PRANZO DI NATALE A NAPOLI
Sulle tavole napoletane non mancheranno mai: struffoli, raffiuoli, cassata, susamielle, mostacciuoli, roccocò, pasta reale. Ovviamente anche con frutta fresca e quella secca.
DA BERE
Per il giorno di Natale i vini saranno tradizionalmente rossi e corposi e naturalmente campani molto indicati sono: l’Aglianico, beneventano avellinese, il Piedirosso della zona vesuviana o dei Campi flegrei, o dell’ottimo Taurasi o del Solopaca, naturalmente sempre serviti rigorosamente a temperatura ambiente.