Archiviata la sosta per le festività natalizie e con essa un 2019 da dimenticare, il Napoli targato Rino Gattuso riparte dalla vittoria di Sassuolo, acciuffata all’ultimo assalto e importante per il morale più che per una classifica che resta deficitaria.
Il 2020 degli azzurri inizierà con un gennaio estremamente impegnativo, visto che oltre al Perugia negli ottavi di Coppa Italia i partenopei affronteranno in campionato le prime tre della classe, Inter Juventus e Lazio, oltre alla Fiorentina.
Si riparte il giorno della Befana (ore 20:45) contro l’Inter di Antonio Conte, appaiata in testa alla classifica alla Juve di Sarri, e ancora imbattuta lontano da San Siro (tutte vittorie ed un solo pareggio, a Firenze).
Sfida dunque ad alto coefficiente di difficoltà per il Napoli, che può almeno contare su una tradizione favorevole nei precedenti al San Paolo in Serie A: gli azzurri hanno vinto 37 delle 73 sfide giocate in casa, perdendo in 17 occasioni e pareggiando 19 volte.
La legge dei grandi numeri non lascia però tranquilli, visto che l’ultima vittoria dei nerazzurri a Fuorigrotta risale ai tempi di Ronaldo (quello vero…): l’inter dell’ex tecnico azzurro Gigi Simoni si impose per 2-0 il 18 Ottobre 1997 con un gol di Galante ed un’autorete di Turrini, infierendo su un Napoli destinato ad una mortificante retrocessione con soli 14 punti raccolti.
Le sfide tra nerazzurri e partenopei sono piene di episodi da ricordare, sin dagli anni 60 e 70: fu ad esempio da una sconfitta, subita in rimonta per 2-1 al San Paolo il 22 Novembre 1970, che l’Inter di mister Invernizzi e di capitan Mazzola trovò la carica per iniziare una rimonta che la portò allo scudetto, anche attraverso una sfida di ritorno piena di polemiche per l’arbitraggio di Gonella.
Quattro anni prima, il 22 Maggio 1966, il Napoli aveva rifilato un netto 3-1 all’Inter di Helenio Herrera, reduce dalla conquista dello scudetto della stella la settimana prima e dalla sua seconda Coppa Intercontinentale l’autunno precedente; di Altafini (doppietta) e di capitan Juliano le reti degli azzurri.
Una tappa importante di un altro campionato vincente per l’Inter, allenata da Eugenio Bersellini, fu il rocambolesco 4-3 con il quale i nerazzurri violarono il catino di Fuorigrotta il 10 Febbraio 1980: in gol, tra gli altri, “Spillo” Altobelli, Beppe Baresi e il “Baronetto” azzurro Gianni Improta.
Fondamentale per il secondo scudetto azzurro fu invece il 2-0 del 22 Ottobre 1989, firmato da Careca e Maradona, con il quale il Napoli superò al San Paolo i nerazzurri freschi campioni d’Italia.
Una vittoria che i tifosi del Napoli ricordano con piacere è il 2-1 del 24 Settembre 1995, poiché il vantaggio del Napoli fu firmato dal compianto Carmelo Imbriani, prodotto del vivaio azzurro che ci ha lasciato troppo presto; di Renato Buso il gol decisivo.
L’anno dopo Napoli ed Inter si affrontarono in una memorabile doppia semifinale di Coppa Italia, e il 26 Febbraio 1997, dopo il gol di Beto che portò le due squadre sull’1-1 (la sfida di andata si era conclusa con identico punteggio) fu Boghossian a decretare l’ingresso degli azzurri in finale, segnando l’ultimo rigore dopo che Pino “Batman” Taglialatela aveva neutralizzato il penalty di Massimo Paganin.
Il decennio che si è appena concluso ha regalato tante soddisfazioni al Napoli nei confronti contro l’Inter: dal 3-1 del 5 Maggio 2013 firmato dalla “solita” tripletta del Matador Cavani, al 4-2 del 15 Dicembre 2013 ottenuto contro l’ex tecnico azzurro Mazzarri, passando per il 2-1 firmato da una doppietta di Higuain con il quale il 30 Novembre 2015 il Napoli si portò in testa alla classifica, fino allo spettacolare 3-0 del 21 Ottobre 2017 quando le reti di Hamsik, Zielinski ed Insigne tramortirono i nerazzurri di Pioli.
Il ricordo più dolce paradossalmente è però legato ad un pareggio, ovvero all’1-1 firmato da Zuniga con il quale il 15 Maggio 2011 il Napoli si assicurò matematicamente il terzo posto e la storica partecipazione alla Champions League dopo ben 21 anni.
Anche nel decennio precedente, nonostante i tanti anni passati tra serie B e serie C, il Napoli si tolse più di uno sfizio contro i meneghini; basti pensare alla rete del brasiliano Matuzalem con la quale gli azzurri di Mondonico batterono l’Inter di Tardelli il 18 Febbraio 2001, e soprattutto alle due sfide finite 1-0 e decise entrambe da una rete di Marcelo Zalayeta: quella del 2 Marzo 2008, che interruppe una lunga striscia di imbattibilità dei nerazzurri di Roberto Mancini, e quella del 26 Aprile 2009, che mise al tappeto la squadra allenata da Josè Mourinho.
Tanti gli illustri doppi ex che in epoche diverse hanno vestito entrambe le maglie, come ad esempio Tarcisio Burgnich, lo storico terzino dell’Inter di Herrera che chiuse a Napoli la propria carriera, o Luis Vinicio che fece il percorso inverso, o ancora Salvatore Bagni che il Napoli acquistò dall’Inter e che fece grandi gli azzurri di Maradona.
In tempi recenti è stato Goran Pandev a lasciare ottimi ricordi alle tifoserie di entrambe le squadre, avendo contribuito alla conquista del triplete interista del 2010 e della coppa italia vinta dal Napoli nel 2012.
Anche diversi allenatori di prestigio si sono scambiati le panchine di Napoli ed Inter: Gigi Simoni, Rafa Benitez e Walter Mazzarri gli esempi più recenti.

L’ultima sfida, giocata il 19 Maggio 2019, vide il Napoli di Ancelotti travolgere l’Inter di Spalletti per 4-1 con le reti di Zielinski e Mertens e la doppietta di Fabian.
E’ successo meno di 8 mesi fa, e invece sembra passato un secolo, soprattutto per demerito del Napoli che si è completamente perso: non resta che sperare che il lavoro di Gattuso, qualche innesto di mercato e la voglia dei giocatori di rifarsi, possano regalare un 2020 diverso dall’ultimo, deprimente anno appena terminato.