Rosario Miraggio, classe 1986, inizia la sua ascesa alla notorietà nel 2004 con l’album “Amore in tre parole” che gli apre subito le porte della scena musicale napoletana.
La conferma del successo arriva nel 2007, quando Rosario duetta al Palamaggiò e all’Arena Flegrea con il suo mito: Gigi D’Alessio. Il pubblico in delirio acclama e accompagna i due artisti sulle note di “MALE”, suo successo contenuto nell’album “Mille pezzi di cuore”.
Nel 2008 Miraggio pubblica “Prendere o lasciare” e si esibisce davanti a milioni di telespettatori, presentato su reti MEDIASET e RAI.
Nel 2012 incide “Fortemente”. Il disco contiene la canzone “Ti amo e ti penso” che avrà oltre 5’000’000 visualizzazioni su YouTube, e “Senorita” per cui collabora con artisti di fama internazionale come i CLUB DOGO.
In questi giorni, Rosario Miraggio è uscito con due nuovi singoli, “Dall’Anima al Cuore” e “Innamorarsi e poi”, che ha presentato in anteprima live all’Arena Flegrea.
Il cantante napoletano racconta a Senza Linea i suoi successi, i suoi modelli di riferimento, il suo lavoro, il rapporto coi social e coi suoi fans e soprattutto della sua vicinanza al mondo LGBT.
Il tuo primo album ufficiale esce nel 2004, eppure hai cominciato a fare questo lavoro da bambino. Quando hai iniziato, credevi di farcela? Da dove nasce la tua musica?
La mia musica nasce ascoltando le storie e le emozioni delle persone e se mi arriva qualcosa sulla pelle, allora le metto nelle mie canzoni. Fare l’artista non significa estraniarsi dal mondo ma frequentare il mondo per capire le emozioni della gente perché sono quelle che vincono. Quando c’è emozione in una canzone riesci anche a trasmetterla. Ho ideato anche un Fans Club per avere un contatto più immediato coi miei fans. Ho creduto nelle mie possibilità fin dall’inizio, quando feci un evento molto importante, nel 2005, che ebbe un grande riscontro di pubblico. Oggi l’opinione pubblica sta rivalutando la musica napoletana, è questo il momento giusto. Non credo che la mia corsa si fermi qui.
Il ruolo dei cantanti neomelodici viene confinato dall’opinione pubblica solo al successo regionale. Eppure tu sei conosciuto in tutta Italia, pensi sia un caso soltanto tuo e di pochi altri, o tutti i tuoi colleghi potrebbero uscire dal confine musicale campano?
Sicuramente un pregiudizio c’è e bisogna essere bravi per uscire dagli stereotipi che imperversano. Noi cantanti napoletani partiamo avvantaggiati su alcune cose e svantaggiati su altre, perché un cantante che parte da Napoli è definito neomelodico mentre chi parte da qualsiasi altra città non lo è. Io non parlo per altri e non voglio fare polemica. Vorrei solo che quando si organizza qualcosa di bello nella nostra città se ne parli e non venga fatto emergere solo il lato negativo di Napoli.
Nella tua carriera hai conosciuto artisti come Mario Merola, Nino D’angelo e Gigi D’Alessio con cui hai pure duettato. A quale cantante ti ispiri maggiormente?
Sicuramente Eros Ramazzotti, sogno una carriera internazionale come la sua ma adoro anche il modo di cantare di Adam Levine, leader dei Maroon 5. Spero un giorno anche io di arrivare in America.
Sei molto popolare sui Social, specie su Instagram . Come cambia la carriera di un cantante oggi con Internet?
Rete e social sono importanti per pubblicizzare un evento e per far vedere cosa si sta producendo, quando non si è sul palco ma social e carriera non camminano di pari passo.
Molti interpreti napoletani si stanno aprendo al pubblico LGBT, prendendo parte ad eventi e manifestazioni. Che ne pensi?
Penso che certi pregiudizi nel 2017 siano superati e chi non le supera è rimasto all’età della pietra. Nel video di “Innamorarsi e poi” c’è una coppia gay ! Dunque io mi dichiaro assolutamente a favore dei diritti LGBT.
Il 27 maggio ti sei esibito all’Arena Fregrea e hai fatto sold out. Che emozioni hai provato?
Tornarci da protagonista è stato stupendo. Ci sono arrivato anche appartenendo a una grande casa discografica internazionale come la Universal. Esserci stato con grandi nome come Valentina Stella, Gigi Finizio e Gigi e Ross è stato per me è un grande onore. In precedenza non ho accettato eventi, discoteche, feste per preservarmi per questo concerto. Ora sogno solo Sanremo perché è quello che mi manca, quel tassello finale per dire che sono arrivato.
Sei Schierato accanto alle donne contro ogni forma di violenza, ti fai portavoce dell’associazione “La Forza delle Donne” presieduta da Elisa Russo. Parlaci di questa splendida iniziativa.
Ho subito sposato questa causa perché proprio da uomo posso dare un esempio positivo di vicinanza e solidarietà alle donne vittime di violenza.