Trama: Possibile che nessuno capisca che lavoro fa Edu nella sua bottega di liutaio? Lui RIPARA VIOLINI!
Quante volte lo deve ripetere perché gli abitanti del Bosco dei Cerri lo capiscano?
Ma cosa vuol dire riparare violini in un bosco dove nessuno ha un violino? Deve voler dire qualcosa di importante se perfino Pro, la piccola leprotta del bosco, lo desidera con tutto il cuore.
Caissa Italia
Recensione: Mio figlio A. ha studiato violino per quasi tre anni, purtroppo, gli impegni scolastici sono abbondanti ed ha deciso di lasciare lo strumento. Appena ha visto quest’albo, sebbene fosse per i più piccoli, l’ha preso in mano ed i suoi occhi hanno iniziato a brillare.
Il mestiere del liutaio è antico, nobile ed ormai raro, ma l’orso Edu continua a svolgere questa professione, peccato che nel bosco in cui abita nessuno possegga un violino e lui, trascorre le giornate aiutando gli altri, aggiustando o creando i più svariati oggetti. Edu è gentile, generoso e disponibile. Il suo vero mestiere affascina una giovane leprotta che decide di diventare un’apprendista. La piccola è dotata di una tale sensibilità da comprendere appieno quanta dedizione ci voglia per svolgere un mestiere cosi. Dedizione, tempo e amore. Fanno presto gli altri animaletti a chiedere ad Edu di riparare qualcosa con un po’ di colla. Edu è capace di fare molto di più.
Se Geppetto da un ciocco di legno a tirato fuori un burattino, Edu, con i suoi attrezzi, riesce a creare un qualcosa che se ben suonato incanta tutti con il suo suono. L’orso non ripara solo violini, come continuamente ripete, ma si prende cura di tutti.
Con un linguaggio ironico e divertente, illustrazioni semplici, ma dettagliate e straordinarie, Io riparo violini! farà sorridere di cuore i piccoli lettori.
Fabrizio Silei è scrittore, artista, scultore, illustratore e designer. Autore di albi illustrati, romanzi e giochi, ha vinto nel 2022 il Premio Ceppo per l’Infanzia e l’Adolescenza “per la capacità di raccontare gli eroi da punti di vista che mettano in risalto la loro umanità e fragilità (…) e aver messo al centro della sua opera l’importanza delle parole, da scegliere, comprendere e capire”. Nel 2014 ha ricevuto il Premio Andersen come miglior autore: “Per essere la voce più alta e interessante della narrativa italiana per l’infanzia di questi ultimi anni. Per una produzione ampia e capace di muoversi con disinvoltura e ricchezza fra registri narrativi diversi”. Lo stesso anno ha fondato L’ornitorinco Atelier, un laboratorio in cui lavora sulla narratività dei bambini e delle famiglie. Nel 2018 il suo romanzo “L’università di Tuttomio” è stato finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi e nel 2019 ha esordito nel giallo con “Trappola per volpi”, primo di una serie ambientata negli anni Trenta e giunta al terzo romanzo. I suoi libri più amati dai lettori sono stati tradotti in 23 paesi.