BSD con il progetto “Per la scuola” fornisce un modello e gli strumenti per realizzare siti chiari e funzionali
Scuole aperte a singhiozzo, DaD e dispositivi con cui fare i conti e adattarsi giorno dopo giorno. La sfida di oggi ma, soprattutto, di domani a cui è chiamata la scuola – di ogni ordine e grado – è quella di essere garante, non solo dell’educazione dei cittadini, ma anche della stessa coesione e giustizia sociale ovvero di offrire a tutti uguali strumenti e opportunità.
La scuola è un mondo complesso che riguarda diversi milioni di persone — gli studenti, i genitori, i docenti, il personale amministrativo — e rappresenta un mondo nel quale esperienze di eccellenza convivono insieme a grandi criticità. Un passo essenziale verso la digitalizzazione delle scuole è rappresentato dalla creazione di un sito web che permetta l’accesso e la condivisione delle informazioni da parte di tutte le figure coinvolte nell’ambiente scolastico.
BSD, studio specializzato in attività di ricerca e interaction design, ha realizzato un modello per i siti web delle scuole e messo a disposizione un kit con cui realizzarlo.
Il passo iniziale per raggiungere questo obiettivo è partito nel 2018 con il progetto “Siti web delle scuole italiane” che aveva visto il coinvolgimento di BSD, in collaborazione con Lcd, studio specializzato in design della comunicazione, a valere su un bando indetto dalla Presidenza del Consiglio e fortemente voluto dal Team per la Trasformazione Digitale. Il progetto ha portato alla creazione di un modello per i siti web delle scuole di ogni ordine e grado, affinché studenti, genitori e l’intera comunità scolastica, possano accedere ai servizi e ai contenuti informativi loro dedicati in maniera univoca e coerente.
Il progetto è il risultato di un lungo percorso di analisi e consultazione delle varie figure (studenti, professori, personale scolastico e genitori) che devono utilizzare materialmente il sito della scuola per fare una mappa dei bisogni e definirne le priorità.
Sono quindi state definite delle user journey come la creazione e condivisione di una circolare o la creazione di una scheda didattica e, grazie alla creazione di alcuni prototipi è stato verificato il processo di navigazione.
A partire da un’impostazione mobile first si è poi provveduto a definire l’interfaccia grafica di tutte le pagine necessarie allo sviluppo del sito. Secondo una logica modulare e improntata all’estrema chiarezza e semplicità nella presentazione dei contenuti si è cercato di dare spazio all’identità dell’istituto con una particolare attenzione a evitare un linguaggio visivo “burocratico”, facendo invece emergere quello spirito di attrattiva e vivacità che l’immagine di una scuola dovrebbe comunicare.
Nel corso del 2019 il progetto è stato ulteriormente sviluppato arrivando al rilascio, in modalità open, dello starter kit per i siti delle scuole (composto da architettura dell’informazione e template) e del tema WordPress. Si è arrivati dunque a rilasciare una prima, importante componente all’interno di quel più ampio framework che riguarda la progettazione delle interazioni digitali all’interno della comunità scolastica.
Il progetto ha dato a sua volta vita a un sito web che si chiama “Per la scuola” e raccoglie sia la descrizione del progetto, sia tutti gli elementi necessari alle scuole per creare il loro sito, sia alcuni esempi di siti di scuole realizzati utilizzando questi strumenti.
L’obiettivo di BSD – attraverso Per la scuola – è infatti di accompagnare le scuole nel cambiamento alla digitalizzazione, individuando i passi operativi utili alla realizzazione di uno strumento intuitivo, accessibile e funzionale. Il modello è stato realizzato su WordPress proprio per permetterne un’adozione semplificata negli istituti scolastici che hanno il desiderio e la necessità di ripensare il proprio sito senza per forza avere personale con competenze specifiche in programmazione web.
Nel corso dell’ultimo anno, BSD ha riorganizzato il team di ricerca, composto da professionisti ricercatori e designer, impegnati nel progetto del Team per la Trasformazione Digitale. Si è partiti dal ricontattare alcune delle scuole che erano state coinvolte per la co-progettazione del nuovo template di sito per le scuole e nella nuova fase di ricerca, BSD ha analizzato le nuove dinamiche lavorative e relazionali legate ai processi di innovazione digitale e all’adozione del template. La ricerca etnografica ha interessato docenti direttamente coinvolti nella realizzazione e gestione del nuovo sito della propria scuola ed ha avuto un approccio qualitativo con la somministrazione di interviste semi-strutturate.
Ne è emersa l’opinione che il sito scolastico, soprattutto in un momento in cui la didattica è confluita interamente online, è divenuto ancora più centrale nella comunicazione con le famiglie e gli studenti. Si è avvertita più forte la necessità di uno strumento rapido, semplice da aggiornare e consultabile da dispositivi di ogni dimensione, anche da smartphone.
Il progetto realizzato da BSD ha portato alla realizzazione di un’interfaccia agile: il menù principale è composto da solo quattro voci che racchiudono l’intera organizzazione scolastica.
La voce “Scuola”, racconta l’istituto dal punto di vista strutturale – organizzativo: qui trovano spazio le pagine dedicate ai luoghi della scuola, alle strutture organizzative e alle persone, alla sua storia oltre ai documenti che ne descrivono la natura e gli obiettivi.
La voce “Servizi” rappresenta una significativa novità rispetto agli attuali siti web scolastici, perché valorizza in una sezione dedicata il grande patrimonio di servizi che una scuola da sempre offre ai suoi studenti, alle famiglie, al personale scolastico, ma che non sempre è in grado di descrivere e valorizzare in maniera opportuna.
La voce “Novità” è la sezione più dinamica del sito, poiché racchiude le notizie, gli eventi e le circolari che giorno dopo giorno alimentano la vita di una comunità scolastica.
Infine, la voce “Didattica” espone l’offerta formativa della scuola, con una descrizione dei percorsi di studio, dei progetti e la possibilità di pubblicare approfondimenti didattici a cura dei docenti e a beneficio di tutti.
Con questo modello di sito web, inoltre, si vuole spingere il redattore a costruire i contenuti in modo rigoroso e le giuste relazioni, per esempio creando una relazione tra una struttura scolastica (es. segreteria), i luoghi in cui ha sede e i servizi che offre, alimentando e favorendo lo scambio con le diverse funzioni dell’istituto.
A completamento delle quattro sezioni, il modello propone anche un’area personale in cui il personale scolastico può gestire e aggiornare i contenuti di propria pertinenza e usare alcuni semplici servizi on line come la ricezione di circolari, che vengono notificate attraverso il sito e per email ai destinatari definiti. Attraverso link indicati, è possibile accedere ad altre aree ad accesso riservato, come il registro elettronico.
Secondo il modello messo a punto da BSD, quindi, le parole chiave per abbattere il digital divide negli istituti scolastici sono: accessibilità, fruibilità e semplicità dell’interfaccia oltre al progettare insieme agli utenti finali, i veri fruitori dei servizi. Tutto questo grazie al sito “pilota” finalizzato è già una realtà a disposizione di tutti.
BSD
La storia di BSD si fonda sull’interazione tra l’uomo e le “macchine”, dai macchinari di produzione degli anni ’80 alla strumentazione dei call center degli anni 90 alle app e webapp del nuovo millennio fino alla digitalizzazione, IoT e Intelligenza Artificiale dei nostri giorni.
Il lavoro di BSD mira a ridisegnare il rapporto tra le persone e gli strumenti (hardware e software) per consentire alle aziende di restare in linea con i cambiamenti imposti dal mercato. Occorre progettare attività full-digital ove possibile, occorre sfruttare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale, dei canali digitali, ma affinché ciò possa funzionare serve una “Interfaccia Utente” caratterizzata da usabilità, facilità, accessibilità e gradevolezza estetica e servono competenze adeguate sia per progettare che per gestire materialmente i flussi digitalizzati secondo i bisogni, le motivazioni, le abilità e i limiti delle persone.