Netflix ha recentemente dichiarato di voler realizzare un documentario su Anna Nicole Smith, la “coniglietta di Playboy” morta nel 2007 prematuramente ed in circostanze poco chiare.
Una vita sfortunata, al limite in ogni situazione.
Anna Nicole Smith nacque a Houston (Texas) nel 1967.
Dimostrò di avere un carattere irrequieto già da ragazzina. Cresciuta senza i genitori -ma con una delle zie- a quindici anni decise di lasciare la scuola per lavorare come cameriera. Di lì a poco conobbe il suo primo marito Billy Smith con cui ebbe il primo figlio Daniel. Rapporto sentimentale naufragato dopo pochi anni.
La bellezza esplosiva, i lucenti capelli biondi e l’altezza (1,80) non passarono inosservati. Iniziò a fare la spogliarellista, incantare gli uomini non le era difficile. E nemmeno gli addetti ai lavori del settore che le proposero un contratto da capogiro per posare per Playboy. Anna Nicole accettò volentieri l’offerta e nel 1993 divenne Playmate dell’anno.
Divenne una stella, ma i soldi e la fama non fecero che aggravare le sue fragilità.
Nel 1994 sposò un uomo miliardario James Howard Marshall II di ottantanove anni, contro il parere dei parenti dell’anziano che vedevano in lei solo una donna opportunista. Marshall morì poco dopo lasciando il suo patrimonio ad Anna Nicole. Si scatenò una battaglia legale tra lei e i figli di Marshall. Causa di cui lei non vedrà mai l’epilogo.
Il gossip era scatenato, battute e prese in giro sul matrimonio, da tutti considerato una farsa, e non si risparmiavano frecciatine al fisico di Anna Nicole che per l’abuso di psicofarmaci e cibo diventò obesa. Peggio fu la carriera cinematografica che mai decollò. Colpo finale The Anna Nicole Smith Show dove era ripresa giorno e notte mostrando a tutti le sue fragilità e i comportamenti fuori di testa.
Cinema e tv le chiusero le porte in faccia.
Intanto un’altra tragedia: il figlio Daniel venne trovato morto nel 2007 per abuso di alcol; aveva 20 anni. Questo portò la Smith a cadere in una spirale di depressione.
Scomparve dalla circolazione.
Pochi mesi dopo fu trovata morta nella sua stanza dell’Hard Rock Cafe and Casino di Hollywood.
Aveva 40 anni.
Nel suo corpo furono trovate nove diversi farmaci che lei ingeriva per combattere depressione e insonnia.
Ora riposa accanto al figlio Daniel.
Attendiamo l’omaggio di Netflix a questa sfortunata e tormentata donna.