La bellezza è un lasciapassare che ti apre tante porte, la piacevolezza estetica che rasenta la perfezione ti può far diventare una star anche di prima grandezza.
A volte, la bellezza è un’arma a doppio taglio, ferite da cui non si torna indietro.
E con essa la propria vita.
Kurt Marshall, a molti non dirà tanto, è stato un bellissimo ragazzo, il più bello a lavorare nei film porno gay delle prime produzioni anni ottanta a San Francisco, in California. Dico era, perché il bel biondo che vedete in foto rimarrà così per sempre, non invecchierà mai. Lo possiamo immaginare, uomo adulto, magari brizzolato. No! Kurt resterà immortale ed i suoi occhi brilleranno per sempre. Al secolo James Allen Rideout Jr è morto per complicazioni da HIV nel 1988. Parliamo di lui poiché di recente in America una giuria di addetti ai lavori si è riunita per eleggere il pornostar più bello delle ultime quattro decadi e lui ne è uscito vincitore. Ma dietro al sesso, all’ esibizionismo ed alla morte precoce è interessante raccontare la breve vita di questo giovane modello.
Kurt nasce a Waterville nel Maine, nel 1965, in una famiglia di quindici (!!) fratelli. Si destreggia molto bene nello sport ed ottiene borse di studio e riconoscimenti. Per frequentare il college si sposta a San Francisco e, per mantenersi, visto che non può chiedere soldi alla famiglia, inizia a lavorare prima come modello e poi in film porno gay. In realtà ne girerà solo quattro, ma bastano a consegnarlo al mito. E’ considerato uno delle pornostar più influenti degli ultimi trenta anni ed il più avvenente in assoluto, come già detto. Kurt ha successo, ha un contratto con la FALCON STUDIO, all’epoca i modelli ingaggiati dalla casa di produzione dovevano essere il ritratto del ragazzo californiano perfetto, biondo ed abbronzato, sempre in costume ed asciugamano sulla spalla per correre in spiaggia, la raffigurazione della salute.
L’apparenza ingannava e la perfezione fisica celava l’espandersi di una delle piaghe mondiali tutt’oggi imbattute, il virus dell’HIV. La malattia fece capolino “ufficialmente” proprio in quel periodo, e su questi set, dove non c’era ancora la paura di un contagio non conoscendo la malattia stessa. Fu una strage.
Ad oggi non si sa con precisione con chi ha avuto inizio il contagio, fatto sta che qualcuno contagiò Kurt che a sua volte trasmise il virus ad altri, un mattatoio in piena regola, se andate a controllare vedrete che l’80% dei modelli che hanno lavorato nei film FALCON nel periodo della prima metà degli anni 80 sono morti per HIV. Il nostro, dichiarava che “essere gay è una benedizione, ti da libertà di scelta e che la gioventù va vissuta fino in fondo, senza freni”.
Sfrontatezza che si ha solo a 20 anni, il pensiero di malattia o morte nemmeno ti sfiora, la fierezza della lettera scarlatta del porno portata come un trofeo.
La libertà sessuale e l’abuso, pare, anche di droghe gli sono costate care. Si scopre sieropositivo nel 1986, si ritira dal settore e prova con altri lavori. Ma dura poco, muore due anni dopo. Carne da macello, tritata, infettata e risputata fuori.
E’ la favola nera del principe azzurro, di una bellezza esibita fino all’estremo, ma anche di necessità economica e della giovinezza spensierata e sopra le righe.
Oggi avrebbe 53 anni.
Lo ricordiamo come un ragazzo bello, esibizionista e libero.
I suoi 4 film:
- Sizing Up: Before Your Very Eyes (1984)
- Splash Shots: Memories of Summer (1984)
- Night Flight (1985)
- The Other Side of Aspen 2 (1985)