Senza LineaSenza Linea
Aa
  • Home
  • Qui Napoli
    • Eventi
    • Storia & Curiosità
  • Sport
    • Calcio Napoli
    • Migliori siti scommesse
  • Cucina
    • #Tengofame
  • Arte & Spettacolo
    • Musica
    • Arte
    • Cinema
    • Libri
      • Editoria
    • Serie Tv
    • Teatro
  • Nerdangolo
    • CosPlay
    • Fumetti
    • Giochi e modellismo
    • Hi Tech
    • Animazione
    • Videogiochi
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Cerca
Reading: LA PIGNASECCA E LE ORIGINI DEL SUO NOME
Share
Aa
Senza LineaSenza Linea
  • Home
  • Qui Napoli
  • Sport
  • Cucina
  • Arte & Spettacolo
  • Nerdangolo
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Cerca
  • Home
  • Qui Napoli
    • Eventi
    • Storia & Curiosità
  • Sport
    • Calcio Napoli
    • Migliori siti scommesse
  • Cucina
    • #Tengofame
  • Arte & Spettacolo
    • Musica
    • Arte
    • Cinema
    • Libri
    • Serie Tv
    • Teatro
  • Nerdangolo
    • CosPlay
    • Fumetti
    • Giochi e modellismo
    • Hi Tech
    • Animazione
    • Videogiochi
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Follow US
  • Disclaimer
  • Privacy
  • Buy This Theme!
  • Advertisement
  • Contact us
© 2022 Senzalinea testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 11/11/2015.Direttore Responsabile Enrico Pentonieri
Storia & Curiosità

LA PIGNASECCA E LE ORIGINI DEL SUO NOME

Luciana Pasqualetti
Luciana Pasqualetti 2 anni fa
Share
3 Min Lettura
SHARE

„Largo Pignasecca, è la zona a ridosso dell’odierna piazza Salvo D’Acquisto (un tempo largo Carità), ed ospita uno dei più antichi mercati all’aperto di Napoli

Largo Pignasecca, sapete perché si chiama così?
Un tempo era una  vasta area che faceva parte della tenuta della famiglia Pignatelli di Monteleone e che aveva un altro nome che derivava dal dolce tipico di queste parti: “Biancomangiare”. Ed è così che anticamente si chiamava questa strada. Ma come mai ha cambiato nome in Largo Pignasecca? „

A spiegarcelo esistono due storie alquanto bizzarre.

LA PRIMA VERSIONE è ambientata nel 1536, al tempo della costruzione di via Toledo, che portò alla cementificazione di tutte le aree verdi che sorgevano in quella zona, Unico sopravvissuto a quello scempio solo un pino – in napoletano “pigna” -. Di lì a poco quell’unico albero diventò la casa di un gran numero di gazze ladre, che solevano nascondere lì tutta la loro refurtiva. I residenti, esasperati per i continui furti, provarono a scacciarle facendo in modo che il Pino si seccasse. Da qui, il nome di “Pignasecca”

LA SECONDA VERSIONE invece ha come scenario una Napoli d’inizio ‘500 dedita ai piaceri e alla lussuria. Il bosco di “Biancomangiare a quel tempo era teatro di relazioni clandestine. Non disdegnate anche da numerosi ecclesiastici. A rompere, diciamo così, le relazioni clandestine, furono proprio le gazze che entrando dalle finestre si intrufolavano nelle stanze rubando gioielli, e tutto ciò che luccicava, per nasconderli poi nel pino. Un giorno, a subire un furto, mentre si trovava in tenera intimità con la sua perpetua, toccò perfino al vescovo, le gazze, attratte dal luccichio gli rubarono l’anello. Ovviamente molti oggetti che gli abitanti della zona recuperarono tra i rami del pino erano riconoscibilissimi, per cui portarono allo scoperto le numerose tresche amorose. Additati e derisi, i religiosi coinvolti nello scandalo corsero ai ripari e fu proprio il vescovo che stilò una bolla di scomunica contro le gazze ladre. La bolla venne affissa al tronco del pino. Tre giorni dopo questo atto così drastico, il pino iniziò a seccarsi provocando così la scomparsa delle gazze e, da allora, il “Biancomangiare” è rimasto per tutti “Pignasecca”.

Potrebbe piacerti anche

VINTO IL DERBY, PER IL NAPOLI IN FUGA C’E’ L’OSTACOLO MOU

La Posteggia Napoletana

Mr Dick lo store a Napoli fra stupore, curiosità e indignazione

Artemisia Gentileschi

SFUMATA LA COPPA ITALIA, PER IL NAPOLI C’E’ IL DERBY: OBIETTIVO “QUOTA 50”

Luciana Pasqualetti Nov 28, 2020
Share this Article
Facebook TwitterEmail Stampa
Pubblicato da Luciana Pasqualetti
Fiorentina di nascita ma napoletana con il cuore. Appassionata di cucina, storie e racconti su Napoli. Entusiasta per tutto ciò che è antico, non disdegnando il nuovo. Ama la puntualità e non sopporta l'approssimazione.
Previous Article Un Natale di amore e bontà con i Regali Solidali ANT
Next Article IL NAPOLI OSPITA LA ROMA, PER RILANCIARSI E ONORARE MARADONA

Ultime notizie

My son is probably gay 4 recensione
6 ore fa Carlo Kik Ditto
TRIANON VIVIANI, le “anime” di TONY CERCOLA venerdì 3 febbraio, ore 21
6 ore fa Redazione
NarteA torna nel sottosuolo partenopeo con “Lapis – Storie dal grembo di Napoli”
6 ore fa Redazione
Carnevale 2023 all’Edenlandia. Coriandoli, galline giganti, grandi sfilate, “truccabimbi” e laboratori a tema.
6 ore fa Redazione
“NOI TRE” DI JOHANNA HEDMAN. RECENSIONE
6 ore fa Cristiana Abbate
WWE 2K23: Your Time is Now
14 ore fa Danilo Battista
Kaspersky Threat Intelligence migliora i threat data feed, l’analisi delle minacce e la protezione delle aziende
20 ore fa Danilo Battista
LA DEMO DI THEATRHYTHM FINAL BAR LINE È DISPONIBILE SU PLAYSTATION 4 E NINTENDO SWITCH
20 ore fa Danilo Battista
TURTLE BEACH E ROCCAT SCELGONO PLAION ITALIA
21 ore fa Danilo Battista
Red Dead Online: Ricompense triple nelle missioni via telegramma Estreme, bonus di San Valentino
21 ore fa Danilo Battista

You Might Also Like

SportCalcio Napoli

VINTO IL DERBY, PER IL NAPOLI IN FUGA C’E’ L’OSTACOLO MOU

4 giorni fa
Storia & Curiosità

La Posteggia Napoletana

5 giorni fa
L'angolo della Pecora Rosa

Mr Dick lo store a Napoli fra stupore, curiosità e indignazione

1 settimana fa
Storia & Curiosità

Artemisia Gentileschi

2 settimane fa
Senza LineaSenza Linea

© Senzalinea testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 11/11/2015.Direttore Responsabile Enrico Pentonieri

Welcome Back!

Sign in to your account

Lost your password?