La reale cappella del Tesoro di san Gennaro è una cappella barocca del Duomo di Napoli fatta edificare su volontà dei napoletani per un voto a San Gennaro. Erano gli anni 1526/1527, anni terribili per i napoletani e per la città.
Dopo la peste che aveva mietuto tantissime vittime e le continue eruzioni del Vesuvio, i napoletani erano allo stremo. L’unica cosa che pensarono potesse salvarli fù un voto a San GENNARO e, IL 13 GENNAIO 1527 I napoletani tramite GLI ELETTI DEI SEDILI DELLA CITTA’, stipularono un contratto notarile con il Santo.
Al contratto, oltre gli eletti dei sedili, parteciparono 5 notai che rappresentavano il Santo ( morto da oltre 1300 anni). Nel contratto, in cambio della protezione della città e dei suoi abitanti, si sarebbe realizzata una cappella dedicata al Santo all’interno del Duomo.
La Deputazione affidò la realizzazione della cappella a Francesco Grimaldi il quale progettò la cupola come quelle del duomo di Firenze e della basilica di San Pietro. Dopo molte peripezie e numerose defezioni da parte di artisti napoletani perchè interpellati dopo che altri artisti provenienti da altre città non avevano accettato, i lavori furono affidati al famoso pittore Domenico Zampieri detto IL DOMENICHINO.
Alla sua morte improvvisa, forse per avvelenamento, completarono i lavori Juseppe de Ribera chiamato lo spagnoletto e Giovanni Lanfranco.
Grazie a questi artisti, la cappella si può dire che fù l’epicentro della pittura barocca emiliana a Napoli.
Grazie a diverse bolle pontificie, la reale cappella non appartiene alla curia vescovile, bensì alla città di Napoli, quindi ai napoletani stessi rappresentati dalla Deputazione e dai sedili di Napoli.
Dal 2003 alcuni ambienti adiacenti alla cappella ospitano il Museo del tesoro di San Gennaro esponendo donazioni offerte al santo nel corso di circa sette secoli da parte di re, papi e illustri personalità dell’aristocrazia napoletana ed europea.
Quanto vale l’oro di San Gennaro?
Un pool di gemmologi, riunito a Roma in occasione della mostra dedicata al Tesoro di San Gennaro, ha stimato il valore della sola Mitra in 7 milioni di euro. La croce di smeraldi donata da Napoleone da sola varrebbe più di 20 milioni di euro (smeraldi per 26 carati, normalmente venduti ad 1 milione a carato). Il tesoro di San Gennaro quindi, è il più ricco al mondo, superiore a quello della Corona Inglese e quello che fu degli Zar di Russia. Ospita più di 21mila capolavori in oro, argento, gemme, madreperla, tessuti, legni dorati. In 700 anni sono stati raccolti gioielli e preziosi di valore inestimabile
Il miracolo di San Gennaro con la liquefazione del sangue si ripete tre volte l’anno: 19 settembre, nel sabato precedente la prima domenica di maggio e il 16 dicembre.