Trama: Senza un uomo accanto, una donna non è nulla. Teresa ha sempre sentito l’eco di questa frase, come il vento durante la tempesta, ma non ci ha mai creduto. Lei che è quiete e fuoco, rabbia e tenerezza, lotta contro il pregiudizio da quando è nata. Rimasta orfana, non ha avuto nessuno a proteggerla dalla propria intelligenza, oltre che dalla propria bellezza. Un intero paese la rinnega, impaurito di fronte alla sua indipendenza, alle sue parole e alle sue azioni. Perché in fondo sono solo queste a renderla diversa dalle altre donne.
Neanche aver creato una famiglia con l’uomo che ama ha messo a tacere le malelingue e i pettegolezzi. Nessuno crede che la sua fortuna, derivante da un emporio e una taverna che ha costruito e gestisce con le sue forze, sia frutto di fatica e tenacia. Ma le voci sono sempre rimaste solo voci, anche quando a rispondere a tono è Maria, la bruja del villaggio, che vaga per le strade senza una meta precisa.
Quando tutto cambia, Teresa deve difendere ciò che ha conquistato e dimostrare che può farcela da sola. Che non rinunciare a sé stessa significa essere libera. Vuole dare a quel vento, pieno di parole feroci, un afflato nuovo; ma il pregiudizio è forte e saldo, come una radice ancorata alla terra.
Non capitava da anni che un esordio venisse accolto con tanto entusiasmo dalle libraie e dai librai che l’hanno letto in anteprima. Valeria Usala ha scelto di dare voce a una donna dimenticata, una donna che ha deciso di resistere contro tutto e tutti. Una giovane autrice rompe il silenzio che avvolge una storia che ha molto da raccontare. Una storia in cui la Sardegna è protagonista attraverso la sua natura, le sue leggende e le sue contraddizioni. Una storia di coraggio e rinuncia. Una storia di amore e potere. Una storia di rinascita e di speranza.
Garzanti
Recensione: Teresa vive in un paesino sperduto della Sardegna: poche anime e troppe malelingue. Dalle compaesane viene guardata con cattiveria, invidia, perchè lei è una donna che lavora, ha un’attività sempre in espansione, una donna pratica, moderna, nei suoi occhi c’è una luce di sfida, un marito spesso in viaggio per lavoro. Per le donne del paesello tutto ciò è scandaloso, indegno, una vergogna. Gli uomini la bramano con cupidigia, perchè lei è bellissima, ma inarrivabile, ferma e poco incline alle adulazioni.
Teresa, solo per essere ciò che è, viene rinnegata dai compaesani, lei che lo è stata già in giovanissima età dalla madre.
Due storie parallele, che si alternano, quella di Teresa e quella di Maria, sua madre, anch’essa respinta perchè non ritenuta degna di stare vicino al suo amato, figlio di una famiglia molto in vista.
Queste continue respinte, che sembrano essere fissate nel DNA, come una maledizione, sono la motivazione di due caratteri che sarà impossibile non amare.
Dalle pagine fa capolino il personaggio di Gavina, unica amica di Teresa, donna sola per scelta, riflessiva, saggia. Da lei parte uno dei passaggi più belli del libro: «Ma ricordati che la libertà non ha terra promessa, è una lotta continua. La gente continuerà a fare finta di nulla, non importa quanto grande è l’ingiustizia. Tocca a te rimanere in piedi».
Una narrazione secca, centrata, ammaliante, in cui si riconosce un quarto personaggio femmina: la Sardegna.
Un’accusa ai pregiudizi, alle chiusure mentali, all’ignoranza; ma anche un inno alla femminilità, all’essere donna forte e virile.
Valeria Usala, racconta in un’intervista a fine libro, che questa storia non è frutto di fantasia, è una storia che ha sempre avuto dentro, ispirata a fatti di vita familiare per troppo tempo taciuti e nascosti che necessitavano di dignità.
Una lettura meravigliosa che consiglio assolutamente, con un finale inatteso.
Complimenti, Valeria Usala.
Valeria Usala è nata vicino al mare e cresciuta in mezzo a un mare di storie. Dopo una laurea in lingue e comunicazione, un diploma in storytelling e anni di lotte contro il tempo, ha imparato che dedicarne di più a cinema, cibo e cruciverba fa bene alla salute, oltre che alla scrittura. La rinnegata è il suo romanzo di esordio.